Depressione nei pappagalli: come rendersi conto se i nostri amici stanno effettivamente bene? Impariamo a riconoscerne i sintomi, verificarne le cause e mettere in atto la terapia giusta per una loro corretta guarigione.
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Cani, gatti & co dallo psicologo per depressione
Animali depressi e in analisi? Succede sempre più spesso, tanto che i veterinari italiani stanno assistendo ad un vero e proprio boom di animali da compagnia, depressi e con padroni costretti a ricorrere all’analisi per aiutarli. Tra i casi segnalati ecco il cane in preda agli attacchi di panico, che morde chiunque gli capiti a tiro, il cane che teme di essere abbandonato e si fa divorare dall’ansia, il pappagallo che si strappa le penne e il cavallo annoiato che trascorre le giornate con lo sguardo perso nel vuoto. Senza dimenticare comportamenti autolesionisti e crisi vere e proprie. Un problema preoccupante di cui si è occupato il Dipartimento di scienze veterinarie dell’Università Statale di Milano, che ha fornito i seguenti dati tramite la ricercatrice Clara Palestrini:
Quando l’amico a quattro zampe è depresso
Nonostante sembri più una senzazione legata agli esseri umani, la depressione è in grado di colpire in modo sorprendentemente frequente pure gli amici a quattro zampe. Molte volte, quando vediamo un animale letargico e apatico, quando mostra poco interesse per tutto ciò che lo circonda ed ha poca voglia di mangiare, ci troviamo di fronte a sensazioni di tale tipo. In ogni caso, non è mai giusto di ventare troppo ansiosi e preoccuparsi eccessivamente se un cane o un gatto un giorno sono meno socievoli del solito; soltanto un atteggiamente prolungato per parecchie ore deve far sospettare l’insorgere del disturbo e, quindi, il bisogno di essere aiutati.
I gatti e la perdita di un compagno di giochi
Quando un gatto muore, spesso i proprietari notano alcuni cambiamenti nell’altro gatto di casa. Il micio sta in disparte ed è letargico. Alcuni possono smettere di mangiare o diventare appiccicosi nei nostri confronti. Altri possono miagolare lamentandosi come se cercassero il loro compagno. Sulla base di questi segnali esteriori, sembra che i gatti soffrano quando un altro animale della famiglia muore.
Poiché i nostri animali domestici non parlano, non sappiamo però davvero cosa gli stia passando per la mente. Pertanto dobbiamo basare l’interpretazione del loro stato emotivo sul loro comportamento, su quello che fanno in certe situazioni e in determinate circostanze.
Quando una persona vive la perdita di una persona cara, comunica verbalmente il dolore. Molto spesso, però, a comunicarci la sua sofferenza è il comportamento più che la parola. La perdita di attenzione, l’apparire svogliati e disorientati, non mangiare e diventare disinteressati a ciò che accade intorno. Chi elabora un lutto piange, non dorme o dorme più del solito. Un animale in cui si verifica la perdita di un compagno può reagire in modo simile.
Il cane di Jennifer Aniston è depresso
Quando si parla di persone ricche, ancora di più se fanno parte del magico mondo americano di Hollywood, si pensa sempre che tutto ciò che tocchino o amino, come succedeva un pò a re Mida, si trasformi in oro, benessere e vita incredibile. Lo stesso vale per gli animali che, come nel caso della bella ereditiera, Paris Hilton, hanno mille lussi e una casetta tutta per loro. Ma spesso si tratta solo di scena, di prigione con le sbarre luccicanti e anche gli amici a quattro zampe, possono soffrire per la mancanza continua dei padroni, per la noia e per la freddenza che, in qualche modo, può circondarli. Potrebbe essere il caso di quelli di Jennifer Aniston, la quale ha confermato di avere i cani depressi. Detta così, la cosa fa sorridere e pensare ai mille vizi ai quali possono essere abituati ma, in fondo, chissà quante volte sono rimasti lontani dall’attrice famosa che ha deciso di adottarli e chissà come avrebbero voluto che fosse una donna comune, sempre libera di dar loro affetto in qualunque momento della giornata.
Cani e gatti tolgono il medico di torno
Abbassare la pressione sanguigna, favorire l’esercizio fisico, migliorare la salute mentale, quelli che a tutti gli effetti possono sembrare il prodotto di un qualche elisir miracoloso, sono in realtà i benefici che derivano dal prendere con sè un animale domestico, cane e gatto in special modo.
Ne sono assolutamente convinti gli studiosi dello University of Missouri College of Veterinary Medicine Research Center for Human-Animal Interaction (ReCHAI).
Come ha spiegato Rebecca Johnson, direttore di ReCHAI:
La ricerca in questo campo continua a fornire nuovi elementi di prova sull’impatto positivo degli animali nella nostra vita. Numerosi studi sul campo mostrano come gli animali possono essere utili a tutte le età, nella vita dei bambini, delle famiglie e per gli anziani.