Solo pochi giorni fa parlavamo dell’allarme lanciato dalla LAV circa il ritorno in auge dei combattimenti tra cani quali attività della criminalità organizzata, ed ecco che arriva un’altra conferma dall’OIPA di Caserta: una segnalazione ha inviato le guardie zoofile a verificare la presenza di pitbull feriti ed abbandonati, presso un rudere nella campagna di Orta di Atella (CE). In tutto erano 4, povere vittime di mani crudeli, e zanne inconsapevoli. Un pitbull era legato ad una catena, due rinchiusi nel rudere e l’ultimo sciolto e libero, ma sempre all’interno di una recinzione: gli animali, privi di acqua e cibo (e ovviamente di una cuccia) erano completamente ricoperti di ferite, lacerazioni ancora sanguinanti sulla testa e su tutto il corpo. Agghiacciante anche la visione dell’area circostante: siringhe usate probabilmente per iniettare sostanze di vario ordine, grado e pericolosità, ma anche carcasse di cani di piccola taglia visibilmente sbranati.
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Combattimenti tra cani, traffico di cuccioli e corse clandestine di cavalli: è il Rapporto Zoomafia 2011 della Lav
Zoomafia, ovvero quel giro d’affari criminale che muove miliardi a spesa della vita degli animali. Il nuovo Rapporto Zoomafia 2011 redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’osservatorio della Lav al riguardo, parla chiaro: 3 miliardi di euro è il guadagno illegale stimato nell’arco del 2010, secondo i dati che Troiano ha reperito presso tutte le Procure italiane. Pensate che sulle scrivanie degli addetti arrivano circa 12 fascicoli al giorno per reati a danno di animali, l’equivalente di uno ogni due ore. E va evidenziato che si tratta solo dei dati ufficiali, dei casi che vengono scoperti e denunciati, incalcolabile il sommerso. Ma quali sono questi reati?
Cani da combattimento: in America la prima banca dati per contrastare questo crimine
Il crimine dei cani da combattimento è purtroppo molto attivo e per cercare di contrastarlo in America è stata istituita una speciale banca dati che cataloga il Dna dei cani da combattimento.
Questa banca dati si chiama si chiama CODIS Combined DNA Index System e nasce dall’unione di ASPCA, Prevention of Cruelty to Animals, e HSMO, The Humane Society of Missouri, e sarà mantenuta presso la University of California.