La tosse dei canili, chiamata comunemente in tal modo i quanto è riscontrabile soprattutto in comunità di cani provenienti da origini diverse, è un’affezione contagiosa alle vie respiratorie, caratterizzata da una tosse che può durare fino a diverse settimane, in alcuni casi anche mesi. La sindrome è dovuta all’azione combinata di un insieme di microorganismi, batteri e virus il cui principale batterio è la Bordetella bronchiseptica, che interviene contemporaneamente ad un’infezione virale.
Dopo circa tre giorni di incubazione il cane presente una forte tosse e uno scolo nasale più o meno purulento: a questo generale stato di malessere si può associare una leggera infiammazione della regione rinofaringea, per diversi giorni. Si tratta di una patologia molto contagiosa che si trasmette di conseguenza ai cani circostanti.
La forma clinica più frequente di tosse dei canili è una forma semplice, caratterizzata da tracheobronchite. In questo caso si verifica una tosse secca, forte, spasmodica, non produttiva e persistente. I sintomi possono scomparire o persistere alcune settimane nelle forme più gravi. Spesso insieme alla tosse compaiono congiuntiviti, sinusiti, tonsilliti, faringiti, ma per la maggior parte del tempo lo stato generale del cane non viene colpito. Più raramente, se i cani colpiti subiscono cali al sistema immunitario, sviluppano una forma più grave, con la comparsa di polmonite associata ad un peggioramento dello stato generale.