Il Doberman (o Dobermann) è un cane di taglia medio-grande. Il maschio in genere è alto tra i 68 ed i 70 centimetri e pesa in media tra i 40 ed i 44 chili. La femmina è leggermente più piccola (con 64-67 cm di altezza ed i 33-36 kg di peso). Ha un portamento elegante, fiero, grazie alla sua struttura fisica, asciutta, snella e muscolosa: impossibile vedere un doberman sovrappeso! E’ estremamente proporzionato, equilibrato, come il suo carattere, a differenza di ciò che si crede. E’ uno dei pochi cani in cui il carattere rientra nello standard (non deve essere timoroso, ma neppure troppo aggressivo).
cani pericolosi
Rottweiler aggrediscono donna: la black list?
E’ accaduto ieri in una villetta di Roma, zona Giustiniana. 2 Rottweiler hanno aggredito una donna di 74 anni, azzannandola ripetutamente sul volto, sulle braccia, sulle gambe: è sfigurata e le sue condizioni sono gravissime. L’anomalia risiede nel fatto che gli animali conoscevano la signora, domestica da anni presso la villetta e che qualche volta aveva anche portato loro del cibo. Non appena ha varcato la soglia del cancello è stata attaccata e trascinata via come una preda. Ha cominciato ad urlare ed i vicini hanno chiamato i carabinieri. Le forze dell’ordine hanno trovato i rottweiler ancora nell’atto di dilaniare la donna ed hanno dovuto richiamare su di loro l’attenzione affinché la signora fossa lasciata. A quel punto hanno sparato. Un cane abbattuto e l’altro ferito (poi condotto presso il veterinario della ASL).
Cane Lennox giustiziato: colpevole di assomigliare ad un pit bull
Lennox il cane condannato a morte a Belfast perché appartenente ad una razza pericolosa, come da legge locale è stato soppresso. E’ un caso che ci fa orrore cari amici di Tutto Zampe, perché l’ottusità umana ancora una volta non sembra avere limiti. Per Lennox, da due anni imprigionato in un canile locale, si è mosso tutto il mondo. Si è commosso tutto il mondo. Sono state raccolte firme in tutto il mondo. Ma nulla è bastato, neppure aver dimostrato che l’animale di 7 anni, che da sempre aveva vissuto in tranquillità con la sua famiglia composta tra l’altro da una ragazzina di 12 anni disabile, non apparteneva alla pericolosa razza pit bull, vietata per legge in Gran Bretagna, il Dangerouse Dogs Act del 1991:
Cani quattro volte più aggressivi se al guinzaglio c’è un padrone maschio
Se avete partecipato a mostre canine o portato il vostro cane in un’area recintata con altri cani liberi avrete sicuramente notato un comportamento attento nei confronti degli altri quattro zampe, questo perché la mancanza del guinzaglio equivale ad una mancanza di “protezione” da parte del padrone. Se il cane è al guinzaglio e il conduttore è di sesso maschile il rischio che possa mordere o aggredire altri cani potrebbe aumentare di ben quattro volte.
Pitbull cani pericolosi? In Australia inizia lo sterminio
In Australia impazza la fobia per una razza che da noi è spesso considerata violenta e pericolosa mentre in America è utilizzata per la pet therapy, stiamo parlando dei Pitbull che rischiano la vita nel paese dei canguri dopo che una bambina di 4 anni è stata aggredita da un cane di questa razza.
Legge Martini: corsi per cani che hanno manifestato aggressività
Nel 2009, in seguito all’Ordinanza del Ministro della salute del 14 gennaio 2008, concernente la Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, è stata presentata ed è entrata in vigore la così detta Legge Martini, frutto dell’Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. Si tratta di un’ordinanza importante che dispone al suo interno numerosi articoli relativi alla coretta gestione dell’amico a quattro zampe: in particolare l’articolo tre risulta interessante per tutti coloro che hanno a che fare con un cane aggressivo o che ha mostrato aggresività.
Ordinanza sui cani pericolosi: ora è il tempo delle polemiche
Con l’entrata in vigore nei giorni scorsi dell’ordinanza sui cani pericolosi, com’era prevedibile, si è alzato un coro di polemiche da parte dei proprietari dei cani; prima di affrontare questo argomento, ricordiamo brevemente cosa prevede l’ordinanza.
Il decreto, che sarà in vigore per 24 mesi, prevede l’obbligo del guinzaglio lungo non più di un metro e mezzo, la museruola da mettere in caso di pericolo e la paletta per raccogliere gli escrementi dell’animale. Queste norme sono valide per i cani di tutte le razze ad eccezione di quelli addestrati a sostegno dei diversamente abili, quelli in dotazione delle Forze Armate, della Polizia, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, e di quelli a conduzione delle greggi.
L’ordinanza prevede sanzioni in caso di omessa custodia e di maltrattamento dell’animale, di mancato rispetto dell’obbligo di guinzaglio e di museruola, di incitamento all’aggressività, e al tentativo di creare incroci per esaltare la combattività del cane.
Museruola cani, meglio il paradenti
La museruola è uno strumento indispensabile per la salvaguardia dell’incolumità delle persone che vengono a contatto con cani pericolosi. Anche quando il proprietario è sicuro che gli atteggiamenti aggressivi dell’animale non creino alcuni pericolo per sè stesso e per i suoi familiari, non bisogna infatti dimenticare che per strada, o anche a casa, il cane potrebbe diventare irascibile con la prima persona estranea che si avvicina, che sia il postino, o un vicino di casa, piuttosto che un passante.
Una misura preventiva resasi necessaria, quella della museruola, dopo i molti episodi di aggressione, anche a bambini e membri della famiglia, che hanno visto protagonisti cani come i doberman, i pit bull, i rottweiler. In realtà abbiamo già spiegato che l’aggressività di un cane deriva nella maggioranza dei casi da un cattivo addestramento o peggio da un non addestramento, e in razze così cariche di energia se la si incanala in modo sbagliato, è facile sfociare in eventi spiacevoli come le aggressioni a persone o cose. Tornando alla museruola, i cani, inutile dirlo, non la amano affatto. Ma oggi potrebbe esserci finalmente una soluzione alternativa, che renda il cane inoffensivo senza però rivelarsi un metodo eccessivamente invasivo per la sua libertà di movimento e di interazione con il mondo esterno.