E’ lunga la lista dei reati sugli animali che vanno dai maltrattamenti più comuni, come la mancata cura o a violenze fisiche se non addirittura sessuali come nel caso di zoorastia. Resta il fatto che se si viene a conoscenza o si sospetta uno di questi reati spesso non si sa chi contattare. E’ per questo che AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) quotidianamente impegnata contro queste crudeltà ha messo a disposizione alcuni servzi online e diretti da poter contattare in caso di necessità. Ecco dunque un promemoria da salvare sul pc sperando che non vi debba mai servire.
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Animali in condominio, nuove segnalazioni di liti
Con la primavera torna, come al solito, il tema della presenza di animali in condominio, in quanto, con la bella stagione, i nostri pet vivono molto di più il balcone e, per chi possiede i cani, vengono portati più spesso a passeggio. Complici la poca tolleranza tra vicini e la scarsa educazione di alcuni proprietari, la convivenza in condominio può diventare difficile.
Non a caso, solo nell’ultima settimana, sono state oltre 1.200 le segnalazioni pervenute al Tribunale degli animali di Aidaa e allo sportello animali in condominio, relative proprio alle liti condominiali; le situazioni segnalate sono quelle classiche legate all’abbaiare dei cani, all’uso dell’ascensore con gli animali oppure ai bisogni nei giardini.
Per cercare di informare proprietari di animali e condomini su come provare a convivere civilmente in condominio, anche quest’anno l’Aidaa mette a disposizione gratuitamente il Decalogo per il buon comportamento del cane in condominio e dei diritti e doveri di gatti e gattare in condominio, che può essere richiesto all’indirizzo [email protected].
Animali e condominio: quando il cane abbaia troppo
Una delle cause più frequenti di liti tra vicini, è causata dalla presenza in condominio di un animale domestico: nel condominio, si sa, sono molti gli spazi comuni, e non tutti tollerano la presenza di un cane o di un gatto, nonostante sia un diritto di chiunque detenerne uno. Oggi ci occupiamo di un problema che coinvolge molti condomini: cosa accade quando un cane abbaia un pochino troppo?
L’abbaiare non può essere considerato un disturbo alla quiete pubblica, reato punito e previsto ex art. 659 del codice penale, o per lo meno non può essere considerato tale fino a quando le lamentele non vengono fatte da un gruppo indeterminato di persone. Numerose sono le sentenze che si sono susseguite negli anni: in particolare la sentenza che ha fatto scuola risale al 2000 (Corte di Cassazione 1349 del 06/03/2000).
La suprema Corte in tale occasione ha stabilito che i lamenti ed i rumori provenienti dal cane devono avere attitudine a propagarsi ed a costituire quindi un disturbo per una potenziale pluralità di persone, ancorchè non tutte siano state poi disturbate ed è altresì necessario che i rumori siano obbiettivamente idonei ad incidere negativamente sulla tranquillità di un numero indeterminato di persone.