Shock nel mondo della cinofilia: alla celebre mostra Cruft di Birmingham, dove hanno sfilato alcuni degli amici a quattro zampe più belli del mondo, un cane è stato ritrovato morto, avvelenato dopo essere tornato a casa al termine della manifestazione, in Belgio. Il cane, un setter irlandese di nome Jagger, nome di pedigree Thendara Satisfaction, si pensa che possa essere stato avvelenato proprio all’interno della mostra cinofila.
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Cioccolato pericoloso per i cani, in quale quantità?
Il cioccolato è tossico per il cane. Quante volte lo abbiamo sentito dire? Tante, eppure non è mancato di osservare Fido sgranocchiare un biscottino al cacao o assaporare un cioccolatino, senza che accadesse nulla. Come mai? Non è un falso mito, ma piuttosto dipende dalla quantità di teobromina che il cane assume: è questa la sostanza contenuta nel cioccolato che risulta essere pericolosa per la salute dei nostri amici a quattro zampe.
Bocconi avvelenati per cani: cosa fare in caso di ritrovamento
Come ormai noto, avvelenare un animale è un reato punibile ai sensi deli articoli 544-bis e 544-ter (uccisione e maltrattamento di animali) del codice penale. Non solo: l’articolo 14 T.U. delle leggi sanitarie proibisce e punisce lo spargimento di sostanze velenose con reclusione ed ammende. Infatti celare sostanze velenose, spesso veleno contro i topi, sotto forma di esche o bocconi, rappresenta un serio rischio non solo per gli animali domestici e non ma anche per la popolazione umana, in particolare per i bambini, oltre che rappresentare una grave contaminazione ambientale. Cosa fare quindi quando si ritrovano bocconi avvelenati per cani o quando un animale mostra segni di avvelenamento?
Animali avvelenati: strage a Treviso
Strage di animali avvelenati nel trevigiano, in particolare nei comuni di Castelcucco e Paderno del Grappa: sono già tre i cadaveri rinvenuti nelle campagne, in particolare un gatto, un cagnolino meticcio ed un lupo cecoslovacco. E’ stato il padrone di quest’ultimo a lanciare l’allarme: il lupo aveva ingoiato il boccono avvelenato mentre si trovava a passeggio con il suo proprietario e, secondo la testimonianza del ragazzo, è morto dopo circa venti minuti di agonia. Fino ad ora è stato accertato che si tratti di un veleno a base di cianuro, anche se una maggiore certezza si potrà avere solo dopo le analisi dell’Istituto di Zoo Profilassi. Andrea Zanoni, eurodeputato di IDV in una nota ha dichiarato:
Veleno per topi, se i cani lo ingeriscono cosa fare?
Il veleno per topi è una delle cause di mortalità più diffuse tra gli animali, e non solo nei cani randagi. L’aspetto forse più singolare, è che inizia a manifestare il suo esito letale a distanza di diversi giorni dalla sua ingestione. Quando la diagnosi è precoce esiste un antidoto che riesce a contrastare il veleno: però solo se non ha fatto danni irreparabili.
Cani avvelenati a Termini Imerese, al via le ronde
Dalla scorsa settimana a Termini Imerese, in provincia di Palermo, i cani randagi continuano a morire avvelenati, tutti nella zona portuale. Così sono scese in campo le ronde anti veleno organizzate dalle stesse Guardie Ambientali della città, che hanno messo a setaccio l’intera area, che rappresenta un rischio non soltanto per gli animali, ma anche per l’uomo.
Animali e condominio, un binomio spesso esplosivo
Gli animali rappresentano uno dei problemi di maggiore conflittualità condominiale, e il proliferare di comportamenti criminali lo conferma. Secondo i dati dell’Aidaa, infatti, solo nel 2011 circa 3.500 tra cani e gatti sono stati avvelenati in condominio. E’ utile ricordare che uccidere un animale è un reato punibile con la reclusione fino a 2 anni.
Se il cane ingerisce funghi velenosi: da una storia i consigli su cosa fare
Millie è la giovane border collie che vedete in foto, ha 11 mesi ed è miracolosamente viva dopo aver ingerito dei funghi velenosi.
La famiglia australiana Olding ha trovato il cane seduto sotto un albero del giardino dietro casa in preda a forti tremori. Cosa fare in questi casi? Analizziamo come ha reagito la famiglia Olding e prendiamone spunto.
