Che i cani non siano ammessi all’Expo di Milano si sapeva da tempo, ma che un visitatore decidesse di lasciare il suo amico a quattro zampe legato ad un albero, tutto il temo necessario per la visita ai padiglioni, è inconcepibile. Eppure quanto accaduto nella giornata di martedì, appena fuori dall’ingresso Expo di Triulza: un cagnolino sotto al sole, legato, senza acqua o riparo in attesa del ritorno del proprietario.
cane milano
Cani non ammessi all’Expo 2015
Se pensavate di poter visitare la grande Expò 2015 di Milano insieme al vostro amico a quattro zampe, mi spiace ma non sarà così. I cani non sono ammessi nei padiglioni dell’Esposizione Universale prevista per il prossimo Maggio fino ad Ottobre: il regolamento sul punto è chiaro e non ammette eccezioni, ovviamente a parte per i cani guida per ciechi o per chi ha necessità mediche.
Visitare l’Expo 2015 e Milano insieme al proprio cane?
Ma la città di Milano e l’Expo 2015 sono pronti ad accogliere gli amici a quattro zampe? Se l’è chiesto Max, un blogger che ha un cane, Pablo, e che proprio pensando a lui ed alle migliaia di persone che si recheranno nel capoluogo lombardo, per la grandissima esposizione internazionale, ha deciso di realizzare una guida, la Travel DOGether.
Cane ceduto per debiti di gioco
Succede a Milano: un signore appassionato, o per meglio dire ossessionato, dal gioco d’azzardo e dalle slot machine, ha venduto il cane della moglie agli strozzini per ripianare un debito di gioco. Il debito raggiunto dal giocatore era diventato ingente, così l’uomo, nel totale disinteresse per i sentimenti che poteva provare il cane ed il suo legittimo proprietario, ha preso il pincher della moglie e lo ha dato in pegno per la somma di cinquecento euro.
La donna, rientrata dal lavoro, ovviamente si è subito resa conto dell’assenza del suo cane: chiede spiegazioni al coniuge il quale ammette di aver ceduto il cane in pegno: il cane sarebbe stato restituito appena il debito fosse stato saldato. Fortunatamente nei giorni successivi una vincita fortunata permette al signore di poter restituire la somma ed il pincher, spaventato, viene reso alla sua legittima proprietaria.
La quale, a quel punto, decide di rivolgersi all’Aiida, tribunale degli animali: il tribunale ha condannato l’uomo ad un risarcimento di 500 euro alla moglie per i danni morali causati e ha stabilito il divieto di avvicinarsi al cane per tre mesi. Se l’accordo non verrà rispettato allora l’uomo verrà denunciato per furto.