Non esiste cane probabilmente che non impazzisce di fronte ad un osso crudo, un’ottima occasione per unire due attività che adora: il gioco e il nutrimento. Il consiglio però è quello di acquistarne sempre di grandi che, soprattutto un cucciolo, possa rosicchiare tranquillamente senza il rischio di farsi male, anche seriamente. Mai dare ad un animale delle ossa cotte che si scheggiano e possono perforare gola e intestino.
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I principi nutritivi che mantengono il gatto in buona salute
Il gatto, creatura silenziosa e indipendente che a volte sembra vivere nel suo mondo ma quando vuole sa mostrare molto affetto, ha bisogno di mangiare ad orari regolari per mantenersi in buona salute. Di solito, è meglio nutrirlo per due volte al giorno, la mattina e la sera, evitando possibilmente gli alimentatori automatici che, pur essendo molto comodi, tendono a riempirsi ben presto di batteri anche pericolosi. Un consiglio utile è quello di lasciare il cibo per non più di trenta minuti nella ciotola e poi levarlo, anche per abituarlo a rispettare le scadenze in merito all’alimentazione. Va servito a temperatura ambiente e va versato, come anche l’acqua, in contenitori di ceramica e acciaio inox, che vanno preferiti a quelli in plastica. Quest’ultima infatti, pur sembrando comoda e leggera, in realtà spesso è in grado di rilasciare dannose molecole tossiche.
Una dieta sana per il proprio gatto
Indipendenti, curiosi, ma anche affettuosi a modo loro: i gatti sono esemplari veramente speciali, tanto che nel corso dei secoli l’alone di mistero che li circonda ha dato modo a molti di pensare che fossero creature diaboliche, piccoli aiutanti di improbabili streghe o comunque felini da tenere a bada. Per non parlare della superstizione, soprattutto di fronte ad un gatto nero. Per fortuna, la maggior parte delle persone li amano e se ne prendono molta cura, anche se non tutti prestano l’attenzione dovuta alla qualità del cibo che gli offrono, non considerandolo il principale elemento della sua buona salute.
Dieta speciale per i ricci
In Scozia alcune associazioni animaliste hanno deciso di mettere i ricci.. a dieta! I piccoli mammiferi infatti sono stati affidati alle cure di un rifugio per animali, dove dovranno imparare a mangiare di meno per sfuggire ai mammiferi predatori che danno loro la caccia: infatti a causa dell’eccessiva massa grassa molti ricci non erano più in grado di appallottolarsi su stessi, diventando quindi una facile preda per tassi, volpi, ed altri animali selvatici.
Ma come mai i rizzi scozzesi erano così in sovrappeso? Pare che la causa di tutto sia stata la permanenza all’interno di cantine o rifugi o garage, dove i ricci sono stati ospiti durante l’inverno, per sfuggire al freddo pungente: infatti non sono andati in letargo come sempre accade, ma hanno trovato rifugio all’interno di calde cantine, dove hanno trascorso tutto l’inverno, ovviamente mangiando.
Questo cambiamento di abitudini ha fatto si che i ricci non perdessero la massa grassa accumulata proprio per sopravvivere durante il letargo, ed ora, giunta finalmente la primavera, i mammiferi non sono più in gradi di rannicchiarsi per sfuggire agli attacchi dei predatori.