Il Collie, noto anche come Pastore scozzese, è un cane di origine inglese. Sembra che la razza sia stata ottenuta utilizzando anche il Levriero russo. I primi soggetti sono stati esportati nel resto d’Europa a partire dalla fine dell’Ottocento e ancora oggi il Collie è molto apprezzato per la sua estrema bellezza.
Collie
Australian Cattle Dog, campione di agility e disc dog VIDEO
L’Australian Cattle Dog, una razza selezionata in Australia per tenere a bada le mandrie locali,
Australian Cattle Dog: carattere, prezzo e allevamento
L’ Australian Cattle Dog è una razza molto paricolare creata agli inizi della colonizzazione australiana (intorno al 1840) per tenere a bada le mandrie. Fu proprio un famoso allevatore di bovini che incrociando il Collie Blue Merle ( dal caratteristico colore blu) a pelo corto con il Dingo riuscì ad ottenere un nuovo tipo di cane, robusto, instancabile, docile e facile da addestrare. L’allevatore chiamò questi nuovi cani “Heelers” che significa “calcagno” e non a caso, visto che erano in grado di trattare i bovini mordendoli appunto al calcagno.
10 migliori razze canine per i bambini (Foto)
Avete un bambino e state pensando a farlo crescere con un cane in casa? E’ un’ottima scelta e verso qualunque amico peloso vi porterà sarà ben fatta. In molti però, ne sono consapevole, si domandano se esistono delle razze canine più predisposte per indole alla vita domestica e con i bambini, per questo proviamo a stilare una lista al riguardo, che di sicuro non sarà completa, ma può essere uno spunto da cui partire. Eccola.
Razze canine: le foto delle più belle
Anche per i cani vale il detto “ogni scarrafone è bello a mamma sua”, come si possono non amare quegli occhioni espressivi che ti cercano e le zampe sulle gambe che ti chiedono l’amicizia. I cani sono tutti belli, ma quali sono le razze canine più amate nel mondo?
Blitzen, il cane acrobata
Il prossimo vincitore dei Guinness World Record per la categoria “Il cane che salta più in alto al mondo” potrebbe essere un incrocio con un Collie capace di saltare da terra quasi due metri e fare piroette in aria. Il suo nome è Blitzen, ha quattro anni e vive in Scozia con la famiglia Clark dopo essere stato adottato da un rifugio dopo la morte del suo padrone.
Cea, anomalia dell’occhio del collie
L’anomalia dell’occhio del collie (CEA, Collie Eye Anomaly) è un disturbo caratterizzato da uno sviluppo anomalo degli occhi. Essa si verifica prevalentemente nella razza Collie, anche se è stata riscontrata anche nel pastore delle Shetland, nel pastore australiano e nel Border Collie. In alcune zone, si stima che fino al 75 per cento dei collie sia colpito dalla malattia.
Nella sua forma più lieve, si verificano piccoli cambiamenti nella coroide, che è lo strato vascolare nella parte posteriore dell’occhio. Questi cambiamenti hanno scarso effetto sulla vista. La CEA colpisce la retina, la coroide, e in casi gravi, la sclera ed il nervo ottico.
La CEA è una malattia ereditaria e la maggior parte delle lesioni oculari ad essa associate sono presenti già alla nascita. Ma le lesioni lievi non sono più rilevabili ad un esame degli occhi già dopo i tre mesi di età, dunque è consigliabile che i cani destinati alla riproduzione siano esaminati al più presto, già a sei, sette settimane di vita.
Anche i cani con lesioni minori non dovrebbero essere usati per la riproduzione perché i loro cuccioli possono essere affetti da forme più gravi della malattia.
La CEA è un disordine recessivo. Tutti gli animali colpiti hanno due geni per il CEA, pertanto, entrambi i genitori o ne sono colpiti, o sono portatori della malattia.
Borzoi, il levriero delle steppe russe
Il nome Borzoi, in russo, significa velocità, “borzoi” ne è proprio il significato letterale. Questa razza ha origine nel XVI secolo, ai tempi di Ivan il Terribile, nelle steppe dell’alto Volga, infestate dai lupi. Infatti questo cane ottenuto proprio dall’incrocio tra Levrieri asiatici e altri esemplari locali, non era stato pensato solo per le gare e le corse, ma anche per aiutare l’uomo nella caccia ai lupi.
In Russia la caccia ai lupi divenne una vera e propria passione, e come abbiamo visto parlando dell’Airedale Terrier e della caccia alla volpe, l’esagerazione e l’ego degli esseri umani trovavano sfogo in battute di caccia decisamente eccessive. Potevano essere utilizzati all’incirca un centinaio di Foxhound e un centinaio di Borzoi, accompagnati da un centinaio di allevatori; 300, tra cani e uomini, per la caccia a un branco di lupi.
Nel XVII secolo venne apportata una modifica alla razza, perchè i Borzoi risultavano estremamente veloci e abili nella caccia, ma pativano il freddo russo, insopportabile durante i lunghi e crudeli inverni. La razza venne fatta incrociare con esemplari russi, simili ai Collie, e con il cane da slitta lappone. Il risultato fu un cane concepito per la velocità, resistente al freddo, tenace, buon avvistatore e molto valoroso nella caccia al lupo. Il Borzoi che è arrivato fino a noi è un po’ diverso, altrimenti sarebbe impossibile immaginarlo in una vita diversa da quella che in Russia avevano immaginato per lui.
Collie, il pastore del ritorno a casa
Il Collie è il cane pastore dei bassopiani scozzesi, il guardiano di greggi che discende dal Borzoi, dal Terranova e dal Levriero scozzese. Il suo nome deriva probabilmente dal termine coalie, o coaly, che significa nero come il carbone. Questo probabilmente si riferisce al muso scuro del cane che pascolava le greggi in Scozia, ma è anche possibile che molto tempo fa il Collie fosse prevalentemente di colore nero e che quindi gli scozzesi gli abbiano dato questo nome riferendosi al pelo scuro e non solo al muso del suo antenato.
Il Collie da sempre possiede due caratteristiche fondamentali, che lo hanno reso nel corso del tempo uno dei cani preferiti dalla letteratura, dal cinema e dalla tv. Ha un senso del dovere innato, non è in grado di non portare a termine un compito, e collegato a questo l’amore che lo lega alla sua famiglia e talmente tanto grande che tante sono diventate le leggende e le storie vere che narrano di Collie indispensabili per il padrone o di cani che sono sempre tornati al nido, anche se lontani chilometri e lottando contro mille difficoltà, perchè non potevano fare altrimenti.