Che il fumo passivo facesse male era cosa risaputa. Ora abbiamo però conferma del fatto che mette a repentaglio anche la salute dei nostri amici a quattro zampe. È giusto non curarci di quello che i cani possono passare in tal senso?
fumo passivo
Fumo passivo letale anche per gli animali domestici
Meglio smettere di fumare e gettare via il pacchetto delle sigarette. Il fumo passivo è dannoso non solo per gli essere umani, ma si rivela letale anche per cani, gatti e animali domestici che rischiano di sviluppare tumori e altre malattie se esposti al fumo.
E se c’era da aspettarselo anche se la conferma arriva in seguito al controllo sui farmaci degli Stati Uniti (Fda) con un comunicato in cui si allerta di fare particolare attenzione al fumo di “seconda mano” (il fumo passivo) e di “terza mano”, i residui che restano impregnati su vestiti e mobili.
Cani, Hashish e sigarette: è boom di intossicazioni
Il fumo di sigaretta e di spinelli, espongono i nostri amici a quattro zampe a rischi pesantissimi: infatti respirare il fumo passivo è più nocivo per i quattrozampe che per gli uomini. Pare però che ultimamente capitino degli incidenti pericolosi con i cannabinoidi: l’agenzia di stampa Adnkronos rende infatti noto come in pronto soccorso si ricevano in media due o tre casi al mese di cani che hanno letteralmente inghiottito pezzi di hashish. Daniela Mignacca, direttore della Clinica veterinaria Romasud afferma inoltre che il problema più grave è il totale silenzio dei proprietari dei cani, timorosi di essere giudicati.
Un’emergenza molto particolare ed estremamente delicata che i veterinari si trovano davanti più spesso di quanto si pensi: i casi sono davvero molti e la gravità dipende dalla quantità di droga che il cane ha ingerito. In questi casi è difficile fare un’anamnesi corretta. Il proprietario, infatti, o non si è accorto che Fido ha assaggiato l’hashish, oppure non lo dice per la vergogna.
Gli effetti sull’animale possono variare: la droga può fungere sia da sedativo che da eccitante. I segnali più comuni da cogliere sono comunque le pupille dilatate e l’iper-eccitazione. Se l’ingestione è recente si può procedere con una lavanda gastrica, altrimenti si forniscono ossigeno, fluidi e terapie di sostegno, grazie alle quali si spera di uscire dall’emergenza entro 24 ore. In generale, però, le possibilità di salvare il cane dipendono dalla dose di droga ingerita e dalla tempestività dell’intervento.
Animali da compagnia: attenzione al fumo passivo
C’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui non esisteva una corretta regolamentazione in merito alla tanto amata-odiata sigaretta che ancora è insostituibile per una larga fetta di italiani, giovani e non. Oggi, in tutti i locali pubblici è vietato accenderne una nel rispetto di chi ha perso o non ha mai avuto il “vizio” e non sono rari gli spazi appositi per fumatori. Nel delirio collettivo che porta spesso a notizie bomba, come vietare questo passatempo anche nella propria automobile se si portano in giro estranei, una cosa è certa: il fumo passivo non fa male soltanto agli uomini ma anche agli animali.
Se davanti ai più piccoli si intima agli amici e ai parenti invitati, di recarsi fuori, pure con la temperatura sotto zero, per evitare il rischio malattie per cani, gatti, conigli e così via dicendo le regole devono essere le stesse.
Danni del fumo passivo sui gatti
Nuoce alla salute di te e di chi ti sta intorno. E se intorno ci sono persone piuttosto che gatti, non fa alcuna differenza. Il fumo passivo fa male anche ai nostri animali domestici. Lo dimostrano recenti studi.
Il fumo passivo si compone di oltre 4.000 sostanze chimiche, compresi monossido di carbonio, formaldeide, benzene, cromo, nichel, cloruro di vinile ed arsenico.
Le persone esposte al fumo passivo sono più propense a sviluppare e morire per problemi cardiaci, cancro ai polmoni e problemi respiratori.
Purtroppo, non sono ancora stati compiuti studi approfonditi sugli animali da compagnia, ma una recente ricerca ha rivelato che i gatti in famiglie di fumatori hanno un rischio più elevato di sviluppare un linfoma, rispetto agli esemplari che vivono in ambienti privi di fumo.
Lo studio, della durata di 7 anni, è stato effettuato alla Tufts School of Veterinary Medicine e ha rivelato che i gatti che vivono in case con un fumatore hanno il doppio del rischio di sviluppare linfoma ed i gatti che vivono in famiglie con due o più fumatori hanno un rischio 4 volte maggiore. Inoltre, i gatti esposti a fumo passivo da oltre 5 anni e quelli che vivono in famiglie con più di 100 sigarette fumate al giorno hanno una probabilità ancora maggiore di sviluppare il cancro.