Nessuno forse poteva immaginare che un giorno il Doberman Pinscher sarebbe diventato il cane elegante e rassicurante che è adesso. La razza nasce da un particolare miscuglio, effettuato da Louis Doberman, in Gemania, intorno al 1860. Questo signore era un esattore delle tasse, che spesso si trovava ad avere a che fare non solo con chi non voleva pagare, ma anche con malviventi, girando in brutti quartieri. Decise di creare per sè un compagno da difesa, e incrociò esemplari di Rottweiler, Alano, Manchester Terrier e probabilmente anche Bauceron e Levriero Inglese. Venne fuori un cane cattivo e aggressivo, sempre pronto a scattare con estrema violenza, difficile da domare, tanto che la gente si chiedeva come si potesse pensare di tenerlo in casa.
Otto Geller “pulì” la razza, la rese più regale e meno aggressiva, e nel 1900 fu presentata con estremo successo alle mostre canine. Negli Stati Uniti pare che poi il Doberman divenne quello che conosciamo oggi, un cane armonico, molto bello, pronto a proteggere e ottimo come cane da guardia, il migliore tra tutti, ma di certo non una belva feroce e indomabile. E’ forse il cane per cui vale maggiormente il detto “non esistono cattivi cani ma cattivi padroni”.