Un altro trauma per territori già feriti; un ulteriore shock per gli animali come per gli uomini. Il terremoto che è tornato a colpire l’Italia centrale, stavolta soprattutto le Marche e l’Umbria dove, secondo gli esperti del Cnr si sta formando una nuova faglia, ha messo a dura prova animali sia d’allevamento e domestici. Per fortuna non risultano esserci vittime tra uomini e animali né ci sono ancora dati su animali dispersi, ma si stima che ci siano una quindicina di aziende zootecniche in difficoltà specie tra Ussita, Visso e Camerino nelle Marche e centinaia di cani e gatti che mancano all’appello dei proprietari.