Cuccioli di cane, cosa fare quando scavano buche in giardino

Il comportamento dei cuccioli di cane: cosa aspettarci nei primi mesi di vita del nuovo membro della nostra famiglia?  E come risolvere i piccoli problemi di ogni giorno legati alla crescita ed all’energia  a dir poco sfrenata della new entry? Abbiamo trattato nella prima parte del nostro speciale due degli inconvenienti più comuni e le rispettive soluzioni: i bisognini che scappano in casa arginati con l’abitudine alla passeggiata atta a soddisfare le necessità impellenti del cucciolo; la tendenza del cane a scavare buche spinto dalla noia e dalla frustrazione risolta con gli stimoli giusti, le adeguate attenzioni ed un’attività fisica proporzionata alla vitalità dirompente di un cane giovanissimo.

Cani, il comportamento dei cuccioli

CuccioloCuccioli di cane: adorabili nel 100% dei casi ma ancora tutti da educare ed imparare a gestire per farne dei cani adulti disciplinati e perfettamente integrati nella nostra famiglia. Pazienza, tempo, dedizione e costanza non devono mancare a noi proprietari specie nei primi mesi di vita del nostro nuovo amico a quattro zampe. Non bisogna scoraggiarsi se, lungo il percorso per conoscersi e costruire un legame ed una convivenza pacifiche, incontreremo qualche ostacolo dovuto all’incomprensione ed alla tenera età del pet che non conosce ancora le regole perché nessuno gliele ha insegnate.

Giochi e stimoli per il cane, quando il cibo non stuzzica solo l’appetito

Stimoli per il cane: è importante fornire al nostro amico a quattro zampe un ambiente che soddisfi la sua innata voglia di curiosità, lo coinvolga nel gioco, ne migliori le abilità cognitive. Stimolare ad una vita attiva e coinvolgente, sia da un punto di vista fisico che mentale, il nostro cucciolo, sin dai primi mesi di vita, è importante per garantirne l’equilibrio psicofisico e scongiurare due fattori di rischio per la salute del cane: stress e noia, due tra i principali indiziati di disturbi comportamentali. Un cane apatico è un cane triste che fa difficoltà a relazionarsi, a stabilire legami con il resto della famiglia. Il gioco è sicuramente una delle forme di interazione basilari per coinvolgere Fido e scuoterlo dal suo torpore.

La storia di Kevin e Yurt

La notizia che stiamo per riportare, apparsa pochi giorni fa sul blog di River, blogger americano, è una storia vera, che tocca il cuore e fa capire molto sul legame stretto e sincero, indissolubile, che lega un essere umano al suo amico a quattro zampe. La storia è quella di Kevin Mc Clain, un senzatetto di 57 anni che viveva nell’Iowa: Kevin era povero, nessuno lo aveva più voluto accanto quando era caduto in disgrazia e viveva da tempo all’iterno della sua autovettura, che era diventata la sua casa. Accanto a lui solamente un cane, la sua amata cagnolia Yurt.

Il cane in ufficio migliora la produttività aziendale e la salute dei dipendenti

Ufficio per i diritti degli animali

Il cane in ufficio per stemperare la tensione, aumentare la produttività dei dipendenti, creare un clima più disteso e allegro e rendere meno pesanti e stressanti gli straordinari, i periodi di duro lavoro cui non corrisponde un aumento di stipendio, i sacrifici.

Diverse ricerche condotte sull’argomento hanno dimostrato che avere un cane che scodinzola in mezzo alle scrivanie rende i lavoratori più collaborativi e fa digerire meglio anche le antipatie.

Eh, già, perché Fido è sicuramente un buon esempio per noi bipedi: sempre allegro, fa le feste a tutti, dimentica i torti subiti in fretta, le sgridate prese, manda giù le critiche su quanto è disordinato e casinista e non ci tiene il muso per giorni e giorni.

Ci son due leontigri ed una cagnolina…

Non amo zoo, delfinari, circhi, in generale nessuna gabbia, per quanto spaziosa e dorata, in cui mettiamo in bella mostra gli animali arrogandoci il diritto di dire che sono felici, che almeno non devono preoccuparsi dei predatori come avverrebbe allo stato brado e simili (in effetti anche noi, se ci rinchiudessimo in casa, non dovremmo preoccuparci di finire investiti da un’auto!).

Queste sono le cose che ci raccontiamo per sentirci meno in colpa, in realtà sottraiamo la libertà agli animali selvatici per esporli in queste teche viventi a documentare la loro esistenza, per vedere come son fatti da vicino, dimenticandoci che la parte più importante della loro natura gliel’abbiamo sottratta e quello che osserviamo altro non è che il vago ricordo di un leone, di un orso, di un puma.

Gli episodi di aggressione avvenuti di recente da parte di orche in cattività o ancora il decesso prematuro dell’orso Knut allo zoo di Berlino, morto di solitudine, testimoniano che privare questi animali della loro anima selvatica e del loro habitat è controproducente oltre che crudele.

Cane muore di caldo: Enpa parte civile al processo

No, non si può morire così per incuria e distrazione di un padrone che tra l’altro dovrebbe amare il proprio esemplare e mettere i suoi bisogni al pari di quelli dei figli. Una donna, invece, ha lasciato morire di caldo il suo amico a quattro zampe qualche tempo fa.  Un errore davvero imperdonabile, visto che lo ha lasciato chiuso al sole dentro l’auto.

Diciamo che è un classico, peccato che come avviene anche per gli esseri umani restare imbottigliato con moltissimi gradi all’ora più calda può essere fatale per tutti gli esseri viventi. Ora scende in campo anche l’Enpa.

