Snoopy esiste davvero e si chiama Bailey. È un piccolo cane che appartiene alla razza degli sheepadoddle. Cerchiamo di scoprire qualcosa di più di questo animaletto che sembra la rappresentazione vivente della mascotte dei Peanuts.
Sembra Snoopy ma è una razza differente
Ovviamente la sua razza non è quella di Snoopy ma è incredibile quanto il suo aspetto ce lo ricordi. Il 4 maggio questo animaletto compie due anni e il suo aspetto ha fatto sì che dall’inizio di quest’anno divenisse un po’ la mascotte anche di Instagram.
Una cagnolina simpatica e golosa che ama mangiare le pup cup e che non disdegna intrattenere i suoi follower vestita con outfit scelti appositamente dalla mamma. Inutile dire che tutti si sono accorti di quanto assomiglia a Snoopy. Sebbene, lo ripetiamo, non abbia molto in comune con questo. A livello di razza ovviamente.
Per capire quanto l’aspetto di questa cagnolina colpisca bisogna ricordare che Snoopy è apparso per la prima volta nel fumetto dei Peanuts nell’ottobre del 1950. Rimanendo presente anche in tutti gli altri progetti fumettistici e cinematografici che hanno riguardato Charlie Brown. Il fumetto è finito nel 2000 con la morte di Charles M. Schulz, suo autore.
La popolarità di questo speciale cane però non è mai calata, anche se l’ultimo film al quale ha partecipato è stato The peanuts movie nel 2015. Bailey è una mini sheepdoodle e per quanto faccia tenerezza dobbiamo comprendere che si tratta di un incrocio fra due razze che rientra nei designer dog.
Risultato estetico top, ma a quale prezzo
Il risultato estetico è incredibile essendo un incrocio tra un cane pastore e un barboncino nano. Ma come sempre, quando si lavora così forzatamente i cuccioli possono presentare delle malattie di tipo ereditario.
Qualcosa di cui si è reso conto anche Wally Conron, colui che ha dato vita al labradoodle, ovvero l’ incrocio tra il labrador retriever e il barboncino. Lui stesso ha ammesso che la maggior parte dei cuccioli nati presentava problemi ereditari o era pazza.
Bailey è una dolcissima cagnolina ma bisogna fare attenzione: non bisogna sostenere il filone dei designer dog, perché si rischia di dare spazio alla sofferenza dei cani. E non vale davvero la pena: soprattutto se lo scopo è puramente estetico.
Tornando alla nostra Snoopy reale dobbiamo ricordare che in realtà il cane di Schulz è ispirato a un beagle, mentre Bailey è un incrocio tra un pastore inglese e un barboncino nano. Ricordiamo, quando osserviamo cani come lei, che si tratta di esemplari decisamente fortunati, dotati di toelettatori in grado di fare ottimi lavori.
Non ricerchiamo per forza la perfezione estetica in un cane. Quasi sempre la si raggiunge a sue spese.