Oscar, cavalier king campione di dimagrimento

Oscar, cavalier king campione di dimagrimento

Oscar è un cavalier king di 10 anni d’età che si è aggiudicato… un Pet dog Oscar: è il vincitore del PDSA Pet Fit Club 2016, un concorso che premia tra i partecipanti a quattro zampe, l’animale che abbia portato a termine con maggior successo un piano di dimagrimento. Lo organizza la Pdsa, rinomata organizzazione veterinaria no profit britannica che cura gratuitamente e salva la vita agli animali obesi.

 

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Aumento peso ingiustificato nel cane, 7 cause da non trascurare

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Il vostro cane ha avuto un aumento di peso non giustificabile dallo stile di vita e dall’alimentazione? Oppure essendo un paffutello avete provveduto a cambiargli la dieta e a stimolarlo con maggiore attività motoria come suggerito dal veterinario, senza ottenere il minimo risultato? Attenzione perché questo potrebbe essere il campanello d’allarme di qualche condizione di salute assolutamente da non trascurare. Ecco quali sono:

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Gatti anziani, i dubbi più comuni

Se il ciclo di vita di un gatto sano è di 18 anni, per definizione i nostri mici diventano anziani quando hanno vissuto il 75 per cento di questo arco di tempo, ovvero dopo i 13 anni di età. Alcuni gatti all’età di 13 o 14 anni sono ancora in perfetta forma e scattanti, mentre altri mostrano già molto prima segni evidenti di invecchiamento.

Durante la terza età del gatto si possono verificare sia cambiamenti graduali che improvvisi, relativi sia alla salute che al comportamento. Il vostro veterinario di fiducia vi aiuterà a determinare se questi cambiamenti sono dovuti ad una malattia, piuttosto che ad una reazione ai farmaci, o ancora al naturale processo d’invecchiamento.

Tra gli interrogativi più comuni dei proprietari, ci sono alcuni dubbi che vengono sciolti frequentemente dai veterinari, e che riguardano problemi diffusi tra i gatti avanti con gli anni.
In primis, come cambia la reazione degli esemplari anziani ai farmaci.

Animali, l’epidemia di obesità dilaga

L’obesità dilaga: il tasso di incremento tra i bambini e gli adolescenti non conosce battute d’arresto, ma quella che ormai viene considerata una vera e propria epidemia serpeggia anche tra gli adulti e gli anziani a tassi di crescita preoccupanti, che toccano picchi vertiginosi nei Paesi dell’Occidente industrializzato, figlio del consumismo e dei fast-food.

L’eccesso di peso non risparmia nemmeno i nostri amici a quattro zampe. Un argomento che abbiamo affrontato spesso, quello dell’obesità negli animali domestici, sempre drammaticamente attuale nella sua emergenza. Secondo un recente studio condotto dai ricercatori della University of Alabama, gli animali che vivono a stretto contatto con gli esseri umani sono più inclini al sovrappeso.

David Allison, che studia l’obesità presso il Birmingham UA, ha scoperto un’inspiegabile tendenza di aumento di peso nei primati che vivevano nel laboratorio dell’università. Nella speranza di scoprirne di più sul fenomeno, il ricercatore ha messo a confronto i dati raccolti con 24 campioni di altri dati prelevati da diversi animali domestici: cani, gatti, topi e scimpanzé utilizzati per la ricerca, scoprendo che gli animali sono sempre più grassi, proprio come gli umani.

Polifagia, quando il gatto mangia troppo

Polifagia è il termine utilizzato per indicare un aumento del consumo di cibo. Gli animali con polifagia sono generalmente descritti come aventi un appetito vorace.
Nel gatto è importante riuscire a distinguere la polifagia causata da una malattia sottostante da quella causata da motivi psicologici, che è spesso il risultato di comportamenti appresi e della sovralimentazione, che causa ovviamente aumento di peso e obesità. Nella polifagia associata ad altre patologie si può invece rilevare sia l’aumento che la perdita di peso.

Cause

  • Psicologica o comportamentale. La polifagia può anche essere associata all’invecchiamento dell’animale, perché alcuni gatti tendono a diventare voraci con l’età.
  • Scarso assorbimento gastrointestinale delle sostanze nutrienti: il gatto mangia tanto eppure deperisce a vista d’occhio. La causa è spesso da attribuirsi a malattie infiammatorie intestinali, ad alcuni tipi di cancro intestinale, ed all’insufficienza pancreatica esocrina.
  • Iperadrenocorticismo, ovvero la sindrome di Cushing, una causa molto comune di polifagia nei gatti.
  • In genere è anche associata ad un aumento della sete e delle minzioni.
  • Il diabete mellito può causare polifagia per via dello scarso utilizzo dello zucchero nel sangue del corpo.
  • Tumori che producono insulina (insulinoma, tumori del fegato), sostanza che può scatenare un abbassamento della glicemia e un corrispondente aumento dell’appetito.
  • Alcuni farmaci possono indurre un aumento dell’appetito (prednisone e fenobarbital).