Centro Studi Ufologico sugli Animali Extraterrestri dell’Aidaa

Nuova iniziativa dell’Aidaa, l’Associazione italiana in difesa di animali e ambiente, e questa volta riguarda gli extraterrestri, o meglio gli animali extraterrestri. Sempre più spesso arrivano segnalazione di persone che hanno avuto contatti con gli extraterrestri, molte delle quali sostengono l’esistenza anche di animali domestici extraterrestri che seguono i loro proprietari sulle astronavi e nei viaggi tra le galassie.

Senza la pretesa di dare una risposta sull’esistenza degli ufo, l’Aidaa ha deciso di intraprendere un percorso conoscitivo sull’eventuale presenza del mondo animale anche sugli altri pianeti, creando il Centro Studi Ufologico sugli Animali Extraterrestri, con lo scopo di raccogliere informazioni e segnalazioni su eventuali incontri con gli extraterresti e, soprattutto, sui loro animali domestici.

Aidaa: diminuite le segnalazioni di abbandoni nel ponte di Pasqua

La Pasqua ha portato buone notizie, almeno sul fronte dell’abbandono dei cani: si è infatti registrato il 61% in meno di segnalazioni di cani vaganti su strade e autostrade. A fornire i dati è l’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha reso noto che, dalle ore 15 di venerdì 22 aprile alle ore 15 di  lunedì 25 aprile 2011, al telefono amico di Aidaa sono giunte 122 segnalazioni di cani vaganti, ben 201 in meno rispetto a quelle registrate nel ponte di Pasqua dello scorso anno.

Le regioni dalle quali sono giunte più segnalazioni sono la Puglia, la Campania, la Sicilia e la Toscana, ma probabilmente si trattava di cani vaganti appartenenti a branchi di randagi; le segnalazioni riguardanti cani legati o smarriti nelle piazzole di strade e autostrade giunte al telefono amico dell’Aidaa sono state 36.

Aidaa: un milione di firme per fermare la pena di morte per i cani

Una raccolta firme per fermare la pena di morte dei cani dei Paesi dell’Unione Europea e per sostenere il documento di proposta della nuova convenzione europea intitolata “Nuovi diritti per gli animali in Europa”. Per raggiungere questi obiettivi servono un milione di firme e la raccolta è iniziata già da qualche mese grazie agli sforzi di Giuliana Poletti responsabile del Centro Contro la Sperimentazione Animale, che ha diffuso l’iniziativa in alcuni stati Europei quali Spagna, Germania e Ungheria.

Nelle prossime settimane, inoltre, la raccolta firma raggiungerà a tutela del documento “Nuovi diritti per gli animali” in Europa anche altri Paesi quali Romania, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda e Polonia, con l’obiettivo di raggiungere entro la fine del mese di giugno un milione di firme da recapitare  a Bruxelles e alle sedi delle delegazioni nazionali dei Paesi dell’Unione Europea.

Aidaa: un libro per curare meglio gli animali

Avete già allevato in casa dei cuccioli e pensate di sapere tutto di loro, ma siete davvero sicuri di possedere quella minima conoscenza che vi permetterà di preservare ad ogni costo il loro benessere? Come tutti sanno, non basta solo l’amore, il cibo e le coccole per aumentare le aspettative di vita di un animale domestico e, nonostante non sia poi così complicato farlo stare bene, bisogna avere un minimo di “istruzione” in materia.

Per chi vuole imparare qualche piccola regola e ascoltare qualche prezioso consiglio, arriva quindi, un minuscolo libro a diffusione gratuita pensato dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, per chi ama davvero gli amici a quattro zampe. Micio e fido ne saranno certamente contenti.

Tre milioni di cani rischiano di essere uccisi: è l’allarme dell’Aidaa

Nuovo all’allarme lanciato dall’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, e questa volta riguarda ben tre milioni di cani che entro la fine del 2011 potrebbero essere giustiziati all’interno di alcuni paesi europei.

Nella sola Romania circa 2 milioni di cani randagi malati potrebbero essere uccisi tramite iniezione letale: se il Parlamento romeno approverà la nuova legge, questo è il numero dei cani che verranno uccisi. Senza arrivare in Romania, c’è anche la vicina Spagna che pratica l’uccisione sistematica dei cani nelle Perreras; poi ci sono le situazioni meno note ma non per questo meno crudeli che avvengono in altri Stati Europei, nei quali i cani vengono usati per la caccia agli squali o per altre barbare pratiche. 

Ai cani uccisi, per così dire “legalmente”, si aggiungono le centinaia di migliaia di cani da caccia ammazzati dagli stessi cacciatori; se sono noti gli oltre 80.000 levrieri spagnoli uccisi ogni anno, non devono essere dimenticati nemmeno i 5.000 cani da caccia che muoiono in Italia ogni anno, sia perché vittime del “fuoco amico” sia perché non sono più in grado di svolgere il loro “compito”.