Pet Click tutto per Lucky

Ma quanto è bello e morbidoso Lucky? E’ il cane di Tatiana, adottato in canile quando aveva solo tre mesi di vita.

La storia di Lucky è triste: insieme alla sorellina era stato gettato in un cassonetto. Grazie a Tatiana ora questo bel cagnolone ha una famiglia che lo ama e che lo rispetta!

Caserta: cane appeso ad un albero a testa in giù. Ennesimo scempio di Pasqua.

Un’altra crudele azione contro un cucciolo di cane si è compiuta nel giorno di Pasqua: a Signorindico, nel casertano, il corpo forestale dello stato ha salvato un cucciolo di cane che, sfuggito al proprietario, era stato sottoposto ad una crudele tortura. Era stato infatti sospeso a testa in giù, legato ad un albero.

Il cucciolo, di razza meticcia, era stato legato per le zampe posteriori con un elastico e sospeso ad un ramo con crudeltà perchè morisse di inedia (grave riduzione nell’apporto di vitamine, nutrienti e in generale di energia, è la forma più estrema di malnutrizione): fortunatamente il corpo forestale si trovava in quella zona per dei controlli sugli abusi edilizi si sono accorti in tempo di ciò che stava accadendo.

I guaiti dell’ ’animale hanno richiamato l’’attenzione della pattuglia che ha raggiunto il cucciolo e lo ha liberato, rintracciando anche il proprietario, un pensionato di 68 anni del posto, il quale, accertata la scomparsa dell’animale, si stava adoperando per ritrovarlo. Il grave episodio è stato segnalato alla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Pet Click: ecco Luna

E questa meraviglia? E’ Luna. Ha vissuto un periodo difficile della sua vita, abbandonata e senza riferimenti, per fortuna ha trovato Gianna, che le ha saputo dare amore e una bella casa!

Cani in fuga: come evitare spiacevoli sorprese

Con la bella stagione è bello lasciare i nostri amici a quattro zampe in giardino, per chi ne possiede uno, in modo che posano godersi il caldo sole primaverile e respirare aria buona, dopo i mesi invernali rinchiusi in casa. Tuttavia può capitare, come succede alla sottoscritta con il proprio cane, che questi cerchi in tutti i modi di fuggire, saltando aprendo il cancello con le zampe. Come evitare che il cane possa fuggire?

Per iniziare a risolvere il problema delle fughe è essenziale innanzi tutto capire perché il cane scappa: dove si reca, se va a giocare con altri cani, se trova qualche fonte di cibo o altro ancora. In tal modo possiamo comprendere che cosa cera altrove e che cosa suscita il suo maggiore interesse, per poter sopperire ad eventuali mancanze. Ad esempio: il cane non viene mai portato fuori ma relegato in giardino? Portatelo a fare una passeggiata per fargli scoprire ciò che gli sta intorno.

I cani, del resto, sono creature sociali bisognose dell’adeguato contatto con altre creature viventi per poter effettuare quello scambio emozionale necessario per la vita di tutti: se il cane scappa per recarsi da altri cani, portatelo fuori facendogli conoscere altri simili, in modo che non debba fuggire per poter incontrare i suoi simili.

Pet Click: ecco Cloe

Questa meravigliosa cagnolina è Cloe, ed appartiene alla nostra fedele lettrice Elena. In mezzo a tutto quel folto pelo si intravedono due occhietti dolcissimi!

Fratture nel cane

Una frattura è una interruzione dell’integrità strutturale dell’osso. Qualsiasi frattura comporta danni ai tessuti molli circostanti.
La maggior parte delle fratture nel cane è causata da traumi subiti da incidenti automobilistici. Occasionalmente si verificano a causa di una malattia delle ossa sottostante, come un tumore osseo o da stress ripetitivo che grava sempre sullo stesso osso, come una frattura causata da fatica in un levriero da corsa.

Poiché il trauma è la ragione più comune per le fratture, i cani giovani, di sesso maschile e non castrati, possono essere esposti ad un rischio maggiore in quanto sono più inclini a vagare ed a mettersi nei guai.

Sintomi

  • Zoppìa improvvisa
  • Gonfiore e/o dolore
  • Osso sporgente attraverso la pelle

L’otite del cane: come si manifesta?

L’otite, malattia infettiva che colpisce le orecche, è un disturbo molto frequente tra gli animali: il dolore può essere anche molto forte e fastidioso, e per curare al meglio il nostro amico a quattro zampe, è meglio intervenire tempestivamente. Tale disturbo colpisce oprattutto i cani che hanno le orecchie pendule come bassotti, cocker, labrador o golden retriver: questo perchè il padiglione auricolare tende a chiudere il condotto uditivo provocando il ristagno del contenuto.

Un intervento tempestivo, come sopra indicato, è essenziale per evitare che la malattia si propaghi, ostruendo completamente il condotto uditivo, oppure che il continuo scuotimento della testa del cane provochi ad esempio la rottura del padiglione auricolare o ancora la rottura dei vasi sanguigni, delicati, creando un otoematoma. In questi ultimi casi si dovrà di conseguenza intervenire solo chirurgicamente e vi è il fondato timore che l’animale possa diventare sordo.

Ma come ci si accorge che il cane ha l’otite? Ad una prima ispezione le orecchie appaiono sporche ed emanano un cattivo odore: in questo caso l’otite non è ancora in atto ma occorrerà procedere ad una corretta ed attenta pulizia delle orecchie del nostro amico cane, onde evitare peggioramenti ed infezioni. Se il cane però gratta con insistenza le orecchie, tiene la testa sempre inclinata dallo stesso lato o la scrolla violentemente, spesso strofinandola sugli oggetti, significa che qualcosa non va.