Il grande evento ha avuto inizio ieri ed è dedicato a chi ama queste meravigliose creature, ma soprattutto a loro, i protagonisti, in primo piano in questa “Giornata degli Animali”. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale, tanto atteso ogni anno e che interessa moltissime piazze dello stivale. Gli amici a quattro zampe, pur vivendo situazioni al limite come maltrattamenti e abbandoni, in realtà, sono tanto coccolati soprattutto in Italia, e sono pochissimi i cittadini che non allevano almeno un gatto o un cane fra le quattro pareti domestiche. La grande compagnia, il calore che riescono ad infondere aiutano gli esseri umani che, dalla loro, li sfamano, li curano e consentono ai cuccioli con immenso affetto di vivere meglio e più a lungo.
ENPA
Enpa: 2 e 3 ottobre, la Giornata degli Animali 2010
Anche quest’anno l’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, ha organizzato la Giornata degli Animali che si svolgerà il 2 e il 3 ottobre con lo scopo di sensibilizzare sul fenomeno degli abbandoni e sulla necessità di aiutare o adottare i poveri animali abbandonati.
L’obiettivo principale di queste due giornate è quello di raccogliere fondi per comprare delle cucce per gli animali abbandonati e accuditi dall’Enpa. Quest’anno sarà possibile intervenire anche attraverso internet: grazie ad alcune pagine create ad hoc per l’occasione, si potranno regalare agli animali dei beni di prima necessità o le cure veterinarie necessarie per il loro benessere e la loro salute.
Marisa Laurito con l’Enpa, contro i test sugli animali
Non ha mai fatto mistero di amare gli animali, tanto che da tempo è la testimonial dell’Enpa, Ente Nazionale Protezione animali e adesso proprio non ci sta e conferma il suo deciso no contro la nuova direttiva europea legata alla sperimentazione. L’attrice nota per la sua grinta e allegria, è molto seria sulla questione ed ha deciso di intervenire con un video di tre minuti che serve da appello e monito contro quello che sta accadento. Il sito che ha pubblicato la denuncia si trova all’indirizzo www.ilrespiro.eu ed è stato girato proprio in collaborazione con la stessa Enpa.
Animal Party a Pescara
Sabato 31 luglio 2010, sarà un giorno importante per l’animalismo: nella città di Pescara infatti quattro Associazioni animaliste saranno riunite per una grande causa. Si tratta della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Animalisti italiani, Lav ed Enpa che tutti insieme presentano Animal Party, una festa dedicata alla raccolta fondi a sostegno delle Associazioni protezionistiche operanti sul territorio pescarese per la tutela e il benessere degli animali.
Il contributo dei partecipanti a favore della causa aiuterà le Associazione a sostenere il benessere degli animali che versano in condizione di difficoltà, sia all’interno di rifugi individuati ma anche in generale dei randagi presenti in città. L’evento è Patrocinato dall’Assessotato alle Politiche e Tutela del Mondo Animale del Comune di Pescara, presente per tutta la giornata anche le telecamere di Tv Channel cani e gatti.
Enpa e Barbara Monte contro l’abbandono degli animali
Un cd musicale per sensibilizzare l’opinione pubblica contro l’abbandono degli animali; è questa l’iniziativa della giovane cantante italiana Barbara Monte che, in collaborazione con l’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, ha realizzato un EP di canzoni trainati dal singolo “Mare senza memoria”, che uscirà il 22 giugno.
Del singolo “Mare senza memoria” è stato girato anche un videoclip, dal quale è stato estratto lo spot tv dell’Enpa; oltre a Barbara e alla sua musica, è protagonista della campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali, Lilly, la cagnolina di Barbara che è stata salvata da un destino di abbandono dalla cantante stessa.
Le iniziative dell’Enpa contro l’abbandono estivo degli animali
Ogni volta che si avvicina l’estate si ripresenta puntualmente il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici e in particolare dei cani e dei gatti; dopo aver rallegrato l’inverno, ecco che alla vigilia delle vacanze diventano un peso e vengono lasciati ai bordi di una strada, come se fossero spazzatura.
Fermo restando che questo comportamento è fortunatamente diventato perseguibile legalmente, ogni anno le associazioni animaliste organizzano delle campagne contro l’abbandono estivo degli animali, come ad esempio l’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, che anche quest’anno ha preparato uno spot del quale è protagonista la cagnolina Lilly, simbolo di tutti cani abbandonati.
