Ennesimo episodio di maltrattamenti nei confronti di un amico a quattro zampe: in questo caso si tratta di un pastore maremmano, nel comune di Arezzo, in località Giovi. Nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, una pattuglia del locale Nucleo Operativo Speciale del Corpo Forestale dello Stato ha notato che nei pressi di una abitazione era presente un cane, che si trovava in evidente stato di agitazione.
cani maltrattati
Due storie di maltrattamento sui cani dal sud Italia
La prima storia arriva da Caltanissetta ed inizia nella spazzatura, intorno a cumuli di sacchetti di immondizia, in Contrada Gibil Gabib, dove era stata segnalata la presenza di quattro cuccioli. La tenacia del volontario della LIDA di Caltanissetta ha infine permesso il salvataggio di ben otto cuccioli.
Roma, Genova e altre città d’Italia dicono no alle perreras, e voi?
“Vengo dall’inferno delle perreras“, recita così il messaggio di un cante che domenica 8 Maggio ha partecipato insieme a tanti animali alla manifestazione nazionale contro le perraras, giunte alle cronache grazie al tam tam dei pet friends su internet.
L’AIDAA dà i numeri, 3300 cani maltrattati dai cacciatori
Nell’articolo di ieri TuttoZampe dava i numeri, numeri alti, che si riferivano ad una stima dei rapimenti stilata da AIDAA, l’associazione continua a fornirci dati che purtroppo non sono per niente confortevoli.
L’Associazione Italiana per la Difesa Animali e Ambiente parla dei cani maltrattati dai cacciatori: 3300 segnalazioni “firmate e sottoscritte“.
Ancora maltrattamenti: scandalo a Manta
Ancora una volta siamo a parlare di maltrattamenti sugli animali, ancora una volta l’ignoranza dell’uomo prevale sul buon senso e sulla civiltà: questa volta ci trasferiamo a Manta di Saluzzo, comune del cuneese. La situazione nella quale vivevano numerosi animali era già stata resa nota dalla trasmissione tv Striscia la Notizia, grazie alla segnalazione effettuata dall’Anpana, Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente di Cuneo.
Secondo il rapporto effettuato dall’associazione, in un casolare della zona vivrebbe in condizioni igienico sanitarie penose una famiglia con più di 20 cani di cui 10 detenuti in condizioni veramente estreme, oltre ad altri animali come capre e bovini. Le capre in particolare sarebbero rinchiuse in un’angusta scatola di legno, i bovini non hanno nulla da mangiare se non della frutta marcia mentre i cani sono rinchiusi in gabbie di ferro adatte ai conigli, molti sono legati a catena corta senza il ben che minimo riparo dal freddo e dal caldo.
Da nessuna parte vi è poi traccia di ciotole per cibo o acqua, in inverno gli animali erano tenuti al freddo sul ghiaccio: tutti manifestano comportamenti depressi e tipici della mancanza di libertà. Molti non riescono ad abbaiare, altri girano su se stessi: rinvenute anche molte carcasse di animali, probabilmente cani che il branco ha mangiato per la disperazione e la fame. Una situazione di disagio non solamente per le povere bestie costrette a vivere in condizioni disperate e senza la minima via di fuga, ma anche per il territorio circostante, un bosco frequentato da famiglie e villeggianti, dove vi è anche un ristorante.
Sambuca di Sicilia, è emergenza cani impiccati e torturati
Un luogo ameno in mezzo alla campagna, dove le grida silenzione degli animali torturati e seviziati, probabilmente, non potevano essere sentite da nessuno. Purtroppo non si tratta della trama di un film dell’orrore, ma di un fatto reale per quanto terribile che è accaduto a Sambuca di Sicilia, nell’agrigentino e, per la precisione, in una zona detta contrada Balata. Il raccapricciante ritrovamento è avvenuto all’interno di un pozzo e conteneva corpi di cani maltrattati forse quando erano ancora in vita e impiccati.