“SOS Green Hill“, inizia una nuova vita per 2. 400 beagle ed occorre la partecipazione attiva di tutti gli italiani. Sono stati descritti in un’ampia conferenza stampa questa mattina, i contenuti dell’iniziativa SOS Green Hill, volta all’affido temporaneo dei cani posti sotto sequestro dalla Procura di Brescia insieme a tutta la struttura di Montichiari di proprietà della multinazionale Marshall. Ecco i punti salienti.
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Per i beagle di Green Hill, migliaia di richieste
Più di 2 mila famiglie sono pronte a dare una casa ai Beagle di Green Hill. Le associazioni affidatarie Legambiente e Lav, infatti, sono state letteralmente sommerse dalle richieste di adozione, che ora stanno cercando di organizzarsi al meglio, anche se non sarà una cosa semplice, poiché un terzo dei cani è a rischio di restituzione.
Beagle Greeen Hill da adottare? Ora affidati a Legambiente e Lav
Come adottare i cuccioli di Green Hill? Sul web e presso tutte le associazioni animaliste coinvolte, nei giorni scorsi si è assistito ad una corsa alle informazioni e alle richieste di adozione per i cani ospiti della struttura di Montichiari posta sotto sequestro, ma il tutto era bloccato dalla Procura di Brescia che finalmente ha sciolto ogni riserva: la custodia giudiziaria dei 2.700 cani (tra cuccioli, cani adulti e fattrici) è stata affidata alle associazioni LAV e Legambiente che avevano denunciato il caso.
Green Hill, il canile degli orrori: prime conferme?
Procedono le indagini sul canile di Green Hill posto sotto sequestro dalla procura di Brescia, ormai da un paio di giorni e cominciano ad emergere alcuni particolari raccapriccianti. Secondo alcune fonti, sarebbero stati trovati i cadaveri di 100 cani chiusi in alcuni congelatori, oltre che 400 cuccioli senza microchip. Non è chiaro come e perché di queste carcasse di beagle fossero conservate: forse perché si sarebbero vendute anche quelle? E come sono morti i poveri cani? O forse, data la pressione degli animalisti e dei mass media, liberarsi di troppi cani morti, era diventato un problema? E perché i cuccioli non erano ancora stati registrati?
Contro Green Hill nuovo corteo a Montichiari, 30 giugno
Contro Green Hill e la vivisezione si torna di nuovo in piazza il 30 giugno a Montichiari. Il Coordinamento Fermare Green Hill, infatti, ha organizzato per questo sabato una nuova giornata di protesta affinché posti come lo stabilimento di Montichiari non esistano più. Domani, inoltre, si inizierà a discutere in Senato della legge comunitaria che vieta l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione su tutto il territorio nazionale.
Chiusura Green Hill, decisione rinviata al 16 maggio
Anche noi di Tutto Zampe ci auguravamo con tutto il cuore che l’emendamento Brambilla per la chiusura di Green Hill, l’allevamento-lager di beagle destinati alla sperimentazione animale, andasse in porto, ma la decisione è stata rinviata al prossimo 16 maggio, e quella definitiva a metà giugno. Non è di certo una bella notizia, e il sospetto che si stia prendendo solamente del tempo per far calmare le acque è forte.
Cuccioli di Beagle salvati da Green Hill, il video di come vivono ora
E’ segreto il luogo dove sono stati portati i cuccioli di Beagle salvati da Green Hill con un bliz lo scorso 28 Aprile. E tale deve rimanere, perché “tecnicamente” gli animali sono stati “rubati” e poco male se il ladro finisse in prigione, quanto il rischio maggiore consisterebbe nel ritorno dei cuccioli al loro proprietario: la fabbrica di animali destinati alla vivisezione Green Hill, presso la triste sede di Montichiari a Brescia. Eppure per chi volesse conoscerne le condizioni, è stato realizzato un video, bellissimo nella sua semplicità, emozionante.
Cos’è Green Hill: motivi della protesta anti-vivisezione
Si arricchisce ogni giorno la protesta degli animalisti impegnati, ma anche delle persone comuni contro Green Hill, ma di fatto cos’è questa struttura, a cosa serve e quali sono i motivi delle manifestazioni che da anni si svolgono contro tale azienda e che culmineranno domani nella giornata mondiale contro la vivesezione e Green Hill? cerchiamo di fare il punto della situazione partendo dalle origini della questione.
Green Hill, cani feriti nelle celle. La denuncia di un’attivista
Tra gli attivisti di Green Hill, arrestati lo scorso 28 aprile a Montichiari dopo il blitz per liberare i beagle destinati alla vivisezione, c’era anche Beata Stawycka, un’istruttrice di nuoto polacca, residente da 15 anni in Italia, su cui ora pendono l’accusa di rapina impropria e la possibile richiesta di risarcimento danni (pari a 250 mila euro).
Assalto a Green Hill e liberazione di tanti Beagle
Liberati 25 beagle dal canile di Green Hill in seguito ad un bliz di animalisti. I fatti sono avvenuti ieri pomeriggio, ma le immagini che abbiamo visto oggi nei telegiornali nazionali li raccontano alla perfezione. Non lo nego, mi sono emozionata fino alle lacrime nel vedere quei cuccioli liberati passare da una mano all’altra attraverso il filo spinato dei recinti e guadagnare così una possibilità di vita serena, lontana dalle sperimentazioni a cui erano destinati, per nascita.
Green Hill viola le leggi sul benessere dei cani: la conferma dell’Oipa
E’ pazzesco quanto sia intricata e complessa la vicenda di Green Hill, la fabbrica di Beagles destinati alla vivisezione e alle sperimentazioni. E’ un lager e più volte sono state riscontrate delle violazioni alle comuni norme circa il benesere degli animali, eppure la struttura non è ancora stata obbligata alla chiusura. L’ultimo capitolo è quello di ieri ed arriva dall‘OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ONG affiliata al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU, nonché associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente.
Green Hill, in migliaia al corteo anti-vivisizione
Il corteo anti-vivisezione organizzato dagli attivisti del Comitato “Fermare Green Hill” ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Decine di pullman sono arrivati da mezza Italia, con lo scopo di convincere il Ministero della Salute e il Comune a smantellare quella che viene oramai chiamata la fabbrica delle cavie, in cui ogni anno transitano 2.500 beagle da laboratorio.
Green Hill: la Brambilla scende in campo contro i maltrattamenti dei Beagle
Abbiamo già parlato dell’allevamento di cani Green Hill di Montichiari, in provincia di Brescia, dove migliaia di cuccioli di Beagle vengono cresciuti per poi essere utilizzati dai laboratori scientifici per esperimenti. E ora, dopo 2 settimane di occupazione del tetto da parte di 5 animalisti, anche il ministro del turismo Brambilla scende in campo contro questo orrore.
Cane Beagle sopravvive alla camera a gas per la soppressione (video)
E’ un Beagle, il cane miracolosamente sopravvissuto alla soppressione in una camera a gas di un canile di Florence in Alabama. Si chiama Daniel, anche se ora tutti lo chiamano “cane miracolo“. Immaginatevi la sorpresa dell’operatore di tale canile, quando ha aperto la porta ed ha trovato il cucciolo scodinzolante tra i corpi di 18 suoi simili. Chissà a cosa deve la vita questo cane, forse al destino che lo ha eletto testimonial, portavoce indiretto di un’azione crudele ancora così tanto diffusa negli Stati Uniti: la soppressione degli animali randagi.