Richiesta di consulto legale: Sono a conoscenza che gli animali domestici possono entrare negli spazi comuni e quindi anche in ascensore, purchè siano rispettate le condizioni igienico sanitario e siano condotti al guinzaglio. Vorrei chiedere quindi cosa si può fare contro coloro che non rispettano queste condizione di igiene, se il cane sporca in condominio (ascensore pieno di peli di cane, peli di cane che cadono sui balconi).
cani condominio
Cane in ascensore: facciamo chiarezza
Richiesta di consulto legale: Buonasera, vorrei sapere se è vietato l’uso dell’ascensore del mio cane. Io abito al terzo piano e un mio vicino, che dice di essere allergico, sta al quinto piano, e mi vieta di entrare con il cane in ascensore. Specifico che non mi ha mai mostrato alcun certificato che evidenzi il suo stato allergico. Che devo fare?
Area di sgambamento cani, distanze minime dalle abitazioni
Richiesta di consulto legale: Buongiorno, ho letto la risposta data sulla distanza che ci deve essere fra il condominio e l’area di sgambamento per cani, volevo sapere qual’è l’articolo del codice civile che regolamenta la costruzione di queste aree.
Area di sgambamento troppo vicina a un condominio, come fare?
Richiesta di consulto legale: Gentile avvocato, io ed altri abitanti del mio condominio viviamo una situazione di disagio, da quando hanno realizzato in aderenza al nostro stabile una area per cani . L’area è costantemente aperta giorno e notte ed è diventata un canile a cielo aperto, in zona non esistono altre aree di sgambamento e tutti i proprietari di cani portano il loro animale in questa area. Volevo chiederLe, esiste una regolamentazione che indichi quale sia la distanza minima che questa area di sgambamento deve avere rispetto alle abitazioni?
Cani senza guinzaglio e deiezioni non raccolte, cosa fare?
Richiesta di consulto legale: Una persona che non abita nel mio condominio, che regolarmente porta a spasso i suoi due cani di piccola taglia, senza guinzaglio. Ho trovato varie volte deiezioni di cane nel giardinetto del condominio dove abito, e più volte sono stati visti proprio i suoi cani in zona. Stamattina stessa scena: la signora prosegue e i cani, che si sono fermati ad annusare i sacchi dell’immondizia, aprono col muso in cancello solo accostato e defecano nell’erba, senza che nessuno ovviamente raccolga. Ho fatto notare ciò alla signora che però mi ha risposto in malo modo. Per legge i cani vanno tenuti al guinzaglio, no?
Cani in ascensore, cosa dice la legge?
Richiesta di consulto legale: Il regolamento condominiale del mio stabile, risalente al 2002, vieta espressamente l’uso dell’ascensore agli animali. Tale divieto è ancora valido o è automaticamente decaduto in seguito all’entrata in vigore recenti leggi (riforma di condominio)? Grazie per l’attenzione.
Area di sgambamento vicino a condominio, regolamentazione
Richiesta di consulto legale: Buongiorno, vi scrivo in merito alle aree di sgambamento dei cani. Di fronte al condominio dove abito, dei privati in un’area in concessione concessa dal comune, hanno aperto un’area cani, aperta a tutte le ore, dove all’interno praticano anche addestramento. Non avendo orario di chiusura, ci sono tanti schiamazzi e disturbando i condomini. Ho provato ad informarmi in comune ma le risposte sono state vaghe e molto superficiali. La situazione ha cominciato ad essere snervante per il disturbo che recano.Volevo sapere se per legge ci fossero distanze minime da rispettare per costruire queste aree e se, sempre per legge ci debbano essere degli orari da rispettare per accedervi.
Cane scappa ed entra in proprietà privata, cosa dice la legge?
Richiesta di consulto legale: Abito in un complesso di condomini, collegati da una stradina e circondati da un parco e da zone verdi, il mio appartamento è situato al piano terra e possiedo una gatta, la lasciamo libera di girare, è sterilizzata e non infastidisce i vicini. Qualche giorno fa, però, benchè lei stesse dormendo nel nostro giardino, uno dei due cani di una famiglia che vive nel nostro stesso complesso è entrato nella nostra proprietà privata per inseguirla. L’animale non aveva guinzaglio, è di grossa taglia e sta sempre libero nonostante le mie rimostranze, quando trova il cancello aperto entra sempre nel mio cortile. Come posso fare?
Cane che abbaia in condominio: disturbo della quiete pubblica?
Richiesta di consulto legale: Vivo in un condominio di quattro piani. Ho un cane che abbaia solo quando qualcuno suona al citofono o si avvicina troppo alla porta di casa. Il tutto può durare al massimo un minuti, a volto anche meno, per una massimo tre volte al dì e solo di giorno. Raramente il suo abbaiare si può protrarre per non più di 10/15 minuti e poi si calma solo quanto rimane solo. Il condomino del piano sottostante si lamenta che abbaia troppo. Il cane che abbaia in condominio può essere considerato molesto? Resto in attesa di una risposta e frattanto ringrazio anticipatamente.
