Italia, allarme violenza sugli animali

In Italia è allarme violenza sugli animali: un piccolo esercito di sadici, circa tremila persone tra quelle denunciate e segnalate solo negli ultimi anni, che si divertono a torturare ed uccidere gli animali. Lo denuncia Aidaa associazione italiana per la difesa di animali ed ambiente in una nota diffusa. La cosa che più fa riflettere, è che molti di questi seviziatori si comportano come amici degli animali stessi, per potersi procurare gli animali sui quali poi useranno violenza.

Tra i diversi sistemi che questi orrendi personaggi usano per recuperare gli animali c’è quello degli annunci online: gli orchi rispondono ad annunci in cui si regalano gatti (che risultano essere gli animali maggiormente seviziati) o cani (prediligono quelli di piccole dimensioni), offrendosi di accudirli con amore ed in molti casi lasciano anche offerte a coloro che danno loro gli animali che saranno poi vittime dei loro giochi e delle loro perverse torture.

In alcuni casi invece sono gli aguzzini stessi a mettere annunci in rete o nelle zone cittadine, in cui cercano animali da accudire: non mancano i casi di persone segnalate in quanto acquirenti di cuccioli di cani e gatti presso i centri commerciali. E’ molto più difficile per tali persone adottare animali presso i canili o centri di recupero, in quanto dovrebbero lasciare i loro documenti rendendosi identificabili.

Cani e gatti spesso più affettuosi dei familiari

Non è certo una novità, gli uomini sanno essere buoni e generosi soprattutto con i propri cari, ma di fronte all’interesse personale, difficilmente sapranno fare un passo indietro,  mostrando un istinto di conservazione e di benessere in grado di porre loro ancora più indietro di un animale selvatico. Gli amici a quattro zampe, invece, non sono soliti pensare alla propria convenienza più di tanto e quello che balza subito agli occhi anche di un estraneo, è che non si limitano mai a regalare affetto anche ad un padroncino non troppo presente.

Gli unici che non baderanno ai difetti del loro imperfetto amico umano e che sanno stare vicino nei momenti felici e in quelli tristi e, per tal motivo, sono in costante aumento soprattutto tra coloro che non possono contare su un compagno o una famiglia molto presente.

Dog-sitter heteropolitan, l’amico dei cani e delle padrone

Gli animali e, ancora di più Fido, hanno bisogno di cure e protezione soprattutto quando tutti i componenti del nucleo familiare sono fuori per lavoro, ma a volte pure le padrone che restano tanto tempo in casa cominciano a sentirsi sole. Non è difficile per loro, quindi, perdersi fra pensieri stupendi, immaginando un ragazzo giovane dal fisico da urlo in grado di pensare non solo a tutte le incombenze legate alle necessità di un cane ma anche, in modo del tutto professionale, disposto a trascorrere qualche ora in giro per la città a fare shopping o a prendere un aperitivo con la proprietaria del simpatico amico a quattro zampe. Ebbene tutto questo non è più un sogno da quando è arrivato il dog-sitter heteropolitan.

Questa nuova e curiosa figura sta letteralmente spopolando soprattutto tra le signore della Milano bene e la richiesta si sta velocemente moltiplicando pure nelle altre regioni di Italia.Insomma in tempi di crisi economica e di buste paga troppo leggere, un lavoro che unisca creatività e utilità è quanto di meglio ci si possa aspettare, tanto che nel giro di qualche settimana anche ai telefoni di AIDAA, sono arrivate una decina di richieste relative al lavoro dei dog-sitter heteropolitan. L’associazione che non fornisce tale servizio, sta però studiando il fenomeno da vicino monitorando il comportamento di questi professionisti che devono saper unire capacità di assistenza al pet e cortesia e massima educazione con la padrona.

Fido, l’amico più fedele dei nonni

Il cane è l’amico più fedele dell’uomo, soprattutto se quest’ultimo è avanti con l’età, non ha troppi grilli per la testa e, soprattutto, ha tanto affetto da donare ad una creatura tenera e indifesa. Si, perchè il curioso dato che viene fuori dagli ultimi studi di AIDAA parla chiaro: in Italia, sono soprattutto i nonni ad adottare un pet e a saperlo curare e amare con una devozione totale. Analizzando i cento canili italiani monitorati dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, infatti, è stato confermato che sono gli anziani over 60 anni che scelgono Fido e lo fanno vivere come un re.

In questo senso, oltre il 35,3% delle adozioni sono andate a buon fine regalando il podio ai nonni nella classifica per fasce d’età relativa alla scelta di un cane in canile. In verità, non sono troppo distanti nell’elenco i 25-50enni che risultano essere i padroni del 34,5% dei cuccioli scelti da queste strutture nel 2010.

Gatti, storia di Lady Micia: 23 anni e una voce da soprano

Una storia portata alla luce dall’AIDAA e che ci ha colpito, quella di Lady Micia Trentatossi, gatta di Opera con una voce da soprano giunta alla veneranda età di 23 primavere con ancora tanta voglia di vivere, malgrado gli affanni degli anni non le consentano di avere la stessa prontezza fisica e la facciano sentire spesso smarrita e fragile.