L’Enpa ricorda di non disturbare i cuccioli della Val Bormida
Qualche volta si fa del male agli animali volutamente, con violenza e cattiveria, altre volte avviene esattamente il contrario. La dolcezza dei nuovi arrivati e un improvviso slancio d’amore verso creature che sono apparentemente indifese, fa accorrere decine di persone in aiuto di chi, francamente, in quel momento non ne ha alcun bisogno. Come riporta anche il sito Savona news, la Protezione Animali della stessa città invita sia i turisti che i cittadini e lasciar stare i cuccioli che si incontrano appena fuori dai luoghi abitati, in particolare nell’entroterra e nella Val Bormida, anche se sembrano abbandonati. I giovani di capriolo e di lepre, infatti, spesso si trovano adagiati nei boschi o nei prati, in attesa che arrivi la mamma, la quale sta cercando del cibo e l’avvicinarsi di un estraneo, può solo rovinare il perfetto quadretto familiare. Chiunque tocchi il piccolo, infatti, causerà un danno terribile, visto che modificherà il suo odore e quest’ultimo verrà abbandonato.
Nuova campagna Enpa: donate il 5×1000 agli animali
Nuova battaglia per l’Enpa, l’Ente per la Protezione degli Animali, che propone a tutti gli amanti degli animali di donare il loro 5xMille della dichiarazione dei redditi proprio all’associazione che si batte per i diritti dei nostri amici a 4 zampe. Lo slogan della campagna è molto chiaro: “Gli animali non hanno santi in Paradiso. Aiuta chi li protegge in terra. Una firma non costa nulla e può fare molto: 5×1000 a ENPA, un gesto umano al 100×100”.
L’associazione Enpa si prende cura degli animali dal 1871 e conta più di 150 sezioni e 40.000 soci in tutta Italia, e lo fa senza ricevere finanziamenti governativi ma solo con gli aiuti di chi crede nella difesa dei diritti degli animali; proprio per questo la raccolta fondi attraverso il 5 per Mille è particolarmente utile per il sostentamento dell’associazione.
Orrore a Modica: lecito sparare sui randagi
Il consiglio comunale di Modica ha recentemente approvato un ordine del giorno abbastanza singolare e certamente incivile: sparare sui cani randagi ed abbandonati, considerati pericolosi che affollano le assolate campagne della cittadina sicula è lecito. Le tre associazioni di categoria maggiormente rappresentative, Enpa, Lav e Animalisti Italiani si sono subito attivate per fermare questo inizio di mattanza che certamente potrebbe degenerare in un clima da Far West incontrollato.
Non sarebbe molto più semplice se l’amministrazione comunale imparasse a gestire i fondi ricevuti dallo stato o dalla regione per interventi di qualificazione ambientale o tutela? Costruire un canile, sterilizzare i cani randagi, attuare un piano di intervento serio e responsabile. Del resto non si può dimenticare che lo stesso articolo 544 bis del codice penale punisce l’animalicidio.
Tutto è iniziato lo scorso anno quando nella città di Modica si è consumata una tragedia: un bambino di pochi anni ucciso da un branco di cani randagi, che vagavano soli o in branco. Anche in quel caso il prefetto della cittadina sicula aveva concesso un piano sommario di abbattimento di tutti i cani in circolazione, ma dopo che il ministro Maroni era intervenuto dichiarando illegittimo tale abbattimento non se ne era più fatto nulla.
Modena, presto un bio parco per cani
In un paese in provincia di Modena, Spilamberto, è in fase di realizzazione una struttura da un milione e mezzo di euro, interamente dedicata ai nostri amici a quattro zampe: la città di Fido, una sorta di canile “Grand hotel” per animali con circa 250 posti cuccia e tanto, tanto verde intorno. La struttura nasce dall’idea di un gruppo di comuni del modenese di bonificare un’area a rischio inquinamento, dove prima sorgeva un’ex cava di pietre. L’idea iniziale è stata quella di creare una sorte di bio parco per gli animali.
Certo si tratta di un grande investimento ma grazie ai finanziamenti pubblici, provinciali e ministeriali, il progetto pare proprio che prenderà piede, rendendo una vecchia cava un piccolo spicchio di oasi per amici a quattro zampe e per tutti coloro che amano la natura. In collaborazione con la provincia di Modena c’è l’Enpa, l’ente nazionale per la protezione degli animali, che ha vinto l’appalto per la gestione degli spazi riservati ai cuccioli.
