Non so se avete notato come i cani adorino leccare i bambini piccoli, con delicatezza ed estrema dolcezza: solitamente con movimenti lenti e distesi. Si tratta di un gesto che ha radici antiche, che riporta alla mente del cane le sue origine selvatiche e naturali. Perchè i cani leccano i bambini? In natura infatti il cane leccherebbe i suoi cuccioli per pulirli e per dare loro il suo odore.
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Cani e bambini, pazienza e sorrisi (Foto)
Gli amici a quattro zampe ed i bambini sono veramente speciali insieme: giocano, si arrabbiano, fanno pace, dormono insieme, come due veri amici, anzi, fratelli. Nelle foto della galleria che vi proponiamo oggi ecco alcuni momenti della vita quotidiana di alcuni cani e bambini. Non sono assolutamente teneri ed irresistibili? Qual’è la vostra fotografia preferita?
Bambini e animali, nuovo sportello online di Aidaa
Aidaa attiverà dal prossimo 3 giugno un nuovo sportello online dedicato alle famiglie che hanno bambini ed animali: si tratta di un servizio fortemente voluto a seguito delle aggressioni di cani nei confronti di bambini, che nel 2012 sono state ben 63, di una trentina con conseguenze gravi. Alla morsicatura o all’aggressione da parte del cane segue spesso l’allontanamento dell’animale dalla famiglia oppure, nei casi più gravi, la soppressione dello stesso, senza quasi mai indagare a fondo le motivazioni per le quali avvengono queste aggressioni o morsicature. Spesso queste famiglie non dispongono delle informazioni sufficienti per far convivere pacificamente il pet con il nuovo arrivato: proprio per ovviare a questo deficit l’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente avvierà un nuovo sportello online di consulenza gratuita rivolto proprio alle famiglie con bambini che hanno in casa animali domestici o che intendono adottare, o acquistarne uno.
Francia: cani come insegnanti di sostegno
Utilizzare i cani come insegnanti di sostegno? Pare proprio che funzioni. In Francia questi animali vengono infatti utilizzati per aiutare bambini con difficoltà di apprendimento, che in questo modo non sono costretti a frequentare un istituto speciale: una bellissima iniziativa che si svolge in diverse scuole elementari del paese. I cani, addestrati dall’associazione francese Parole de Chien, coinvolgono i bambini in giochi più o meno difficili, aumentano l’affinità tra loro: in questo modo si divertono e il bambino ha modo di di aumentare la propria autostima e capacità di comando. Dice un’insegnante parigina:
Mio figlio vuole un cane: cosa fare?
Non so se anche voi lettori siete stati, almeno una volta, pregati da vostri bambini di scegliere un animale domestico. La fatidica domanda “Mamma, papà mi comprate un cane” solitamente arriva nel periodo delle feste e necessita di attenta riflessione per potervi dare risposta: non si può negare che un cucciolo sia un amico perfetto per un bambino, ma non è un giocattolo e il bambino non potrà stancarsene dopo alcuni anni, se non dopo alcuni mesi. Cosa fare? E come gestire invece il rapporto tra l’amico a quattro zampe ed il bambino?
Reader Dog: il cane che aiuta a leggere
I cani sono amatissimi dai bambin e dagli anziani, aiutano chi si trova in difficoltà, strappano un sorriso tra le corsie degli ospedali con la pet therapy, aiutano uomini audiolesi a capire meglio e comunicare con il mondo: insomma i nostri amici a quattro zampe sono dotati di tantissimi talenti, che mettono in pratica con dedizione e umiltà, aiutandoci e rendendoci migliori giorno dopo giorno. Ma forse non tutti sanno che i cani hanno anche un’altra proprietà interessante: aiutano chi ha difficoltà a leggere.
Cani da lettura per i bambini, succede in Gran Bretagna
Gli animali domestici, nello specifico i cani, rappresentano una fonte inesauribile di vantaggi per l’uomo. Dalla pet therapy per i bambini che soffrono di autismo, al sostegno psicologico per gli studenti durante la preparazione di un esame, all’aiuto che offrono per combattere ansia, depressione ed alleviare il peso della solitudine per gli anziani e per i single.
Senza contare l’apporto sul campo dei cani addestrati al soccorso in caso di terremoti e valanghe, impiegati nelle ricerche e nelle operazioni anti-droga o ancora quelli guida per i ciechi.
Ma avreste mai immaginato, un giorno, di sentir parlare di cani da lettura? La notizia, assai curiosa a dire il vero, ci arriva dalla Gran Bretagna, precisamente dallo Staffordshire che ha deciso di lavorare al progetto Reading Education Assistance Dog, avviato negli USA.
Io amo i cavalli, il mondo equino spiegato ai bambini alla Fieracavalli di Verona
Io amo i cavalli è un progetto ludico dedicato ai bambini delle scuole primarie e secondarie, nato con lo scopo di sensibilizzare i più piccoli alla bellezza ed al rispetto del mondo equino. A presentarlo il sottosegretario alla salute Francesca Martini, nell’ambito della 122ma Fieracavalli in corso a Verona.
L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, replica quest’anno visto il grande successo dello scorso anno, quando il progetto ha visto coinvolti ben 4mila bambini.
