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Strage di lupi in Svezia

lupo

Negli ultimi anni i paesi europei più industrializzati hanno fatto moltissimi passi avanti per la tutela, il rispetto e la salvezza dei diritti degli animali: ma evidentemente tutto questo non è ancora sufficiente, anni di progressi sono spesso cancellati da politiche sbagliate che legittimano stragi ed azioni contrarie al buon senso.

La caccia di molte specie protette ed in via di estinzione è vietata in moltissimi paese europei, come ad esempio in Italia dove è bandita la caccia al lupo: tale animale, erroneo simbolo di violenza, solitario abitante di boschi montani, in Svezia invece purtroppo è cacciato. La Svezia, infatti dopo decide di anni di protezione delle specie, ha riaperto la caccia al lupo.

È palese come tale decisione sia in contrasto e violazione con le norme comunitarie che regolano la normativa della caccia e la tutela delle specie protette: il paese scandinavo ha fatto sapere che tale decisione di cacciare i lupi è dettata da ragioni di eccessività delle colonie di lupi, in quanto vi sarebbero troppi animali che popolano la penisola, costituendo un pericolo per la popolazione e le culture agricole.

È dal 1970 che la caccia la lupo è bandita in quanto trattasi di specie in via di estensione, in Svezia sono censiti circa 200 lupi: non pare che tale numero di esemplari sia eccessivo, non pare neppure che costituiscano un pericolo per la convivenza umana come riportato dal Parlamento di Stoccolma. Fino al prossimo 15 febbraio sarà quindi possibile cacciare il lupo, per un periodo ed in un numero limitato.

Speriamo che un paese civile ed avanzato come la Svezia possa cambiare presto rotta ed evitare che un animale bello e minacciato come il lupo possa continuare a trovare la protezione e la tutela che merita: tanto più se si pensa che tale legittimazione potrebbe favorire la caccia illegale, con il rischio che la colonia di lupi si riduca drasticamente con conseguenze terribili per questa specie.

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