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Succiacapre, scoperta nuova specie

È stata scoperta una nuova specie di succiacapre nelle isole di Timor e Wetar, tra Indonesia e Malesia. Scopriamo qualcosa di più su questa situazione e perché questi uccelli notturni vengono chiamati in questo modo.

La nuova specie di succiacapre

La nuova specie di succiacapre scoperta è stata ribattezzata caprimulgus ritae da una squadra di ricercatori guidata da George Sangster. Questo uccello notturno è conosciuto sia per il particolare piumaggio sia per il nome altamente singolare che farebbe intuire un comportamento decisamente estremo. Ma è vero? Questi appartengono alla famiglia dei caprimulgidi e per la difficoltà di avvistamento sono tra i più difficili da studiare da parte degli ornitologi di tutto il mondo.

Questa specie di succiacapre è considerata distinta dalle altre che fanno parte del gruppo caprimulgus macrurus, presente dall’Australia al Pakistan, che raggruppa almeno sei specie molto simili dal punto di vista morfologico.

Quest’ultima specie è stata ritenuta differente per almeno 13 caratteri vocali distintivi. E la sua distribuzione è molto simile a quella di altri uccelli presenti tra le isole di Wetar e Timor, distanti solo 51 km l’una dall’altra. Si pensa che la colonizzazione di questa specie sia avvenuta recentemente sfruttando come ponte l’isola di Atauro posta praticamente a metà tra le due.

Perché viene chiamato così

Questo uccello nelle sue diverse specie è considerato specialista delle foreste ed è possibile incontrarlo in moltissimi habitat di tipo tropicale dei territori in cui endemico. Per quanto ami moltissimo sia le foreste sempreverdi che quelle decidue, è possibile incontrarlo con facilità nelle pianure al di sotto dei 1000 m di quota.

Lo studio relativo alla nuova specie è stato pubblicato sulla rivista di settore Ibis.

Veniamo ora alla curiosità che tutti abbiamo e che vorremmo soddisfatta. Perché questi uccelli notturni, dall’aspetto tenero e carino, vengono chiamate succiacapre? Prima di continuare vogliamo sottolineare che in Italia questa specie è presente grazie al caprimulgus europaeus o succiacapre comune.

Pensando al nome immaginiamo scenari inquietanti e apocalittici legati a questi piccoli uccelli in grado di succhiare il sangue delle capre. La realtà è diversa. Come lo è in realtà anche la tradizione popolare che ha portato a questo nome. Esso deriva dal fatto che si credeva che succhiassero il latte delle capre attaccandosi direttamente alle loro mammelle grazie al loro grande becco.

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