Niente cane libero nel cortile condominiale
Niente cane libero nel cortile condominiale, è quanto stabilisce la suprema corte con una sentenza della quarta sezione penale, numero 4672/2009. In particolare la vicenda prende spunto dal comportamento di un condomino, proprietario di un cane di razza collie, che era solito fare passeggiare e giocare senza guinzaglio all’interno dell’area cortilizia condominiale.
Giammanco: si agli animali domestici in condominio
Una nuova proposta arriva dalla deputata del PdL Gabriella Giammanco la quale vorrebbe cancellare tutti i regolamenti condominiali che vietano di detenere un animale a quattro zampe in famiglia: l’obiettivo sono quindi quei regolamenti condominiali rigidi, che vietano animali domestici in apartamenti e parti comuni del condominio. I maggiori problemi di vicinato tra condomino sono proprio a causa degli amici a quattro zampe: finora il divieto doveva essere introdotto nel regolamento all’atto del contratto di acquisto. Cioè se il costruttore decide per il no all’animale, quando si acquista una casa bisogna tenerne conto. Solo dopo un’assemblea condominiale si può modificare tale norma, ma spesso le opposizioni sono aspre.
Animali e condominio: modifica del regolamento condominiale
Continuiamo ad occuparci degli animali e delle problematiche legate alla loro detenzione all’interno del condominio: in particolare oggi analizziamo una sentenza interessante relativa alle clausole del regolamento condominiale che impongono limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini, Cassazione civile, sez. II, 15 Febbraio 2011, n. 3705. In particolare relativamente agli animali domestici, essi sono di esclusiva proprietà dei condomini che li detengono, occorre verificare se il regolamento contrattuale ne consente la detenzione.
Le disposizioni condominiali relative alla detenzione di animali hanno natura contrattuale, in quanto vanno approvate ed eventualmente modificate con il consenso unanime dei comproprietari degli appartamenti: occorre infatti la volontà dei singoli condomini, fonte giustificatrice degli atti dispositivi incidenti nella loro sfera giuridica. Tali disposizioni vanno oltre dalle tradizionali attribuzioni dell’assemblea.
Tutto ciò premesso è evidente che il divieto di tenere negli appartamenti i comuni animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva (Cassazione 12028/1993).
Animali e condominio: quando il cane abbaia troppo
Una delle cause più frequenti di liti tra vicini, è causata dalla presenza in condominio di un animale domestico: nel condominio, si sa, sono molti gli spazi comuni, e non tutti tollerano la presenza di un cane o di un gatto, nonostante sia un diritto di chiunque detenerne uno. Oggi ci occupiamo di un problema che coinvolge molti condomini: cosa accade quando un cane abbaia un pochino troppo?
L’abbaiare non può essere considerato un disturbo alla quiete pubblica, reato punito e previsto ex art. 659 del codice penale, o per lo meno non può essere considerato tale fino a quando le lamentele non vengono fatte da un gruppo indeterminato di persone. Numerose sono le sentenze che si sono susseguite negli anni: in particolare la sentenza che ha fatto scuola risale al 2000 (Corte di Cassazione 1349 del 06/03/2000).
La suprema Corte in tale occasione ha stabilito che i lamenti ed i rumori provenienti dal cane devono avere attitudine a propagarsi ed a costituire quindi un disturbo per una potenziale pluralità di persone, ancorchè non tutte siano state poi disturbate ed è altresì necessario che i rumori siano obbiettivamente idonei ad incidere negativamente sulla tranquillità di un numero indeterminato di persone.
Animali e condominio, bilancio di fine anno di Aidaa
In Italia sono circa sei milioni gli animali domestici che vivono con le famiglie che risiedono nei condomini con più di quattro appartamenti. Complessivamente si tratta di circa il 40% degli animali domestici presenti in Italia (esclusi i pesci). Nei condomini italiani vivono circa 3,1 milioni di cani, 2,1 milioni di gatti (esclusi i gatti di colonia) circa 500.000 uccellini di appartamento, 150.000 tartarughe (la maggior parte di acqua ma sono presenti anche quelle da terra) e 150mila tra conigli d’affezione ed altri animali esotici (furetti, gallinelle, iguane ed altri animali).
Nel corso del 2010 le liti condominiali a causa di animali sono state oltre 400.000 il 70% delle quali hanno visto protagonisti i cani (abbaio, uso degli ascensori, gestione spazi di condominio e cani rumorosi con i vicini) il 25% ha interessato i proprietari di gatti (pipì ed escrementi non puliti, attraversamento di spazi privati, maltenuta di spazi comuni dove i gatti mangiano o giocano e mancata raccolta degli escrementi negli spazi comuni) solo il restante 5% ha interessato proprietari di altri animali.
Dall’analisi delle vendite di animali domestici fatti su cento negozi specializzati sparsi in Italia i proprietari di animali che vivono in condominio su cento animali acquistati hanno cosi scelto: 43 cani (media e piccola taglia in prevalenza), 17 gatti, 14 tartarughe, 11 conigli nani, 9 uccellini o pappagallini e 6 altri animali esotici permessi. Rispetto all’anno passato cani e gatti sono scesi dal 66% al 60% aumentano conigli ed esotici mentre rimangono stabili le tartarughe.