10 milioni di cani uccisi in Cina, consegnata raccolta firme

Più di 10 milioni di cani e 4 milioni di gatti vengono uccisi ogni anno in Cina per mangiare la loro carne e per usare la loro pelliccia per la fabbricazione di borse, giocattoli, indumenti: i dati sconvolgenti sono di Animal Equality, l’organizzazione per i diritti degli animali che ha appena consegnato all’ambasciata della Repubblica popolare cinese a Madrid quasi 600 mila firme con l’intento di arrivare finalmente a una legge che vieti il commercio di carne e di pellicce di cani e gatti in Cina. Intanto è stata avviata una petizione che verrà inviata direttamente al governo cinese a cui tutti possiamo partecipare.

 

cane in gabbia in Cina prima della macellazione

 

50 mila gatti uccisi per la loro pelliccia

50 mila gatti uccisi pelliccia

50 mila gatti uccisi pelliccia

Ogni anno vengono uccisi 50 mila gatti per la loro pelliccia. Sebbene la distribuzione e la vendita di ne sia illegale, il fenomeno continua a dilagare, e il nostro Paese non fa eccezione. La denuncia arriva dall’Aidaa, che in vista del Natale e della corsa ai regali, invita le forze dell’ordine a intensificare i controlli, anche prelevando campioni di pelliccia per verificarne la provenienza.

Pelliccia? No grazie! Nuova campagna degli Animalisti Italiani

campagna anti pellicce

campagna anti pellicce

Una nuova campana contro l’utilizzo delle pellicce, lanciata dalla onlus Animalisti Italiani ed un volto caro al piccolo schermo: quello di Vladimir Luxuria. Lo slogan è chiaro ed essenziale, Il pelo non fa donna, il sottotitolo invece recita Pelliccia? No, grazie. Scegli solo abbigliamento e accessori tessili. Vladimir Luxuria è una testimonial d’eccezione: da sempre al fianco di chi combatte per i diritti degli animali, si proclama contro l’utilizzo delle pellicce. Luxuria ha dichiarato alla stampa, prima di partire per le Honduras:

Animali da pelliccia: Federico Villaruel dice no agli allevamenti

allevamento animale pelliccia

allevamento animale pelliccia

Una canzone dedicata agli animali, per dire no ai maltrattamenti ed alle violenze nei loro confronti, per scopi commerciali: è questo il succo di Io non ho parole, canzone incisa dal ventiduenne Federico Villaruel, originario di Catania. La canzone è intensa ed il video, che vi proponiamodi seguito, è piuttosto esplicito: le pellicce lasciano una scia di morte al loro passaggio, proprio come avviene purtroppo anche nella realtà. Il cantante Federico Villaruel, che ringraziamo, ci ha concesso un’intervista esclusiva nella quale spiega le ragioni che l’hanno portato all’incisione del brano e qualche curiosità legata alla nascita del progetto:

Giornata mondiale contro le pellicce il 25 novembre

Il 25 novembre ricorre una data molto importante per la comunità animalista internazionale, in tutto il mondo, infatti, si celebrerà il Fur-Free Day, ossia la Giornata Anti-Pellicce. Un modo per ricordare a tutti che gli animali vanno amati e trattati con rispetto, e non indossati.

Reclusione per chi commercia pellicce di cani e gatti

pelliccia cani e gatti

Pene severe per chi importerà pellicce di cani e gatti dall’estero da utilizzare per il confezionamento di capi d’abbigliamento: il Consiglio dei Ministri ha approvato, infatti, un decreto legislativo che impone nuove sanzioni per chi fa commercio di pellicce di animali domestici. Chiunque si occuperà di questa attività sarà

punito con l’arresto da tre mesi ad un anno o con l’ammenda da 5.000 a 100.000 euro; oltre alla confisca e distruzione del materiale a proprie spese.

Secondo un dossier del 2001 della Lav, la Lega Anti-Vivisezione, molti cani e gatti venivano uccisi per confezionare gli inserti in pelliccia di scarpe, cappotti e giacche; questi animali, allevati in Asia in condizioni spaventose, venivano poi sacrificati sull’altare della moda, ovviamente nei circuiti semi-clandestini.