Richiesta di consulto legale: Salve, mi chiedevo quale assicurazione è migliore che protegga il mio amico a quattro zampe di taglia grande e me. Mi potrebbe consigliare quali clausole sono necessarie per essere ritenuta una buona assicurazione, perchè non riesco a trovare niente che mi renda sicura completamente.
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Caduta dalle scale a causa del cane: cosa fare?
Richiesta di consulto legale
Gentile redazione di Tutto Zampe, ho un quesito da porvi: l’altro giorno mia mamma, una signora di una settantina d’anni, è caduta dalle scale del palazzo nel quale abita in quanto scivolata per colpa di un cane, che scendendo a forte velocità l’ha praticamente investita facendola rotolare a terra. E’ possibile chiedere un risarcimento?
Cani: vantaggi della polizza assicurativa per animali
Come noto sono milioni i cani e gatti presenti nei nuclei famigliari italiani: si tratta di animali domestici che occorre tutelare dal punto di vista assicurativo, per eventuali danni che possono causare sia a terzi che a loro stessi. Oggi cerchermo di capire meglio come stipulare una polizza assicurativa per animali domestici e quali vantaggi o limitazioni essa può offrire ai proprietari. Per prima cosa specifichiamo che non è più prevista l’assicurazione per i cani così detti pericolosi: tale lista infatti è stata abolita dall’ordinanza del 3 marzo 2009. Ma attenzione: la stessa ordinanza, a riguardo della responsabilitá civile, afferma che i proprietari degli animali sono sempre responsabili di eventuali danni recati a terze persone.
Polizza assicurativa per animali
Per tutelare nel migliore dei modi il nostro amico a quattro zampe, il mercato assicurativo oggi offre una vasta gamma di assicurazioni per cani ed in generale per tutti gli animali domestici. Basta solo scegliere la polizza più adatta alle nostre esigenze e verificare che la stessa preveda un massimale adeguato e l’assenza o riduzione al minimo, di franchigie. Secondo una ordinanza del Ministro della Sanità, emanata nel 2003 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 212, i cani elencanti essendo considerati pericolosi, devono essere assicurati per i danni che eventualmente possono arrecare alle persone, a pena di multa o arresto.
L’assicurazione deve tutelare il nostro cane anche nel caso in cui questi venga accidentalmente investito da un’auto oltre a tutelare anche le eventuali conseguenze gravi che possano derivare all’investitore. La polizza ci protegge dalle conseguenze di tipo legale che, in quanto padroni del cane, potremmo dover sopportare, nel caso in cui questi, anche solo per gioco, arrechi un danno fisico o materiale ad un altro soggetto. Stipulare una polizza per il cane può essere utile anche per sostenere spese per interventi chirurgici, per riabilitazioni, per quel che concerne la sua educazione, e altro ancora.
Oggi la copertura di base è simile tra le varie compagnie assicurative: è importante che una buona assicurazione tuteli il cane in caso di incidenti ed imprevisti che possono capitare, siano coperte le spese per le cure veterinarie in caso di malattia ed infortunio, visite, ricoveri, e spese di pensione e custodia per chi stipula la polizza o anche un suo familiare.
Cane morde signora: tutti i famigliari sono responsabili
Un’altra interessante sentenza della corte di Cassazione, relativa ai danni causati dai nostri amici animali: la sentenza è la numero 8875 del 7 marzo 2011, ed ha stabilito che a pagare i danni procurati dal cane domestico a spasso senza guinzaglio e museruola sono tutti i componenti del nucleo famigliare presenti in quel momento, e non solo la proprietaria dell’animale, così come risulta dall’iscrizione all’anagrafe canina. Si tratta di una sentenza importante che certamente farà precedente per tutte le cause di danneggiamento che si affronteranno in futuro.
La vicenda in seguito alla quale è stata emessa la sentenza, vede protagonista una coppia di coniugi della provincia di Fermo, nelle Marche: i due sono stati ritenuti responsabili del reato di lesioni colpose per aver omesso di custodire con le dovute cautele il loro cane, che aveva morso la gamba di una signora che stava camminando lungo la loro via.
Il giudice di pace in primo grado aveva condannato marito e moglie alla pena pecuniaria di trecento euro, oltre al risarcimento del danno in favore della parte civile costituitasi ed alla concessione di una provvisionale di euro cinquecento. Avverso tale decisione la coppia ha presentato appello al Tribunale di Fermo che ha confermato la sentenza di primo grado: i due coniugi marchigiani si sono allora rivolti presso la Suprema Corte. La moglie, proprietaria ufficiale del cane, ha chiesto ai giudici di essere condannata solo lei.
