Continuano gli episodi di violenza contro gli animali domestici: dopo la terribile storia dei cani lanciati contro un muro di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi, oggi le cronache riportano due episodi di maltrattamenti contro gli animali. La prima storia giunge da Napoli dove un diciottenne incensurato è stato denunciato in stato di libertà in quanto, mentre si trovava alla guida della sua autovettura, avrebbe gettato dal finestrino dell’auto in corsa un sacchetto tipo quelli dell’immondizia che non conteneva spazzatura, ma un cagnolino vivo.
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Cane decapitato, orrore a Brescia
Un cane decapitato e il cui corpo è stato gettato in strada, davanti a tutti i passanti. è successo a Odolo in provincia di Brescia nella giornata di ieri. L’uomo, un cinquantaseienne con problemi psichici, colto da un raptus di follia ha deciso di uccidere il suo amico a quattro zampe, Birba, la sua unica compagnia e compagno di vita, un cagnolino che tra l’altro era molto amato e conosciuto in paese, perchè solito essere affettuoso con i bambini al parco. La cagnolina Birba, che non aveva mai fatto del male a nessuno, era orrendamente capitozzata: stando alle prime ricostruzioni si pensa che l’uomo possa avere utilizzato un’ascia o comunque un grosso attrezzo tagliente.
Dog Rehab per recuperare i cani aggressivi
Parte negli Stati Uniti il Dog Rehab, un programma sperimentale avviato per recuperare e salvare cani aggressivi, perchè maltrattati, ed impedirne quindi la soppressione, che negli Stati Uniti è del tutto legale nel caso i cani considerati pericolosi per la società. Il centro si rivolge a tutti gli amici a quattro zampe che hanno subito maltrattamenti sia fisici che psicologici di ogni entità: un fenomeno che purtroppo non conosce limiti nè confini.
Un registro per chi maltratta gli animali
Creare un registro per chi matratta gli animali? L’idea nasce nello stato americano del Michigan e pare proprio che sia stata accolta in maniera entusiastica dalla cittadinanza: si tratta per ora di una proposta di legge che prevede l’istituzione di un registro degli abusatori di animali, in modo tale che possano essere controllati ed eventualmente puniti severamente in caso di recidiva. Ma non solo: il registro avrebbe altresì un effetto deterrente nei confronti di altre persone, nel caso in cui volessero compiere atti criminali nei confronti dei pet.
Scoprire i matrattamenti animali via satellite
Scoprire i maltrattamenti animali via satellite da oggi è possibile: si tratta di un servizio messo a punto ed offerto dall’associazione Aidaa (associazione italiana difesa animali ed ambiente), che sfrutta le foto satellitari per denunciare i maltrattamenti di animali, protratti nel tempo. E il nuovo sistema di monitoraggio ha già dato i suoi frutti: proprio ieri è stata presentata la prima denuncia per maltrattamenti nei confronti di un soggetto che, in provincia di Varese, deteneva un cane in una gabbia. Si trattava di un esemplare di Rhodesian Ridgeback, che veniva detenuto in una gabbia angusta, assolutamente insufficiente per le sue normali esigenze di vita.
Cani abbandonati in negozio chiuso: video salvataggio
Ancora una volta ci troviamo a parlare di un salvataggio effettuato da parte delle guardie zoofile dell’OIPA. E’ accaduto a Pianura (Napoli) dove, in seguito ad una segnalazione sono stati rinvenuti due cani: erano stati lasciati chiusi dentro un negozio ormai sfitto da alcune settimane ed il cui proprietario era partito per l’estero. L’intervento ha richiesto l’ausilio dei vigili del fuoco, dei Carabinieri e del Corpo Forestale del 1515, in quanto è stato necessario forzare l’apertura della serranda del locale commerciale.
Cane murato vivo, salvo grazie all’Oipa
A Marianopoli in provincia di Caltanissetta le guardie zoofile dell’Oipa hanno rinvenuto un cane murato vivo nel vano del contatore di un’abitazione. Una scoperta aberrante che ha sconvolto sia le guardie zoofile che le forze dell’ordine intervenute: il cane, un cucciolo di circa undici mesi, era stato rinchiuso dallo stesso proprietario all’interno di un piccolo vano, che misurava solamente 30×30 cm, e destinato ai contatori di acqua e luce. Non solo lo spazio era minimo e invivibile per il povero animale, ma lo stesso era costretto a restare senza luce, legato ad una catena troppo corta che ne limitava ulteriormente i movimenti. Non sono state rinvenute nè tracce di acqua nè di cibo.
Cane legato sul tetto muore impiccato
Una bruttissima storia di negligenza e di maltrattamenti arriva direttamente dal paese di Montecopiolo in provincia di Pesare Urbino, dove le guardie zoofile dell’Oipa hanno scoperto che un cane legato sul tetto dell’abitazione del suo proprietario, era morto impiccato. L’Oipa si è resa conto della situazione quando ormai era troppo tardi e per il povero amico a quattro zampe non vi era più nulla da fare: e pensare che il sopralluogo era stato fatto proprio per verificare le condizioni abitative pre-affido di un altro cane!
