Un ragazzo siriano che fugge dalla guerra insieme al suo amico a quattro zampe. Oggi vi vogliamo raccontare la storia di Aslan, ha 17 anni e la voglia di una vita migliore, da vivere insieme al suo pet, Rose, un cucciolo di Husky. Ecco il suo viaggio straordinario attraverso l’Europa, per raggiungere le isole greche in cerca di salvezza.
cani guerra
Eroi dimenticati, i cani nella I guerra mondiale
Da soccorso, da compagnia, da trasporto, da trincea; esploratori, sentinelle, messaggeri e tanto altro. Cosa non fecero i cani eroi durante la I Guerra mondiale! Chiamati alle armi, come gli uomini, costituirono un esercito silenzioso a quattro zampe, purtroppo omesso dai libri di storia: almeno 100 mila furono i cani protagonisti di atti eroici a fianco di 60 milioni di soldati sui fronti d’Europa.
Morto Buster, il cane eroe della Royal Air Force
E’ morto Buster, un vero e proprio cane eroe, che ha partecipato a cinque missioni in Iraq, Afghanistan e Bosnia, salvando migliaia di vite umane grazie al suo fiuto eccezionale. Un amico a quattro zampe prezioso, morto di vecchiaia e coccolato da quanti gli hanno voluto bene, alla veneranda età di 13 anni!
Afghanistan: cani adottati dal contingente italiano
Una bella storia d’amore ed amicizia, che siamo contenti di poter raccontare. Si è infatti conclusa oggi positivamente la vicenda dei cani Hachi e Victor adottati da due nostri soldati impiegati nel contingente italiano in Afghanistan. Grazie all’intervento del Sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini, in collaborazione con il Ministero della Difesa, i due cani sono arrivati, infatti, all’areoporto di Fiumicino.
Il Comando Operativo di Vertice Interforze ha rivolto il proprio personale e sentito ringraziamento a tutti coloro che nel Ministero della Salute si sono prodigati per far si’ che questi due cuccioli potessero essere definitivamente adottati dai militari italiani.
Le tristi storie di cui sono state vittime i due cagnolini (Hachi orfano dopo un’operazione dei Marsof e Victor raccolto in una postazione avanzata) avevano contribuito a creare un forte legame fra gli animali e i soldati che se ne erano presi cura in Afghanistan e che una volta rientrati in Italia attendevano la conclusione dell’iter che avrebbe consentito ai loro amici l’ingresso nel nostro Paese.