Diabete nel cane, la curva glicemica

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Il diabete mellito è un disturbo della regolazione degli zuccheri nel sangue molto diffuso, comune ad uomini e tuttozampe. Similmente a quanto avviene nelle persone, anche gli animali domestici diabetici in numerosi casi sono costretti a sottoporsi ad iniezioni quotidiane di insulina.

La difficoltà nasce spesso nell’individuare la giusta tipologia, il corretto dosaggio e la frequenza di somministrazione appropriata. Come per le persone diabetiche, ogni animale è diverso dall’altro. Una posologia inadeguata ha gravi conseguenze ma anche dosi eccessive possono causare debolezza, coma e morte.

Uno dei modi migliori per determinare la dose ottimale di insulina in un animale domestico è la curva glicemica. In questo test, la misurazione dei livelli di glucosio avviene ripetutatamente nell’arco di 24 ore, per determinare, dopo l’iniezione, come agisce l’insulina, in quanto tempo, quanto a lungo ha effetto sul cane. Con i dati raccolti a più riprese sui tassi di zuccheri nel sangue si crea una curva, detta appunto glicemica, che fornisce al veterinario informazioni preziose ed un quadro chiaro su come gestire il diabete.

Polifagia, quando il gatto mangia troppo

Polifagia è il termine utilizzato per indicare un aumento del consumo di cibo. Gli animali con polifagia sono generalmente descritti come aventi un appetito vorace.
Nel gatto è importante riuscire a distinguere la polifagia causata da una malattia sottostante da quella causata da motivi psicologici, che è spesso il risultato di comportamenti appresi e della sovralimentazione, che causa ovviamente aumento di peso e obesità. Nella polifagia associata ad altre patologie si può invece rilevare sia l’aumento che la perdita di peso.

Cause

  • Psicologica o comportamentale. La polifagia può anche essere associata all’invecchiamento dell’animale, perché alcuni gatti tendono a diventare voraci con l’età.
  • Scarso assorbimento gastrointestinale delle sostanze nutrienti: il gatto mangia tanto eppure deperisce a vista d’occhio. La causa è spesso da attribuirsi a malattie infiammatorie intestinali, ad alcuni tipi di cancro intestinale, ed all’insufficienza pancreatica esocrina.
  • Iperadrenocorticismo, ovvero la sindrome di Cushing, una causa molto comune di polifagia nei gatti.
  • In genere è anche associata ad un aumento della sete e delle minzioni.
  • Il diabete mellito può causare polifagia per via dello scarso utilizzo dello zucchero nel sangue del corpo.
  • Tumori che producono insulina (insulinoma, tumori del fegato), sostanza che può scatenare un abbassamento della glicemia e un corrispondente aumento dell’appetito.
  • Alcuni farmaci possono indurre un aumento dell’appetito (prednisone e fenobarbital).

Aiutare il gatto affetto dal diabete

Il diabete mellito è una patologia piuttosto frequente tra i gatti, circa uno su duecento ne è infatti affetto, e tale numero è purtroppo in costante aumento. Colpa dello stile di vita cui i gatti moderni e casalinghi sono sottoposti, che li portano a sviluppare obesità e della presenza di numerosi gatti anziani. Se il gatto è diabetico occorrerà dedicare molto impegno alla sua cura ed alla sua alimentazione, che richiederà accorgimenti particolari.

Con le dovute cure anche il gatto diabetico potrà svolgere una vita assolutamente normale, attiva e felice come ogni altro felino. Il diabete o carenza di insulina si manifesta in particolar modo nei gatti maschi, obesi e castrati. Come si manifesta la malattia? Dopo ogni pasto il glucosio viene rilasciato nel sangue, ed il pancreas è chiamato a secernere insulina, che permette al glucosio di entrare nelle cellule per produrre energia: ma se l’insulina manca, il glucosio continua ad essere prodotto e la sua concentrazione nel sangue continua a crescere.

Quali sono i sintomi del diabete? Maggiore produzione di urina e conseguentemente maggior consumo di acqua, perdita di peso nonostante il consumo di cibo e alitosi. Se il medico veterinario accerterà che il gatto soffre di diabete, allora occorrerà che lo stesso segua una dieta particolare e  gli vengano somministrati dei farmaci o una dose giornaliera di insulina, attraverso una puntura che il veterinario insegnerà a fare autonomamente. Nel frattempo occorrerà monitorare il consumo di acqua, la produzione di urina e la concentrazione di glucosio in queste ultime, l’obiettivo è ridurre piano piano il livello di glucosio nel sangue stabilizzandolo, ed i sintomi clinici del gatto si ridurranno.

Il diabete mellito nei cani e nei gatti

diabete mellito cani gattiIl diabete mellito è una malattia causata dall’incapacità del corpo di regolare i livelli di zucchero nel sangue. Negli animali, ogni singolo caso sembra essere diverso dall’altro, e la terapia prevista per il cane e il gatto diabetici rappresenta una vera e propria sfida per il veterinario. I gatti presentano una sintomatologia particolare a causa delle modeste dimensioni corporee e della quantità di insulina, quasi centellinata, necessaria per controllare i livelli di glucosio nel sangue.

Il problema principale con un cane o un gatto diabetico è che anche in presenza di zucchero (glucosio) nel flusso sanguigno, qualcosa interferisce con l’ingresso di tale zucchero nelle cellule del corpo, processo necessario per l’approviggionamento energetico e dunque la vita di tali cellule. Senza zuccheri (glicogeno) nelle cellule, la cellula muore in un periodo di tempo molto breve, con lo zucchero in calo la cellula non può funzionare in modo ottimale.