La sfinge testa di morto o acherontia atropos, è un lepidottero comunemente diffuso in Africa, Asia ed Europa.
Cosa è la sfinge testa di morto
Parliamo di una falena che generalmente spaventa chi la vede per via di un particolare specifico. Come indica il suo stesso nome, la sfinge testa di morto sembra avere sul dorso del torace una sorta di teschio, ovviamente formato da una macchia biancastra con due puntini neri.
Osservandola è però impossibile non visualizzare quella parte specifica del corpo umano. Ragione per la quale nei decenni questo lepidottero ha sempre spaventato più del necessario chiunque lo abbia visto. Per quel che concerne l’habitat, la sfinge testa di morto predilige i luoghi secchi e assolati, le boscaglie aperte e in generale spazi dove può trovare il tabacco, il giusquiamo e la belladonna.
Ovviamente non dobbiamo avere paura di questa falena, anche se le sue dimensioni non ci lascerebbero tranquille a prescindere dal disegno del teschio che ci sembra di vedere. La sfinge testa di morto ha un corpo tozzo e peloso, antenne piumose e delle ali ai lati del corpo che ricordano gli spioventi di un tetto.
Caratteristiche fisiche importanti
Come già anticipato le sue sono dimensioni importanti, ma non per il peso che arriva circa 1,5 grammi. Parliamo della lunghezza del suo corpo, pari a 6 cm e di un’apertura alare che può arrivare a raggiungere i 90-130 mm.
Il suo addome è simile a quello di un calabrone, giallo con strisce nere, mentre le ali posteriori sono gialle con due bande ondulate marrone scuro. Piccola curiosità: il teschio sul dorso in realtà non è presente su tutti gli esemplari. Per quel che riguarda la deposizione delle uova, questo lepidottero preferisce depositarli in maniera singola sulle foglie delle piante sulle quali si appoggia. Riconoscerle è facile visto che sono di colore verde o grigio blu.
Cosa sappiamo del suo ciclo vitale? Questo lepidottero è capace di sviluppare fino a tre generazioni in dodici mesi. La sua larva (bruco) non si muove moltissimo: lo fa solo quando ha bisogno di mangiare. Attenzione: la larva, differenza della falena, arriva anche a mordere se si sente minacciata.
Tecnicamente parlando la larva passa quattro fasi in circa 20 giorni e riesce a crescere fino a circa 130 mm per poi spostarsi sul terreno. E una volta scavato un buco, iniziare il suo impupamento.
Per completare questa metamorfosi la sfinge testa di morto può impiegare dai 20 ai 60 giorni. I danni che questo lepidottero può fare sono strettamente collegati alla sua necessità di nutrirsi. Mangiando solamente del miele prelevato con la sua spirotromba dalle celle, generalmente le uniche a subire danni sono le api.