Con Io amo i cavalli, gli alunni di molte scuole italiane vengono guidati attraverso un percorso didattico sensoriale/cognitivo, che prevede il diretto contatto con gli equini, arricchito dalle spiegazioni di medici veterinari, etologi che faranno da cicerone ai bambini nello stand del Ministero presente all’interno della Fiera di Verona, che vale la pena ricordarlo è il più grande appuntamento del mondo equino.
A disposizione dei più piccoli ci saranno i cavalli più gettonati dai bimbi: i tanto amati pony che verranno utilizzati come esempio dagli esperti per spiegare ai bambini tutto quanto c’è da sapere sul magico regno equino: il comportamento naturale, il linguaggio del cavallo, notizie sull’alimentazione, sulla cura ed il benessere dell’animale.
In Australia un dobermann salva bambina da morso di serpente
Il dobermann è della famiglia dei pinscher venuto di moda in Italia negli anni ’90 è considerato, erroneamente, cane da guardia dall’aspetto temibile, capace di dilaniare qualsiasi persona si avvicini al suo territorio.
Questa che stiamo per raccontarvi è una storia che sfata un brutto e falso mito, si è svolta in Australia terra di animali selvaggi.
Charlotte Svilicic, un bimbo di 17 mesi, stava allegramente giocando in giardino quando il doberman Khan, adottato dai suoi genitori una settimana prima, si è lanciato per afferrare con i denti il vestitino e scagliarlo lontano da un serpente.
“Mamma, papà… voglio un cucciolo di cane!”
“Papà, mamma, prendiamo un cagnolino?!”
“Certo Alice, per il tuo ottavo compleanno…”
Discorsi come questi sono all’ordine del giorno in tutte le famiglie del mondo, pur di accontentare il “cucciolo a due zampe” di casa si mette in discussione la vita di uno a quattro zampe.
Abbiamo affrontato l’adozione di un animale più volte, se tutto va bene e ci troviamo di fronte a genitori educati il cane avrà una vita felice, purtroppo sono noti altri casi in cui il cucciolo con l’età adulta diviene una complicanza e finisce abbandonato su un’autostrada.
Per quanto l’imprinting sia fondamentale è meglio che il genitore conosca le varie razze, la razza è un qualcosa in più di un’oroscopo, una volta scelto il miglior compromesso che solitamente si basa su grandezza-aspetto fisico il cucciolo arriva a casa pronto per cadere nelle grinfie del bambino.
Bambini e animali: amici del cuore
E’ difficile trovare un bambino che non vada d’accordo o che non sia attratto da un animale, soprattutto se vive con lui in casa. Fra gli amici a quattro zampe e i “cuccioli di uomo”, il rapporto è speciale, perchè entrambi hanno una sensibilità profonda e sono capaci di amare profondamente e incondizionatamente. Tuttavia, una famiglia con un bimbo di pochi anni deve fare tutti i calcoli del caso, prima di decidere quale pet è più indicato per le proprie esigenze. La scelta di prendere una qualunque specie tra le mura domestiche, è una condizione dalla quale non si può tornare indietro e anche i figli, grandi o piccini che siano, dovranno imparare termini quali il rispetto e la tolleranza e metterli in pratica.
Allergia, il cane allevia i sintomi nei bambini
Spesso si crede che con l’arrivo del cucciolo i figli piccoli andranno incontro ad allergie,
Aggressività cani, bambini scambiano ringhio per sorriso
L’aggressività nei cani è imputabile in parte a fattori genetici, in parte, larga parte, a fattori ambientali. Cane aggressivo, padrone aggressivo. Un’associazione appurata dalla ricerca, così come accertato è il ruolo di un corretto addestramento e dell’attività fisica quotidiana per prevenire spiacevoli aggressioni del cane.
Oggi parliamo di bambini: avere un cane in casa è un ottimo deterrente contro l’obesità e un valido metodo per responsabilizzare i giovanissimi a prendersi cura di qualcuno, ma occhio ai cani aggressivi. Non perdete mai di vista vostro figlio se sospettate atteggiamenti del cane, piuttosto che del bambino, rischiosi per la sua incolumità. Il limite che noi adulti sappiamo riconoscere quando in qualche modo infastidiamo il cane e scateniamo la sua ira non è altrettanto percepito dai più piccoli che, spesso, scambiano un ringhio per un sorriso e persistono nel gioco troppo spinto, come tirare la coda al cane, ad esempio, inconsapevoli del pericolo che corrono di essere morsi ed azzannati.
A dirlo è una recente ricerca condotta da un’équipe di psicologi della Lincoln University, presentata nel corso della World Safety Conference in corso in questi giorni a Londra.
Con un cane in famiglia, bambini meno a rischio obesità
Se vi state chiedendo sia il caso o meno di cedere alle suppliche di vostro figlio che vi chiede da tempo un cane, nella lista dei pro, già molto lunga, aggiungete un minor rischio di obesità. L’epidemia infantile del nuovo millennio, in crescita nei Paesi occidentali, può essere arginata, se non addirittura scongiurata, stimolando anche i bimbi più pigri a fare un po’ di movimento.
Se dietro le nostre insistenze non ci pensano neanche a staccarsi dalla play station, dalla tv e dal pc, non sapranno invece resistere agli occhioni dolci del loro cucciolo. Garantito. A dirlo è un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori della St George’s University di Londra, che ha preso in esame un campione di 2.065 bambini tra i nove e i dieci anni, constatando un’attività fisica maggiore tra quanti possedevano un cane.