Don Mazzi, il fondatore della Comunità Exodus, ha lanciato un appello alquanto discutibile invitando gli italiani non dare soldi a cani e gatti. Le reazioni non si sono fatte attendere, in primis quella dell’Enpa. In tutta sincerità è strano che una richiesta del genere sia stata avanzata proprio da un uomo di chiesa.
donazioni agli animali
Alexander McQueen lascia l’eredità ai suoi cani
Lo stilista inglese Alexander McQueen, scomparso un anno e mezzo fa e famosissimo in tutto il mondo, ha voluto lasciare 50 mila sterline, pari a circa 56mila euro dei suoi 18 milioni di eredità, ai suoi amati cani, che lo hanno seguito ed accompagnato per buona parte della sua vita. I soldi sono stati versati in un fondo fiduciario per assistere i suoi tre cani, Minter, Juice e Callum, fino alla fine dei loro giorni. Un gesto inconsueto cui ormai siamo abituati, dato che sono in molti a scegliere di destinare il proprio denaro ad un animale, fedele amico e compagno di una vita insieme.
Eredità agli animali, AIDAA: 35 miliardi di euro solo in Italia
Il giudice di di Milano, Damiano Spera, potrà anche aver sentenziato che quando perdiamo un animale non c’è alcun danno morale, ma se sempre più italiani decidono di lasciare i loro beni agli animali domestici piuttosto che a familiari ed amici, qualche legame affettivo dovrà pur essersi stabilito tra i tuttozampe e le persone. Molto stretto, direi, a giudicare dalla cifre diffuse dall’AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente, sulle eredità di cui sono potenziali beneficiari cani, gatti & co: pensate un po’, ben 35 miliardi di euro.
E diciamo potenziali, perché si tratta di stime calcolate sulla base di un sondaggio rivolto ad un campione di 3.000 famiglie italiane su un totale di 10 milioni di famiglie che detengono animali domestici.
Dai risultati si evince che il 20% degli intervistati vuole stanziare una cifra per il mantenimento degli animali dopo la dipartita o ancora dare in beneficenza denaro ad associazioni che si occupano della tutela e della difesa dei diritti degli animali.
Il 6% intende lasciare tutta o parte dell’eredità ad un tutore che si prenda cura del cane piuttosto che del gatto anche se, tra il dire ed il fare, ci sono di mezzo figli, parenti ed amici che solitamente vengono privilegiati, come è giusto che sia, al momento di farlo davvero il testamento e non di rispondere ad un semplice sondaggio.