Roma, le botticelle restano, non passa lo stop

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Le botticelle restano a Roma: lo stop annunciato dalla giunta romana Raggi sulle tradizionali carrozzelle a trazione animale, che circolano nel centro della città, fa retromarcia come si era capito nei giorni scorsi.

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Nel pomeriggio l’Aula Giulio Cesare ha bocciato la  proposta di delibera di iniziativa popolare che prevedeva il divieto delle botticelle nel centro della città: decisiva è stata l’astensione della maggioranza a 5 Stelle ce si è astenuta sul voto.

Tradite le speranze di oltre 10mila animalisti della Capitale che attendevano quanto era stato promesso in campagna elettorale dalla giunta del Movimento 5 Stelle che ora prende atto e spiega di essere stato costretto all’astensionismo. 

Roma, retromarcia sull’abolizione delle botticelle

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Le botticelle, le tradizionali carrozzelle a trazione animale, che circolano nel centro della città per la gioia dei turisti, restano in circolazione.

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Disattese le speranze di oltre 10mila animalisti della Capitale che attendevano con ansia quanto promesso dalla giunta dei 5Stelle. 

Roma, varato il regolamento per le botticelle

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Addio botticelle: a Roma si cambia e si salutano per sempre i tradizionali calessi romani trainati dai cavalli. 

Le botticelle diventeranno in pratica elettriche anche se c’è ancora da aspettare l’ok del Campidoglio.

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Gli esponenti del M5S romano subiscono le pressioni degli animali sulle promesse disattese durante la campagna elettorale, ma confermano che la la botticella a cavallo sarà sostituita da quella elettrica.

 

Botticelle romane, raccolte 5.000 firme per abolizione sfruttamento cavalli

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Ancora polemiche su quello che ormai è il caso botticelle romane. Quest’estate noi di Tuttozampe avevamo seguito con apprensione le vicissitudini turbolente dei cavalli della capitale occupandoci della morte atroce di Birillo, a due passi dal Colosseo, e delle iniziative a supporto del benessere degli animali, costretti, anche sotto il sole cocente, a turni massacranti su stradine irte e tortuose. Una tra tutte aveva colpito favorevolmente la nostra attenzione: l’ambulanza veterinaria ed il pronto soccorso per i cavalli delle botticelle.

Iniziative insufficienti, evidentemente, a placare le ansie degli animalisti e dell’opinione pubblica sensibile al tema delle sofferenze dei cavalli e ben poco propensa, a giusto titolo, ad accontentarsi ancora del ritornello delle “botticelle non si toccano, fanno parte della tradizione di Roma”. Non dopo aver assistito impotenti ai tanti incidenti mortali di cui sono stati vittime negli anni i cavalli, costretti a lavorare in mezzo al traffico, e vittime del mancato rispetto delle regole per il benessere animale da parte dei vetturini.
D’altra parte anche la corrida è una tradizione e questo non è certo una giustificazione valida alla stupidità e alla barbarie insita in alcune pratiche che vanno avanti da secoli, e cui sarebbe bene finalmente anteporre la lucidità che dovrebbe contraddistinguere la contemporaneità.

Oggi, dicevamo, è ancora battaglia aperta sul caso botticelle: sul piede di guerra le associazioni ambientaliste e i cittadini contrari allo sfruttamento dei cavalli, supportati dal ministro del Turismo Michela Brambilla, che hanno presentato 5000 firme, ieri, in Campidoglio, per l’abolizione delle botticelle a Roma. La petizione popolare chiede al Comune, attraverso una delibera, il divieto dell’esercizio dell’attività a trazione animale. Dietro l’iniziativa ben diciotto associazioni animaliste, tra le quali l’Oipa e la Lav e gli schieramenti politici di PD e UDC.