Sarà perchè un freddo così intenso non capitava da quasi due secoli, ma la città di Stoccolma, questa volta, deve combattere con un problema ancora più insidioso dell’inverno: la presenza massiccia di lupi. A pochi chilometri dalla capitale, cresce la paura perchè gli ululati che si sentono non sono quelli di cani infreddoliti, ma dei loro parenti più prossimi e parecchio più selvatici che stanno lasciando il Nord e i boschi di Norrland per il Sud. Vagano alla ricerca di cibo e riparo e per gli abitanti si fa sempre più importante l’interrogativo legato ad un loro eventuale sostentamento o ad un possibile allontanamento che scongiuri ogni forma di pericolo, dato che non sempre corre buon sangue tra la specie umana e lo stesso canide.
Interi quartieri, cittadini e Istituzioni sono divisi di fronte a questa complessa vicenda: alcuni si sono armati di fucile e li mandano via intimorendoli con gli spari, altri li aiutano a sopravvivere e a riprodursi, seguendo in diretta accoppiamenti come quelli tra il lupo “Ivan” e la sua “Ingrid”. Lui è arrivato dalla Russia, sfidando milioni di insidie: dai predatori, agli uomini, alla neve ed è arrivato in Svezia, forse alla ricerca di una compagna che, alla fine, ha trovato proprio in questa terra e che non lascia nemmeno un attimo. Ancora, c’è chi lamenta una assurda strage di renne, chi ha paura per la vita dei propri bambini e chi conferma la morte del proprio cane eliminato proprio da tali mammiferi.
Le autorità, inoltre, hanno avviato un processo di selezione della specie di razza nordica che ha portato alla scomparsa di 250 dei 2000 esemplari presenti. Per l’operazione, è stata data la semplice motivazione che ” è necessaria l’accelerazione di un processo di rinnovo della stirpe che, con continui incroci di consanguineità tra affini, stava assumendo degenerazioni genetiche”.