Animali domestici, vivono in casa e più a lungo

730, 5 x mille , neuroni, cosa cani e gatti vedono e noi no

Le abitudini degli italiani sono cambiate nel corso degli anni: circa il 48% degli animali domestici vive in casa e dorme nel letto dei padroni confermando l’aumento dell’uso degli antiparassitari.

neuroni, cosa cani e gatti vedono e noi no

E vivendo in casa, i pets sono più coccolati e vivono di più grazie alle cure che vengono elargite dalle loro famiglie: i dati emersi Cosmofarma, manifestazione di riferimento per il mondo delle farmacie che si è tenuta alla fiera di Bologna, hanno messo in evidenza che i cani e i gatti che vivono in casa sono sempre più coccolati. 

Rientro dalle vacanze, buoni propositi di cani e gatti

Cari amici di Tuttozampe, tornati dalle vacanze? Sperando non abbiate beccato strutture poco pet-friendly come quelle che fanno indebitamente pagare tasse per la disinfestazione delle camere, vi auguriamo il bentornato e lo stesso a chi non è mai partito, sfiduciato dalla mancanza di alberghi, pensioni e spiagge dog-friendly nelle località prescelte per il soggiorno. Oggi inizia settembre e le città tornano a popolarsi, tutto torna alla solita routine, già, la solita routine, pensiamo ai nostri animali domestici, alle loro abitudini ed anche a quei comportamenti e vizietti che li rendono unici, speciali. C’è qualcosa che vorreste cambiasse dei vostri piccoli tuttozampe?

Gatti, ritorno alla normalità dopo le vacanze

I gatti sono animali molto abitudinari, che soffrono lo stress di ogni minimo cambiamento. Ne abbiamo parlato spesso su Tuttozampe di come a volte anche spostare un mobile, cambiare posto alla ciotola dell’acqua piuttosto che alla lettiera, precludergli l’accesso ad una stanza con la finestra da cui aveva l’abitudine di guardare il mondo all’esterno, siano azioni all’apparenza banali ma che possono influire sul nostro micio, portando addirittura a disturbi urinari come fare i bisognini in luoghi assolutamente inappropriati o nella cesta. I piccoli cambiamenti incidono sul suo equilibrio, certo, ma anche i grandi eventi, come un trasloco, un viaggio piuttosto che l’introduzione di un nuovo animale in casa, gatto o cane che sia, hanno il loro impatto, ancora più devastante, sui punti fermi, gli spazi vitali e le abitudini del nostro tuttozampe.

Gatti e stress, come rinnovare l’arredamento senza disorientare il micio

Gatto sul div

Anche i gatti soffrono lo stress e non certo quello da troppo lavoro visto che ronfano soporitamente per gran parte del giorno. A disturbare il micio sono i cambiamenti nell’ambiente di vita e nelle abitudini, sue o del proprietario.

Fattori di stress possono essere dunque un trasloco, l’ingresso in famiglia di un nuovo micio o di una persona nuova o ancora l’arrivo di un cane ma anche cambiamenti minori, per noi quasi impercettibili, come può esserlo spostargli continuamente la lettiera o la ciotola o privarlo del suo sguardo sul mondo esterno, impedendogli l’accesso al davanzale della finestra o al giardino.

Ad esempio, anche un cantiere aperto di fronte casa, con rumori ed un continuo andirivieni di mezzi pesanti ed estranei ed urla di operai, può stressare il gatto. O ancora rinnovare l’arredamento.
I veterinari consigliano di non destabilizzare d’un botto le sicurezze del gatto. Questo perché i mici in casa hanno alcuni posti in cui si sentono più sicuri, nascondigli sotto i mobili ma anche odori di casa rassicuranti.

Lhasa Apso, il piccolo cane del Dalai Lama

Sissy
Le terre d’origine di questo cane antico sono state probabilmente l’India, la Cina e il Tibet e comunque sia il Lhasa Apso ha seguito il Buddismo e il Dalai Lama lungo tutte le peregrinazioni del culto religioso, fino a una stabilizzazione proprio in Tibet, luogo in cui il Dalai Lama, intorno alle metà del 1600, si stabilizzò e divenne anche il capo temporale, oltre che spirituale, di quel Paese, sotto la sovranità della Cina.

Abbiamo visto l’importanza del Pechinese, cane leone, in quelle regioni e nelle credenze buddiste, e così anche il Lhasa Apso aveva la sua importanza, tra le montagne del Tibet, un ruolo che non era mitologico, ma reale, infatti la presenza di questi cani era ben radicata all’interno del culto.

La razza rimase pura per moltissimo tempo, visto che il Dalai Lama dava in dono solo degli esemplari maschi. All’interno del monastero, il Lhasa Apso, oltre ad essere anch’esso un cane leone, per la sua criniera leonina che lo contraddistingue, era considerato anche il cane della preghiera e il cane del cristantemo. Il primo appellativo derivava dal fatto che si dicesse che il piccolo cagnolino fosse stato addestrato per far girare i rotoli delle preghiere davanti al Dalai Lama; il secondo invece deriva sempre dal suo aspetto, dal muso incastonato nel fluente pelo bianco, in una forma vagamente floreale. L’appellativo Apso dovrebbe derivare invece da Rapso, che in tibetano significa “simile alla capra”, altro appellativo che deriva dal mantello del cagnolino, e comunque nei monasteri buddisti si sentivano pronunciare le parole apso seng kye: il cane leone, sentinella che abbaia.

Domenica, è sempre domenica: il lungo sonno del gatto

gatto che dorme 13

Rinascerei gatto: chi di noi non lo ha mai detto o pensato almeno una volta, osservando le abitudini per così dire soporifere del nostro amico a quattro zampe? Per i nostri felini domestici è sempre domenica. Mangiare, giocare e… soprattutto sonnecchiare, sono le tre azioni che scandiscono le loro giornate. I gatti trascorrono gran parte del loro tempo a dormire. Dormono mediamente per 13-18 ore al giorno. Il numero esatto può cambiare in base all’età del gatto e alla personalità, più o meno vivace/selvatica. Gatti che trascorrono la giornata da soli a casa tendono a dormire tutto il giorno. Se con loro c’è un altro o più esemplari, beh allora la vita si fa più movimentata e tendono a giocare di più, rincorrendosi e stimolandosi l’un l’altro (e aggiungerei, per esperienza personale, i nostri soprammobili sono meno al sicuro!)

I gattini appena nati passano la maggior parte del loro tempo a dormire. In realtà, questo è il modo della natura per assicurarsi che i cuccioli non si muovano fuori dal loro rifugio, o facciano un qualsivoglia rumore che possa attrarre i predatori, mentre mamma gatta è lontana per la caccia. Con il passare delle settimane, i gattini inizieranno a dormire sempre meno fino a raggiungere lo stesso numero di ore di sonno tipico degli esemplari adulti, che come abbiamo visto è comunque tantissimo.