Amici a quattro zampe: attenzione ai primi caldi

Se i vostri amici a quattro zampe vi sembrano forti e robusti, oltrer che in buona salute continuate a fare in modo che restino in questo modo il più a lungo possibile. In questo senso, non pensate che possano resistere ai repentini cambi di stagione o ai cambiamenti improvvisi senza nessuna conseguenza, perchè in fondo, soprattutto alcune razze sono tanto delicate e vanno protette.

L’ondata di caldo che è arrivata nei giorni scorsi e che comunque ha portato la primavera, ci fa pensare che la bella staigone è in arrivo e bisogna quindi fare attenzione in maniera maggiore agli animali da compagnia, affinchè possano vivere al meglio, amati e coccolati da una famiglia che li vuole bene.

L’Aidaa chiede etichette trasparenti sugli alimenti per animali

Nuova battaglia dell’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente: questa volta riguarda l’obbligo di elencare sulle etichette gli ingredienti contenuti nel cibo per animali e quello di indicare se i farmaci sono stati testati sugli animali oppure no.

L’associazione fa notare, infatti, come spesso le indicazioni degli ingredienti presenti sulle confezioni di cibo per animali siano troppo generiche e non permettono di capire esattamente che cosa contengono; nella maggioranza delle etichette dei prodotti venduti nella grande distribuzione, non sono specificati tutti gli ingredienti bensì sono presenti diciture generiche come “carne e derivati” o “con farina animale”.

L’Aidaa ha intrapreso questa battaglia sulla trasparenza delle etichette dei prodotti alimentari per animali per tutelate la salute dei nostri amici a quattro zampe: infatti, conoscendo la composizione del cibo, i proprietari possono scegliere il prodotto più indicato per il proprio pet.

Anche gli animali sono affetti da stress

Lo stress è il male dei giorni nostri ed è un disturbo che colpisce non solo gli umani ma anche gli animali: pare infatti che pure i cani e i gatti siano talmente stressati da dover ricorrere allo psicologo canino o felino.

A dirlo sono i dati che vengono forniti dall’Aidaa, o meglio dalle consulenze rilasciate nel 2010 dallo sportello online del Tribunale degli Animali; le oltre 41.000 consulenze riguardavano soprattutto questioni di carattere legale, ma gli addetti ai lavori si sono resi conto che molti di questi animali erano stressati, tanto che, dopo aver invitato i proprietari a rivolgersi dal veterinario di fiducia, sono stati riscontrati ben 9.100 casi di animali affetti da stress che, nel caso dei cani, si è tradotto in una visita da un esperto comportamentista: una specie di psicologo per cani con il compito di correggere i comportamenti dell’animale.

Pare che siano molto più i cani a soffrire di disturbi del comportamento rispetto ai gatti; il cane, infatti, soffre molto la solitudine e questo stato si può acuire se l’animale viene lasciato a lungo da solo in casa; la solitudine nel cane può manifestarsi tramite prolungati abbaii, latrati o addirittura nella distruzione di divani e altri mobili della casa.

Animali e contenziosi giudiziari:oltre 50mila l’anno

Nel 2010 gli animali sono stati i protagonisti di oltre 50mila contese giudiziarie: la maggior parte delle controversie sono state relative a cause condominiali, in quantogli animali sarebbero portatori di rumore, disordine, sporcizia e danneggiamenti. Ma la novità è che moltei dei contenziosi ha avuto per oggetto le pretese dei coniugi in via di separazione.

L’ultima storia ha come scenario Trento: due coniugi si azzuffano perché lei pone in cima alla scala gerarchica delle sue priorità il cane, in funzione dell’amico a quattro zampe viene modulata la vita coniugale, sociale e affettiva della coppia. La scelta delle ferie, del ristorante, del cinema o della cena tra amici impone la presenza del suo migliore amico, il cane appunto.

Il marito, offeso chiede la separazione con addebito alla moglie della responsabilità della faccenda. Poco tempo prima, un altro marito aveva chiesto all’Aidaa (Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente) di sfrattare il gatto, imposto dalla moglie, poiché freno inibitore di qualsiasi attività sessuale.

“Operazione Bomboniera”, nuova iniziativa Aidaa per aiutare gli animali

 

La primavera è il periodo in cui ci sono più cerimonie: battesimi, comunioni e matrimoni, tutte occasioni in cui vengono offerte le bomboniere; in particolare modo agli sposi si rivolge l’iniziativa dell’Aidaa “Operazione Bomboniera”, che si pone come obiettivo quello di salvare gli animali con la lista di nozze.