E’ proprio in questi momenti di debolezza, al risveglio dai suoi sonnellini, che Micia, che probabilmente è la gatta più vecchia d’Italia, si sveglia in preda al panico e piange perché la memoria la inganna e non sa più dove si trova.

Così invoca a gran voce soccorsi, le coccole del proprietario che accorre e la tiene in braccio, accarezzandola e stringendola a sé finché i lamenti non si placano e nonna gatta si sente nuovamente al sicuro e protetta ritrovando i suoi punti di riferimento.

AIDAA, primo luglio giornata del cane e del gatto pedone

L’AIDAA, Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, propone l’istituzione, il primo luglio prossimo, di una giornata dedicata al cane e al gatto non in quanto animali domestici bensì in una veste un po’ particolare, ovvero quella di pedoni.
Eh già, perché ogni anno muoiono migliaia di cani e gatti proprio mentre attraversano la strada, investiti fatalmente o feriti gravemente con conseguenze che poi si rivelano micidiali o con danni permanenti che ne minano la qualità della vita.

Le stime dell’associazione animalista ci parlano di una vera e propria strage di amici a quattro zampe a causa delle quattroruote che avviene ogni giorno, ogni mese dell’anno, in vacanza, nei giorni feriali e nei giorni festivi, specie in estate quando ci sono più abbandoni ai margini delle strade e più auto in circolo per gli esodi dalle città verso i luoghi di villeggiatura.

Se investire un cane che si trascina stanco, denutrito e triste dopo un abbandono a volte è una tragedia inevitabile per chi è alla guida che non riesce a scansarlo, si verificano però anche incidenti causati da disattenzione del conducente e che coinvolgono i cani al guinzaglio in città.

Animali domestici in aumento tra i single

Single per scelta, separati, vedovi, anziani, giovani e meno giovani, tutti con un denominatore comune: la passione per gli animali domestici. Le statistiche diffuse dall’AIDAA, raccolte da un recente sondaggio che ha coinvolto un campione di 698 individui, ci parlano di un trend in aumento: a possedere un tuttozampe è il 58.8% dei singles e, se pensiamo che nel 2008 la percentuale si attestava al 46,2%, la crescita degli amici a quattrozampe tra le persone che vivono da sole appare davvero enorme.

Sarà che avere qualcuno che aspetta a casa e che fa sentire utili non è più di sollievo solo agli anziani soli, ma anche a chi lavora tutto il giorno fuori ed al rientro ha bisogno di dare e ricevere attenzioni.

Qualche dato interessante diffuso dall’associazione animalista riguarda le preferenze di uomini e donne nell’adozione di un animale domestico ma anche le diverse scelte di un pet sulla base del proprio stile di vita e dell’età. Vediamolo nel dettaglio.

Denuncia Aidaa: in rete migliaia di filmati pornografici con animali

Migliaia di filmati e di foto esplicitamente pornografici aventi come protagoniste donne e bambine costrette a fare sesso esplicito con cani, maiali, cavalli e altri animali. La denuncia viene dall’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha avvertito immediatamente la polizia postale della presenza di siti internet con questo contenuto in modo da avviare le indagini e farli oscurare.

I siti in questione contengono migliaia di filmati e di fotografie esplicite di sesso con animali e donne o bambine accessibili a chiunque, in quanto scaricabili direttamente dal sito. L’Aidaa, che ha ricevuto la segnalazione della presenza di questi siti, ha denunciato immediatamente questo fenomeno alla polizia postale della Questura di Milano per far chiudere immediatamente i sei siti segnalati.

Il giro dei film pornografici con protagonisti animali e donne o bambine, soprattutto orientali, è purtroppo un mercato molto redditizio che, secondo le stime dell’Aidaa, supera i 25 milioni di euro all’anno.

Animali e condominio: quando il cane abbaia troppo

Una delle cause più frequenti di liti tra vicini, è causata dalla presenza in condominio di un animale domestico: nel condominio, si sa, sono molti gli spazi comuni, e non tutti tollerano la presenza di un cane o di un gatto, nonostante sia un diritto di chiunque detenerne uno. Oggi ci occupiamo di un problema che coinvolge molti condomini: cosa accade quando un cane abbaia un pochino troppo?

L’abbaiare non può essere considerato un disturbo alla quiete pubblica, reato punito e previsto ex art. 659 del codice penale, o per lo meno non può essere considerato tale fino a quando le lamentele non vengono fatte da un gruppo indeterminato di persone. Numerose sono le sentenze che si sono susseguite negli anni: in particolare la sentenza che ha fatto scuola risale al 2000 (Corte di Cassazione 1349 del 06/03/2000).

