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In spiaggia non vengono vendute solo le borse contraffatte, adesso anche i cani

Nella calda estate italiana sono arrivati a vendere cuccioli di cane in spiaggia. Per questo motivo due rumeni sono stati multati a Genova. Non contenti e probabilmente attratti dai possibili guadagni, il giorno seguente hanno provato a vendere i cuccioli su un’altra spiaggia. Purtroppo non è un caso isolata secondo le guardie zoofile: si tratta di un commercio illegale in crescita e difficile da debellare.

Sono passati pochi giorni da quando un uomo di 36 anni e una donna di 23 camminavano in una spiaggia di Voltri, nel ponente genovese, con un borsone in spalla. Fermavano i bagnanti e facevano vedere il contenuto di questo grosso borsone, diversamente alle solite borse, vestiti o oggetti da mare all’interno vi erano cuccioli di meno di un mese di vita. Pensate alla sofferenza di queste piccole creature strappati alla mamma prima dell’imprinting e sofferenti per il caldo e la mancanza di aria.

Qualche bagnante si è dimostrato interessato cominciando la trattativa, i due venditori ambulanti di cani senza scrupoli stendevano un cartone sulla sabbia ed esponevano tutti i cani in vendita: “Li vendo a cento euro l’uno, scegli tu quale. Sono di razza. Nel negozio li paghi più di duecento euro”. Il prezzo scendeva, come per le borse e altri oggetti falsi, facilmente a cinquanta euro, peccato che in questo caso si parla di vite.

Fortunatamente alcuni ragazzi hanno chiamato i carabinieri che, in compagnia delle guardie zoofile, sono arrivati sequestrando gli animali che sono stati portati nel canile comunale, fortunatamente ancora vivi. I due rumeni sono stati identificati, multati e allontanati: “I cuccioli sono nostri, li vendiamo perché non abbiamo lavoro e dobbiamo pur mangiare”. Il fatto vergognoso che fa capire la poca tutela che vi sia per gli animali è che i due rumeni hanno cambiato spiaggia e nel nuovo borsone avevano altri nuovi cani.

Gian Lorenzo Termanini, delle guardie zoofile, commenta: “sono animali senza documenti, tolti troppo presto alle madri, spesso muoiono dopo pochi giorni. Vederli così, schiacciati in uno zaino, in una borsa di plastica dove respirano a stento, desta compassione ma comprarli è un errore. Si incoraggia questo commercio”.

I cuccioli arrivano dai paesi dell’Est come la Romania ma anche dalle cucciolate clandestine: “Abbiamo trovato già diverse fattrici in alcuni appartamenti del centro storico o nelle baracche dei campi abusivi, sono povere bestie che sfornano una cucciolata dietro l’altra finché sono sfinite e non servono più per la riproduzione, così vengono abbandonate”. In inverno il commercio si fa in altri posti, per esempio nelle stazioni, davanti ai supermercati, nei parcheggi, chi compra il cucciolo spesso lo fa perché il mercante quasi lo ricatta: “Io non lo posso tenere, se non lo compra nessuno lo butto via”.

Nonostante vi possa sembrare una comportamento crudele non acquistate mai questi cuccioli perché favorite questa tratta ma denunciate immediatamente il fatto. Intanto i cani potete andarli a prendere una volta arrivati in canile, sgominando queste bande che sfruttano poveri esseri viventi impotenti a questo commercio subdolo.

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