E’ normale, quando un neonato entra in una casa in cui c’è un gatto, preoccuparsi per la sua incolumità. Alcuni temono che l’animale possa essere geloso del bambino e arrivare persino ad aggredirlo o addirittura che lo soffochi intrufolandosi nella culla e posizionandosi, per dormire, proprio sulla testolina del bimbo. Molti sono luoghi comuni da sfatare perché alimentano da secoli paure ingiustificate.
In realtà, nella prospettiva del gatto il nuovo arrivato altro non è che uno sconosciuto che ottiene un sacco di attenzioni e produce suoni e movimenti imprevedibili.
La maggior parte delle persone vede il proprio gatto come una parte integrante della famiglia. Non è insolito per un gatto essere trattato come il bambino della famiglia, ma possono sorgere alcuni problemi quando arriva il bambino vero, soprattutto se il micio è avanti negli anni e non ha avuto mai esperienze con i bambini o, se lo ha fatto, sono state negative.
Ogni gatto risponde ad un nuovo arrivo in modo diverso. Il risultato dipenderà dalla genetica (razza e parentela), dalla personalità e non ultimo dall’esperienza.