Diamo voce agli animali: al grido di questo slogan a Zurigo, in Svizzera, è sorto il PSA, partito degli animali svizzero il cui è quello di lottare per difendere i loro interessi in politica, economia e nella società in generale. L’iniziativa, nata grazie all’impegno ed al lavoro dell’ecologista Thomas Maerki, è stata realizzata in collaborazione con un giurista, un economista aziendale e con il presidente dell’Associazione svizzera dei vegetariani: in poco più di tre mesi ilnuovo partito ha trovato anche un migliaio di simpatizzanti.
Il PSA è un vero e proprio organismo politico, che presenterà le proprie candidature alle elezioni federali del 2011: Maerki è lo stesso che lo scorso sette marzo propose attraverso un referendum l’istituzione di un avvocato d’ufficio agli animali maltrattati, proposta che tuttavia venne rigettata con il 70% dei voti. In realtà l’idea di creare un partito a favore degli animali non è una novità: all’inizio della scorsa legislatura, l’Olanda aveva debuttato in Parlamento il Partij voor de dieren, il Partito per gli animali. Partito che aveva portato le tematiche animaliste nelle stanze del potere grazie a due deputati, un senatore e diversi rappresentanti locali eletti.
Tra alcune delle proposte contenute all’interno dell’atto costitutivo del partito degli animali, il divieto di scaricare il pesciolino rosso nella toilette e l’obbligo, per chi possiede un animale (perfino una capra o una pecora) di garantirgli almeno un contatto visivo con i suoi simili.
Il nostro scopo è quello di promuovere relazioni dignitose e responsabili fra tutti gli esseri viventi. Noi non ci riteniamo né di destra nè di sinistra, pur sentendoci molto vicini ai Verdi liberali.
ha dichiarato il fondatore relativamente alla posizione politica del PSA. La Svizzera sembra tenere molto in considerazione gli animali, chissà che grazie al nuovo partito venga riproposta l’idea di un avvocato per gli animali maltrattati, ce ne sarebbe davvero bisogno, anche nel nostro paese!