Li vediamo e li vedremo sempre più spesso negli aeroporti, nelle stazioni, alle fermate della metropolitana, allo stadio, nei luoghi pubblici: sono i cani anti esplosivo. Dopo l’ultimo tragico attacco a Bruxelles da parte dei terroristi islamici, l’Italia è blindata: il Viminale ha fatto scattare un serrato piano di sicurezza. I controlli potenziati in aree pubbliche e siti ritenuti obiettivi sensibili quali sedi istituzionali, ambasciate, musei e luoghi di culto, prevedono in alcuni casi anche la presenza di tiratori scelti, certo sempre quella di funzionari a quattro zampe anti bomba, addestrati per la ricerca di armi ed esplosivi. Ma come avviene la loro formazione?