Avvelenamento di cani e gatti: i dati di Aidaa
Allarme cani e gatti avvelenati nella città di Bologna: pare infatti che si sia registrata una vera impennata di casi di avvelenamenti di animali domestici, soprattutto dentro a spazi condominiali. Fino ad ora nell’anno in corso sono stati oltre 1.250 cani e 2.000 gatti avvelenati: di questi 450 cani ed oltre 1300 gatti sono morti.
Perché il cioccolato fa male ai cani?
Oramai lo sanno praticamente tutti: non bisogna dare da mangiare il cioccolato ai cani. Arrivano le “feste dei dolci”, Halloween e Natale sono dispense di dolci, i vostri amici a quattro zampe ve lo chiederanno insistentemente e voi dovrete tenere duro e fare la parte del padrone insensibile. Tutti lo sanno, ma quanti sanno perché il cioccolato fa male ai cani?
San Marino, è allarme avvelenamento cani
Proprio ieri leggevo sulla nostra pagina Facebook la grande attenzione che c’è contro quelle persone, probabilmente affette da problemi psichici, che uccidono i cani avvelenandoli. Tutto il mondo è paese, così anche nella ridente Repubblica di San Marino è scoppiato l’allarme avvelenamento cani. Il Congresso di Stato sta esaminando i numerosi casi di avvelenamento avvenuti dal mese di aprile.
Cani avvelenati nei parchi in aumento secondo Aidaa
I maltrattamenti e le crudeltà nei confronti dei cani non sono destinati purtroppo a terminare a breve termine, almeno non senza leggi veramente pesanti che possano far desistere anche il più cattivo degli esseri umani. Una nuova denuncia dell’Aidaa mette in allarme gli amanti degli animali o semplicemente coloro che li rispettano. Si perchè ha segnalato che sono in continuo aumento casi di amici a quattro zampe avvelenati nei parchi pubblici.
San Marino: alla mostra è strage di cani
Una esposizione cinofila che doveva essere una festa, con amici a quattro zampe pronti a lasciarsi osservare da appassionati e curiosi in tutto il loro splendore ed, invece, si è trasformata in una tragedia. Per fortuna, a questo punto, che è stata interrotta altrimenti l’esito sarebbe potuto essere ben diverso. Due esemplari sono morti e uno è stato salvato appena in tempo. Senza contare che decine hanno accusato malori anche seri, per aver ingerito o anche solo inalato sostanze tossiche e velenose. I veterinari non sono ancora riusciti a capire di cosa si tratta, ma si pensa ad un killer che voleva farne fuori quanti più possibile.
Parliamo di quanto accaduto nelle scorse ore all’esposizione internazionale canina che doveva svolgersi al Kennel Club di San Marino e adesso è caccia al colpevole.
Emilia Romagna: creata la mappa delle zone pericolose per i cani
Zone rurali, di caccia, ma anche pascoli, parchi e riserve naturali, aree urbane. La prima mappa regionale dei luoghi dove vengono ritrovati i bocconi avvelenati, pratica crudele sempre diffusa nonostante la normativa oggi preveda anche il carcere, propone una fotografia del fenomeno in Emilia-Romagna e puo’ costituire uno strumento per interventi di prevenzione e per rendere piu’ incisiva l’attivita’ di repressione delle Forze di Polizia.
La mappa e’ stata realizzata grazie alla collaborazione tra Regione Emilia-Romagna (assessorato Politiche per la salute e assessorato all’Agricoltura), Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, Corpo forestale dello Stato. Quel che emerge e’ che aumentano l’attenzione e la partecipazione attiva, con segnalazioni, di chi e’ proprietario di animali da compagnia e degli allevatori.
Grazie all’aumento delle segnalazioni, nel 2010 sono stati 748 i reperti recuperati (esche e animali morti per sospetto avvelenamento) e 688 nel 2009, quasi il doppio rispetto agli anni precedenti (il numero oscillava tra 300 e 400). Gli animali da compagnia (cani e gatti) sono i piu’ colpiti, seguiti da piccioni e animali selvatici.
Disporre di una mappa dei ritrovamenti di esche e animali avvelenati consente di dedurre in maniera piu’ precisa le motivazioni di chi ricorre ai bocconi avvelenati. Gli avvelenamenti nelle aree urbane riguardano l’insofferenza verso i piccioni o verso gli animali da compagnia; per i cani e i gatti perdura ancora la triste pratica della ritorsione nei conflitti di vicinato, ma sempre piu’ essi sono obiettivi diretti di una insofferenza verso gli animali da compagnia.