La suprema Corte in tale occasione ha stabilito che i lamenti ed i rumori provenienti dal cane devono avere attitudine a propagarsi ed a costituire quindi un disturbo per una potenziale pluralità di persone, ancorchè non tutte siano state poi disturbate ed è altresì necessario che i rumori siano obbiettivamente idonei ad incidere negativamente sulla tranquillità di un numero indeterminato di persone.

Maltrattamenti animali, Aidaa denuncia “In rete troppi giochi che istigano alla violenza contro cani e gatti”

Video che mandano in scena gente stupida che maltratta gli animali e che raccolgono migliaia di clic, la maggior parte indignati per fortuna, ma che fanno pur sempre il gioco di chi li carica, ne abbiamo visto, ahinoi, molti tristi esempi negli ultimi mesi.

Oggi l’associazione più impegnata per la difesa dei diritti degli animali in Italia, l’Aidaa, lancia un altro allarme, non meno sentito da noi di Tuttozampe: quello del proliferare di giochi, in rete, che istigano all’uso della violenza su cani e gatti, aumentando il fenomeno reale dei maltrattamenti per emulazione delle sevizie virtuali.

L’Aidaa spiega che ogni giorno all’associazione giungono dedicine di segnalazioni su giochi cruenti in cui le vittime sono proprio i nostri amici a quattro zampe.

Aidaa: da oggi via libera al consultorio per gli animali

Che cosa fare se il cane continua ad abbaiare in modo anomalo? Quali reazioni potrebbe avere il vicino? Si rischia una denuncia? Il condominio come reagisce nei confronti del mio animale domestico? Lo possono mandare via?

Per rispondere ai dubbi di chi vive con un animale soprattutto in zone condominiali o a contatto con altre persone, dal 3 febbraio sarà attivo un consultorio familiare AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) per gli animali domestici. È uno sportello online che fornirà gratuitamente servizi e consulenze da parte delle figure professionali che si occupano delle problematiche nella gestione degli animali in famiglia e nei rapporti con i vicini di casa o con il condominio.

Ai dubbi risponderanno delle figure professionali specificatamente individuate per risolvere problematiche concrete, come  gli avvocati del Tribunale degli Animali, gli esperti condominiali del servizio degli Animali in Condominio, il comportamentista e, per quanto riguarda il cane, anche l’educatore cinofilo. Per ottenere le consulenze personalizzate in base al problema che si riscontra con il proprio animale, basterà inviare una email all’indirizzo [email protected]: in una decina di giorni si può ricevere la consulenza. Dice Lorenzo Croce, presidente di Aidaa:

Amici a quattro zampe iscritti nello stato di famiglia? Lo propone Aidaa

Nel Belpaese, se da un lato ci sono violenze e maltrattamenti atroci che si consumano quotidianamente ai danni degli amici a quattro zampe, dall’altro ci sono padroni amorevoli che darebbero la vita per il proprio cucciolo. Questo porta, ogni anno, ad un aumento considerevole di animali tenuti tra le quattro pareti domestiche ed allevati con tutte le cure del caso e, secondo l’Associazione Difesa Animali e Ambiente, bisognerebbe un pò regolarizzare tale stato di cose. “In Italia ci sono circa 10 milioni di cani ed altrettanti gatti che vivono nelle nostre famiglie, e allora perché non inserirli nello stato di famiglia?”– è quello che propone Aidaa“meglio ancora perchè non dare punteggi speciali nelle graduatorie delle case popolari alle famiglie con animali domestici?”.

Ostia, maltrattamenti su animali

Circondati dai propri escrementi e da immondizia di ogni tipo. Malnutriti e tenuti legati ai termosifoni o ad altri mobili dell’appartamento con la corda.

Sono queste le condizioni in cui i carabinieri hanno trovato sette cani di piccola taglia – due jack russell, due pinscher, un carlino, un bassotto e un chihuahua – di proprietà di una quarantacinquenne residente ad Ostia.

Erano stati alcuni condomini dello stesso stabile di via Alcide Perretti, dove vive la donna, a richiedere l’intervento dei militari, dopo aver sentito in più occasioni lamenti e guaiti provenienti dall’appartemento della quarantacinquenne.

I cavali sono gli animali più maltrattati

Aidaa sempre attenta ai maltrattamenti ai danni degli animali domestici e selvatici, questa volta conferma che sarebbero i cavalli a patire le sevizie maggiori e l’incuria da parte dei padroni, almeno negli ultimi tempi. Le cifre del resto parlano chiaro e sono agghiaccianti: almeno mille utilizzati per il lavoro non vengono bene accuditi, ma esistono poi oltre 600 randagi e sono arrivate ai telefoni dell’associazione 45 segnalazioni di creature tenute in luoghi malsani dentro i maneggi. Sono state, inoltre, ben 17 le denunce per maltenuta di cavalli in pensioni e maneggi, 8 contro i circhi che li usavano per gli spettacoli nelle pubbliche piazze o nei parchi e, ancora,12 denunce per possibile doping di quelli destinati all’attivita’ ippica.