La corretta alimentazione del cincillà prevede la somministrazione di alimenti secchi e alimenti freschi; gli alimenti secchi sono soprattutto il pellet e il fieno. Nei negozi di animali si trovano in vendita i mix fatti di pellet preparati per i cincillà, dei quali possono essere offerti uno o due cucchiai al giorno; attenzione, però: i mix non devono contenere semini, cereali e frutta secca. Il fieno è il nutrimento principale di questi roditori, e serve ad integrare di fibre la loro dieta; deve essere fresco, profumato, dal colore verde e senza umidità o muffe.
Tra i vari tipi di fieno adatti all’alimentazione dei cincillà c’è l’erba medica, ovvero un fieno di leguminose dal contenuto proteico ed energetico maggiore rispetto a quello di graminacee, ma va offerto con moderazione oppure integrato con altri tipi; il bromo inerme è un fieno a base di graminacee, ricco di fibre e povero di proteine; altri due fieni di graminacee sono l’avena selvatica e il fleolo, quest’ultimo è quello più consigliato dai veterinari.
Oltre agli elementi secchi si devono dare circa 50 grammi al giorno di cibo fresco, facendo attenzione che non sia né freddo né bagnato; sono molti i vegetali che possono essere offerti al cincillà, ma vanno assolutamente evitati l’aglio, il peperoncino piccante, la cipolla, il latte e i latticini, la pasta, il pane, il riso e tutti prodotti da forno, le parti verdi dei pomodori, la lattuga; inoltre non dovete esagerare con le leguminose e con i cavoli, la verza, il sedano e gli spinaci perché sono molto ricchi di calcio.