Grande Fratello, siamo arrivati alla decima edizione e non ci si è ancora stufati di vedere ogni anno le stesse facce e tette clonate, le medesime storie strappalacrime riproposte in più salse e le tresche più o meno finte. Aggiungete una bella bestemmia e la pappa è fatta, il reality è in tavola. Non si può certo negare che lo stress psicofisico dello stare rinchiusi tra quattro mura per giorni e giorni, senza privacy, sia il motivo scatenante per cui molti concorrenti danno di matto. Ma lo sapevate che esiste una sindrome da casa anche per gli animali domestici? A quanto pare stare molte ore al giorno all’interno di un appartamento, senza contatti con il mondo esterno, può risultare frustrante per molti animali, al punto da sfociare in veri e propri disturbi comportamentali e in quella che è stata opportunamente ribattezzata Sindrome da Grande Fratello.
Anche l’adeguato apporto di cibo, una fornitura piuttosto ampia di giochi, e addirittura la presenza di un giardino in cui scorrazzare liberi non aiuta quando manca l’interazione sociale, le attenzioni del padrone e soprattutto l’evasione dalle quattro mura o dal solito metroquadro di terreno. Un malessere che si manifesta attraverso sintomi legati al rapporto con il padrone.
Nel gatto si possono verificare comportamenti di aggressione a carico del proprietario, perchè il gatto non ha niente da fare se non dare la caccia al proprietario. Paradossale ma vero. I cani abbaiano di continuo alle recinzioni, scavano buche, distruggono oggetti, se non sono sufficientemente esposti all’aria aperta, alle passeggiate, al contatto il mondo. Non ci si può certo aspettare che dormano tutto il giorno e tutta la notte. L’energia repressa viene così sfogata tra le quattro mura, con conseguenze a dir poco devastanti, danni materiali, rumori molesti, abbaio continuo, irrequietezza, aggressività.
Gli esperti comportamentisti consigliano di rivolgersi ad un veterinario prima di prendere un animale domestico e non a cosa fatta. Spesso quando si adotta un cane o un gatto non si è a conoscenza di quello che può accadere se l’ambiente non è adeguato ad ospitarli come si conviene. Ci si immagina solo la parte bella, il batuffolo di pelo da coccolare. Ma un cane o un gatto vanno amati, rispettati, ci va trascorso del tempo insieme, vanno fatti giocare ed interagire con noi, non lasciati in un angolo come i soprammobili di casa e al massimo portati fuori per i bisognini per cinque minuti tre volte al giorno. Altrimenti il rischio è che non siano felici, che soffrano e sviluppino comportamenti nocivi anche per la nostra quiete domestica.
[Fonte: SalusTv Adnkronos]