Due studentesse originarie del salento ma da tempo stabili a Perugia, sono finite nei guai per avere offerto appuntamenti a sfondo sessuale con dei clienti, nei quali coinvolgevano anche il loro amico a quattro zampe. Una brutta storia della quale si sta occupando anche l’associazione Aidaa, in particolare il presidente Lorenzo Croce, spacciandosi per un cliente avrebbe contrattato una prestazione sessuale con le studentesse e anche con il loro meticcio, alla cifra di cinquecento euro.
Il cane sarebbe stato addestrato a compiere atti sessuali sulle due ragazze, le quali nel frattempo sono state cacciate dall’appartamento dopo che la vicenda è stata resa nota. Ora si cerca di risalire ai clienti delle ragazze, tutti imputabili del reato di maltrattamento di animali, ai sensi dell’articolo 544 del codice penale. La zooerastia, termine che viene utilizzato per indicare la pratica sessuale con l’ausilio di animali, è una pratica molto diffusa in Europa, ed in alcuni paesi perfino legalizzata, come in Danimarca.
Anche l’Italia è sempre più diffusa, tanto che vi sono molte denunce per maltrattamento di animali proprio a causa di questa pratica disgustosa: viene definita come affinità o attrazione sessuale di un essere umano nei confronti di un animale. Pensate che in una ricerca condotta online, che ha coinvolto seimila persone, alla domanda se qualcuno degli intervistati avesse mai avuto rapporti sessuali con un animale, ben il 13% ha risposto Qualche volta e il 2% Frequentemente. Dati allarmanti che devono fare riflettere soprattutto sull’incapacità di Fido di sottrarsi a tale pratica, senza dubbio dolorosa per un amico a quattro zampe.
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