Stress nei pesci che vivono nell’acquario, proveniente da più fonti e scatenante diversi rischi per la salute della comunità, eppure ancora sottovalutato dagli acquariofili. Negli ultimi anni lo stress, sia per quanto riguarda l’uomo che gli animali, è stato imputato come fattore di rischio e spesso determinante per l’insorgere di diverse malattie. Abbiamo visto, ad esempio, per rimanere nell’ambito degli animali domestici, come nei gatti possa scatenare disturbi urinari, inappetenza, apatia. Oggi parliamo di quanto avviene con i pesci che popolano il nostro acquario, in che modo lo stress affligge gli esemplari nella vasca e come intervenire.
Il sistema immunitario è molto sensibile ai cambiamenti ambientali che noi chiamiamo stress. E’ la capacità, più o meno sviluppata, di rispondere a queste sollecitazioni che determina la reazione e gli effetti dello stress. Nei pesci, dotati di un sistema immunitario molto meno complesso di quello umano, il meccanismo di difesa ubbidisce tuttavia alle medesime regole. Nelle specie ittiche il tessuto surrenale si trova insieme al renale e produce due ormoni. Il primo è l’adrenalina, coinvolta nei processi di lotta o fuga, con accelerazione del ritmo cardiaco, aumento della pressione e della respirazione, la capacità di far giungere energia immediatamente disponibile per reagire in fretta al pericolo. Qualora queste situazioni stressanti dovessero dunque verificarsi con una certa frequenza, con il pesce costretto a scappare ed a difendersi o a lottare di continuo, è facile quindi intuire quanto questo possa essere deleterio per la salute dell’animale, sfiancato ed esaurito nelle sue riserve energetiche.
Abbiamo poi il cortisolo, i cui livelli aumentano nei pesci quando la comunità vive troppo ammassata oppure quando vengono manipolati di frequente dall’acquariofilo. I pesci stressati sono più soggetti ad infezioni batteriche, perché l’aumento eccessivo dei livelli di cortisolo manda in avaria il sistema immunitario. Non è dunque sufficiente curare le malattie che derivano dallo stress utilizzando dei farmaci. Occorre eliminare i fattori che scatenano lo stress: ambienti affollati, presenza di predatori, scarse condizioni igieniche, mancanza di ossigeno, cibo di scarsa qualità.
Spesso molti acquariofili rinunciano, dopo poco tempo, all’acquario perché i pesci muoiono. Per una comunità sana e longeva che riesca a difendersi dalle malattie è bene perciò non sottovalutare affatto il fattore stress.
[Fonte: Fish Channel]
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