Rapito e ritrovato grazie ai social nel giro di 36 ore: è quanto accaduto a Skipper, un esemplare di setter che è stato rapito il 26 novembre, a Venezia e poi ritrovato poche ore grazie ai social.
Tutto è accaduto poco giorni fa quando la signora che si occupa di Skipper quando la famiglia è al lavoro è entrata in un negozio lasciando il cane fuori, legato. Dopo cinque minuti, il tempo dell’acquisto, il cane era sparito.
Il cane, con il numero di telefono dei proprietari sul collare e con il microchip, era stato rapito.
Dopo la disperazione iniziale, l’idea di affidarsi ai social con un appello. In poco tempo il post ha ragno oltre 10 mila condivisioni e così la foto di Skipper ha fatto il giro dei social.
Alla fine è arrivata la segnalazione: qualcuno ha visto e riconosciuto il cane e lo ha fotografato mettendo ancora la foto su Facebook, alla stazione di Milano e alla stazione di Como.
Dopo l’arrivo della segnalazione si è messa in moto anche la polizia ferroviaria: Skipper e il suo rapitore sono stati fermati a Chiasso, in Svizzera. L’uomo, un senza fissa dimora è stato fermato, e il cane affidato alle volontarie del posto.
La signora Fenzo, proprietaria di Skipper, spiega che il cane era stato rapito per essere esibito e chiedere l’elemosina dall’uomo, fermato poi dalla polfer. Insomma tutto bene quel che finisce bene per Skipper e per lassa famiglia grazie ai social e all’impegno delle persone che si sono attivate per ritrovare il cane anche se non sono mancati messaggi di insulti verso la famiglia di Skipper insultata per non essere stata in grado di perdersi cura del cane come ha raccontato la proprietaria intervistata da Repubblica.