Cane abbandonato in un bagno, fotografie agghiaccianti
Abbandonare un cane è un gesto brutto, ma chiuderlo a chiave in un bagno minuscolo senza cibo o acqua e lasciarlo morire di fame è orribile, tanto quanto le fotografie che l’OIPA ha diffuso insieme al comunicato che riguarda questa incredibile storia di maltrattamenti ed abbandono di un cane. Avevamo già parlato di questo assurdo abbandono, ma vedere le foto, raccapriccianti delle sue condizioni, ci ha veramente turbato. Abbiamo valutato se mostrarvele, ma non si possono lasciare nascoste certe crudeltà. Se non si vede, non si crede a volte. Vi chiediamo dunque scusa e se siete sensibili, non proseguite nella lettura di questo post, di questa storia.
Cani maltrattati in provincia di Pistoia
Un altro caso di maltrattamento nei confronti degli animali: questa volta lo scenario è quello della città di Pistoia, in Toscana, dove l’unità locale dell’Enpa (ente protezione animali) ha rilevato tre cani che vivevano in condizioni di estremo disagio, chiusi in gabbie anguste, sporche e spesso privati di acqua e luce. Questi poveri animali vivevano in una baracca all’interno di un bosco locale, in gabbie di lamiera, acqua stagnante ed escrementi che da molto tempo non venivano puliti. I volontari dell’associazione si sono ritrovanti dinannzi agli occhi un pastore tedesco, legato a una catena così stretta da ferirlo: pensate che i medici veterinari dell’Asl locale lo hanno dovuto sottoporre ad intervento chirurgico, della durata di quattro ore per guarirlo. Il terzo cane invece era rinchiuso all’interno di una baracca senza luce, con pezzi di pane raffermo a terra e ciotole di acqua stagnante.
Cane malato, legato ad un albero, restituito al proprietario
Ricordate cari lettori, la triste storia del cane malato che veniva lasciato tutto il giorno legato ad un albero dal suo proprietario? Il 24 giugno scorso le Guardie zoofile OIPA procedevano al sequestro di un cane meticcio, di circa 14 anni di età, che pare da diverso tempo veniva abbandonato ogni giorno per almeno sei ore legato ad un albero, in un giardinetto in zona Primaticcio a Milano, dove il riparo dal sole era solo parziale. Al cane non venivano forniti acqua e cibo: non solo, la zona dove si trova il parco è piuttosto trafficata dalle auttovetture, per cui il meticcio respirava quotidianamente gas di scarico, senza possibilità di spostarsi o cercare riparo, dato che era legato con una corda.
Animali maltrattati, Latina è la città peggiore d’Italia
L’onta del maltrattamento e delle violenze sugli animali purtroppo colpisce, più o meno, tutte le città d’Italia: ma c’è una città che presenta più casi delle altre, si tratta di Latina. Nella città laziale infatti violenze, furti, uccisioni, perfino macellazioni abusive sugli amici a quattro zampe pare si verifichino in maggiore quantità rispetto ad altre parti d’Italia: la procura della Repubblica, in collaborazione con la Lav (lega anti vivisezione) che anche quest’anno ha presentato il suo rapporto zoomafia 2012, ha scoperto che la città di Latina è tra quelle dove si registrano più reati a danni degli animali.
Pitbull lanciato dalla finestra: un atto di violenza a Milano
Un gravissimo episodio di violenza gratuita sugli animali si è verificato questa volta a Milano, dove un pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine, ha ucciso il suo cane di razza pitbull lanciandolo dalla finestra in un momento di rabbia. Il terribile episodio si è verificato a Rozzano Milanese: pare che l’uomo abbia preso il suo pitbull, un maschio di 9 anni, e l’abbia lanciato fuori dalla finestra dell’appartamento posto al secondo piano di un palazzo in via delle Primule. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Corsico che lo hanno denunciato per maltrattamento di animale: sono intervenuti anche alcuni volontari della Protezione animali.
Maltrattamenti sugli animali, sentenza storica a Oakville
La lotta contro il maltrattamento degli animali non ha tregua: pochi giorni fa una sentenza storica ha condannato una coppia di Milton, vicino a Oakville, per maltrattamenti nei confronti del loro cane, un bulldog di cinque anni. Gli agenti di polizia avevano trovato il cane, di nome Mea, emaciato e legato con una corda in un garage senza riscaldamento a gennaio: ma c’è di più, il povero animale infatti aveva un pericoloso glaucoma all’occhio, che gli è stato poi rimosso dai veterinari. Da chissà quanto tempo il quattro zampe era senza acqua nè cibo.