Aggressione tra cani nel parco pubblico: come comportarsi parte II
Ieri ci siamo occupati delle aggressioni tra cani nei parchi pubblici, verificando che il proprietario del cane aggredito ha diritto ad ottenere sia il pagamento delle spese mediche, che il danno morale subito in caso di ferite del suo animale, attraverso l’assicurazione (se il cane aggressore lo era) oppure attraverso denuncia penale del proprietario.
Per i danni cagionati dall’animale al terzo, persona o un altro animale, il proprietario risponderà in ogni caso a meno che non dia la prova del caso fortuito, ossia dell’intervento di un fattore esterno idoneo a interrompere il nesso di causalità tra il comportamento dell’animale e l’evento lesivo. Alla luce di ciò il proprietario del cane aggressore sarà tenuto a rimborsare all’aggredito sia le spese veterinarie sostenute, sia il danno morale, ossia il danno derivante dal patimento psicologico che questa situazione ha ingenerato nella proprietaria del cane.
Una parte della giurisprudenza individua tale patimento come danno biologico, da porsi a carico del soggetto responsabile. Nel caso di resposanbilità penale? L’articolo 672 punisce chiunque lasci liberi o non custodisca senza le debite cautele animali pericolosi da lui posseduti o ne affida la custodia a persona inesperta.
Aggressione tra cani nel parco pubblico: come comportarsi parte I
Oggi cari lettori ed amici di Tutto Zampe ci occupiamo di una problematica che interessa quanti di voi che si recano, quotidianamente o sporadicamente, nei parchi pubblici aperti agli animali, chiamate anche aree di sgambamento. Si tratta di aree verdi attrezzate per poter far correre e socializzare i nostri amici a quattro zampe: soltamente le aree sono recintate, dotate di segnaletica e sacchetti di plastica per le deiezioni.
In tali aree il cane può restare libero sotto il controllo del proprietario: ma cosa accede se per caso si scatena una aggressione? Se ciò un cane ne attacca un altro provocandogli ferite e lacerazioni con postumi permanenti? Ad esempio la perdita di un arto o di un occhio? In tali casi occorre in primis chiedere al proprietaio dell’altro cane gli estremi della sua assicurazione: solo in questo modo infatti si potrà dare lo scarico ed essere risarciti dei danni e delle spese veterinarie sostenute.
Se la persona non ha assicurato il proprio aninale domestico allora sarà necessario farsi rilasciare i dati al fine di formalizzare una denuncia querela presso le autorità giudiziarie, per far valere in giudizio le proprie ragioni. Ricordate che oltre alle spese vive, veterinarie e di primo soccorso, l’animale domestico è produttivo altresì di danni morali. Infatti ai sensi dell’art. 185 del codice penale L’atto illecito che determina la malattia o la morte di un animale di compagnia è fatto produttivo di danni morali nei confronti di chi lo accudiva e ne aveva cura, in ragione del coinvolgimento in termini affettivi che la relazione tra l’uomo e l’animale domestico comporta, dell’efficacia di completamento e arricchimento della personalità dell’uomo e quindi dei sentimenti di privazione e di sofferenza psichica indotti dal comportamento illecito.
Animali domestici e assicurazioni
No, non è uno scherzo prendersi cura di un animale domestico che, proprio come un bambino piccolo, va accudito e mantenuto in buona salute, seguendone esigenze e gusti fin dove possibile. Per questo quando si decide di regalare un cucciolo, magari in occasione di un compleanno, ci si deve assicurare che la persona che lo riceverà non solo gradirà il gesto, ma sarà pronta ad addossarsi ogni tipo di responsabilità. Questo non vuol dire assolutamente che un amico a quattro zampe equivale ad una noia di seccature e responsabilità infinite, anzi senza di loro la maggior parte delle vite sarebbero spente e grigie. Insomma con il loro amore rendono felici chi li tiene in casa, ma in cambio bisogna considerarli come parte integrante della famiglia.
Animali ed assicurazioni
I nostri piccoli amici a quattro zampe, si sa, spesso combinano guai sia in casa sia mentre si trovano fuori: per evitare grane ai proprietari ed esborsi per spese e risarcimenti, è da qualche tempo possibile disporre un’assicurazione espressamente dedicata agli animali.
L’assicurazione per gli animali domestici è caldamente consigliata sia per certe razze canine, sia se il cane è vivace e sta spesso a contatto con persone ed altri animali. La maggior parte delle assicurazioni per animali sono di fatto incorporate all’interno dell’assicurazione per la responsabilità civile che tutela dai rischi contro terzi in ambito famigliare (polizza RC capo famiglia).
Una cifra sui 70-80 euro solitamente è sufficiente per aggiungere all’assicurazione famigliare quella per il cagnolino: i benefici, inutile dirlo, sono molteplici. Dal morso dato ad un estraneo, a quello dato magari giocando ad un altro animale, dalla rottura di un cimelio di famiglia a tutti i molteplici disastri che i piccoli amici a quattro zampe possono causare all’interno di una casa.