I cuccioli saranno ospitati nella struttura che sorgerà adiacente al parco: nella struttura sarà possibile promuovere attività di educazione e rispetto per gli amici a quattro zampe, ma anche attività di adozione per i cani, che potranno essere adottati da famiglie che ne faranno la domanda.
Brescia: signora non può entrare al cimitero perchè in compagnia del sua cagnolina
Accade di tutto, accade anche questo. Arriva alla sede centrale dell’Enpa (Ente Nazionale Protezioni Animali) una lettera dalla sezione di Brescia, dopo che una signora si era molto lamentata, dispiaciuta e ferita, per la vicenda che le era capitata. Ve la riassumo in breve.
La signora Francesca perde suo padre nel maggio 2009. La famiglia possiede una cagnolina di 16 anni, Mafalda, molto amata non solo dalla signora Francesca, ma da tutti i membri della famiglia, compreso il padre defunto, e tutti l’hanno sempre rispettata e coccolata, trattata nel giusto modo, nel rispetto anche delle regole e delle esigenze di tutti gli altri. La signora decide di andare a trovare suo padre con la cagnolina e visto che al Cimitero Monumentale di Brescia esiste il divieto d’ingresso per i cani decide di portare Mafalda all’interno in un passeggino, pensando che il divieto fosse per una questione prettamente igienica, pienamente comprensibile.
A Monza la Befana arriva anche per cani e gatti
Stanchi delle feste oppure tristi per la loro imminente fine, a qualunque di queste due categorie voi apparteniate, non ci si potrà sottrarre all’ennesimo giorno rosso sul calendario, che coincide con l’Epifania, ricorrenza che sancisce, ogni anno, la chiusura della parentesi natalizia e la ripresa delle normali attività lavorative e scolastiche.
Per gli amanti degli animali, che vogliono festeggiare anche l’arrivo della Befana con i loro amici a quattro zampe, quest’anno, come ormai di consuetudine ogni sei gennaio, l’ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) propone in piazza a Monza l’appuntamento con l’epifania dedicata a cani e gatti.
Come far passare un Natale sicuro ai vostri animali
Così come sono piacevoli per noi, le feste di Natale devono essere un periodo sereno anche per nostri amici animali; forse non ce ne rendiamo conto, ma a Natale aumentano i rischi per la salute di cani e gatti. Qualche esempio? Le luci dell’albero che possono folgorare gli animali, i petardi che li spaventano, le piante tossiche, i peluche dei bambini che possono soffocarli e gli assaggi di dolci natalizi. Per cercare di prevenire questi incidenti l’Enpa, l’Ente Nazionale per la Protezione Animali, ha stilato una lista di suggerimenti utili per un Natale sereno per animali e uomini.
Nei giorni scorsi abbiamo già affrontato l’argomento delle piante tossiche per gli animali, e dei pericoli che si possono nascondere dietro lo scintillio dell’albero di Natale; oggi affronteremo il capitolo degli “assaggini”; forse non tutti sanno che anche pochi milligrammi di cioccolato possono essere letali per gli animali, quindi, se volete che i vostri animali festeggino con voi, comprate i dolci adatti a loro, pur prestando attenzione a non esagerare nelle porzioni.
I cibi “umani” non sono sempre salutari per gli animali: ossa, cibi fritti, retine degli arrosti possono provocare indigestioni e soffocamenti. L’Enpa suggerisce di stare attenti ad eventuali sintomi di malessere e di tenere a portata di mano il numero del pronto soccorso veterinario.
Un pitone per amico, sempre più italiani scelgono i serpenti come animali domestici
Un tenero cucciolo di cane e un vivace micino non bastano più a soddisfare la voglia di pets degli italiani. La parola d’ordine oggi sembra essere rettili. In particolare, lui, il re delle creature striscianti: il serpente. A sceglierlo come animale domestico sono in tanti e il numero aumenta di giorno in giorno.
Gestire la presenza di un pitone tra le mura di casa non è certo cosa semplice e appare di gran lunga più problematico di qualsiasi altra difficoltà, per quanto grave possa essere, che può sorgere con i mammiferi. Lo dimostrano i recenti ritrovamenti a Roma di serpenti pericolosissimi sfuggiti al controllo dei loro proprietari, oppure abbandonati perchè diventati ingestibili e troppo impegnativi da mantenere in cattività.