Pubblicità per cani: la Beneful, divisione della Nestlé Purina Pet Care, ha lanciato in Germania uno spot con suoni udibili solo da Fido e capaci di richiamare davanti allo schermo anche il più pigro dei cani. Si tratta di una novità assoluta: la pubblicità appare come un qualsiasi spot di cibo per cani. Animale e proprietario che giocano, poi la pappa, con tanta buona carne che entra nella ciotola, perfetta per l’amico a quattro zampe.
Durante l’esecuzione dello spot, si percepiscono alcuni suoni, o meglio, un suono acuto, quasi fastidioso per noi esseri umani: un suono percepibile anche da fido. Quel segnale è il linguaggio dei cani. Ma sarà vero? Il cane capisce sul serio che si tratta di uno spot dedicato a lui? Massimo Perla, noto addestratore di cani è piuttosto dubbioso.
Si tratta piuttosto di una trovata pubblicitaria. In entrambi gli spot ci sono suoni che incuriosiscono il cane perché non li conosce. E quando non conosce un suono, l’animale cerca di direzionare le sue antenne, le orecchie, nel tentativo di ascoltare meglio. Non c’è alcun fondamento scientifico, se avessero utilizzato un pupazzetto avrebbero ottenuto lo stesso risultato.
Il risultato finale è che Fido potrebbe anche drizzare le orecchie durante la messa in onda dello spot ed il padrone pensare che il suo beniamino sia veramente interessato a quella tipologia di cibo. Attenzione quindi, lo specchietto per le allodole non è per l’amico a quattro zampe ma il padrone su due!
Non si tratta della prima trovata di questo tipo: tempo fa la Naturia realizzò il primo spot radiofonico per cani in Inghilterra, dove un suono veniva emesso ogni volta che veniva nominata l’azienda. Anche in questo caso i caqni drizzavano le orecchie ed i padronbi percepivano un interesse del cane verso il prodotto: la trovata parve funzionare dato che le vendite dei prodotti Naturia aumentarono del 28% in un solo mese!
Fonte libero-news