L’iniziatica dell’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, vede attualmente coinvolte alcune coppie di sposi molto amanti degli animali che si sono rivolti all’associazione proprio per trovare un modo di aiutare gli animali nel giorni più importante della loro vita, ossia quello del matrimonio.

L’Aidaa ha quindi pensato di creare un’operazione di raccolta fondi rivolta a tutte le coppie che intendono sposarsi e, allo stesso tempo, aiutare gli animali; l’operazione “Bomboniera” prevede quattro diversi progetti da sottoporre agli sposi che intendono aderire all’iniziativa: il primo progetto è a sostegno dei gatti che vivono nella storica colonia di Brindisi gestita dai volontari Aidaa, il secondo è volto a sostenere la gestione del gattile di Vigevano gestito dall’Associazione Rifugio del Micio con la quale Aidaa collabora.

Cani randagi, 6 milioni in Europa. Aidaa chiede norme condivise

cani randagi bruciati vivi

Cani randagi a frotte vagano, abbandonati a se stessi e senza assistenza alcuna, nel territorio dell’UE. Le ultime stime dell’Aidaa parlano di un esercito di sei milioni di cani allo sbaraglio, senza cibo, senza un proprietario, senza cure veterinarie, soli.

In Italia i randagi sarebbero circa un milione. Tutte cifre, sia quelle per l’Europa che per il nostro Paese, al ribasso. In realtà potrebbero essere complessivamente 8 milioni i cuccioli di strada.

La cattura e la sterilizzazione come politiche nazionali per affrontare il problema sono insufficienti, spiega l’associazione. Per non parlare di altri modi tristemente noti di risolvere la cosa, come quelli attuati, in barba alla stessa normativa europea, da Romania e Spagna ovvero l’eutanasia di massa per contenere la popolazione o addirittura battute di caccia legalizzate o comunque per le quali le autorità sono disposte a chiudere un occhio o entrambi.

Dipartimento dei cavalli: la nuova iniziativa dell’Aidaa

Nuova iniziativa dell’Aidaa, l’Associazione nazionale Difesa Animali e Ambiente: questa volta si tratta della creazione del dipartimento dei cavalli, una sezione dell’associazione con lo scopo di promuovere iniziative legate alla tutela e alla conoscenza dei cavalli.

Già in passato l’Aidaa aveva creato lo sportello legale dedicato ai cavalli e adesso, con la creazione del dipartimento, l’Associazione compie un ulteriore passo in avanti a tutela degli equini. Coordinatrice del dipartimento è Catia Brozzi, responsabile della scuderia Unicorno di Corciano di Perugia dove si sta svolgendo il progetto pilota dell’adozione a distanza dei cavalli salvati dal macello oppure maltrattati, affiancata tra gli altri da Silvia Cassati che si occuperà dell’area dei cavalli da corsa e dell’avvocato Paola Duval, che già collabora con la struttura del Tribunale degli Animali di Aidaa di Roma.

Cani abbandonati: complessiva diminuzione nel periodo invernale

Giornata di sole domenica scorsa in quasi tutta Italia e già con il primo assaggio della bella stagione è ritornato l’incubo degli abbandoni del cani; complice il primo “ponte lungo” della stagione, l’Aidaa, l’Associazione Difesa Animali e Ambiente, ha reso noto che da giovedì, giorno di festa legato alle celebrazioni dell’Unità d’Italia, fino a domenica, sono state 314 le segnalazioni di cani vaganti su strade e autostrade.

I numeri sono stati resi noti dal servizio online “Io lo segnalo” e da quello telefonico analogo e, secondo l’Aidaa, il numero dei cani abbandonati in questi quattro giorni è pari a quello complessivo delle segnalazioni giunte nei mesi di gennaio e febbraio.

Randagismo felino, fenomeno in aumento

Sono 80.000 i gatti abbandonati nel 2010, ben il 12% in più rispetto all’anno precedente; a questo già altissimo numero vanno aggiunti i circa 60.000 cuccioli nati lo scorso anno e già in stato di randagismo.

Questi sono i numeri forniti dall’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, relativi al randagismo felino, un fenomeno di cui si parla meno rispetto a quello dei cani, ma ugualmente importante; i motivi per cui l’abbandono dei gatti è meno noto rispetto a quello dei cani è da ricercarsi nel fatto che il gatto viene considerato un animale libero, la cui territorialità è protetta ai sensi della legge 281/91 che determina la gestione delle colonie feline sul territorio.

In ogni caso, il pericolo di abbandono è molto alto anche nel caso gatti, soprattutto quando sono cuccioli, e l’unico modo per tutelarli è quello di procedere con la sterilizzazione delle femmine. Come per i cani, anche per i felini, l’estate è un momento molto critico in termini di abbandoni con la differenza che se ne parla di meno, anche se il fenomeno è diffuso in maniera proporzionale, se non maggiore, a quello dei cani.