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Scoiattolo grigio, contraccettivi per bloccarne invasione

Lo scoiattolo grigio sembra aver avviato in Europa una vera e propria invasione. Uno studio suggerisce l’uso di contraccettivi per poterlo fermare.

scoiattolo grigio

Presenza massiva dello scoiattolo grigio

Molti di noi non hanno nemmeno visto nel corso della propria vita uno scoiattolo grigio da vicino. Eppure la sua presenza si sta facendo troppo pressante sul territorio europeo. A tal punto che per preservare l’habitat naturale di altre specie si sta pensando di fermarne la riproduzione. Come? Proprio, come già suggerito, con l’uso della contraccezione.

Anche qui in Italia la sua presenza è decisamente più assidua di quel che si pensa. La sua pericolosità riguarda la minaccia che rappresenta per lo scoiattolo rosso o scoiattolo comune diffuso in Europa. Quest’ultimo, a differenza dello scoiattolo grigio è autoctono sul territorio europeo.

Sono state differenti negli ultimi decenni le diverse strategie attuate, arrivando addirittura all’abbattimento e alla cattura. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista di settore Pest Management Science e condotto in Inghilterra, i contraccettivi orali potrebbero rappresentare davvero la mossa giusta.

Lo scoiattolo grigio o sciurus carolinensis era presente in Europa nel Regno unito già nel corso dell’epoca vittoriana, dove era considerato dai nobili una specie ornamentale da possedere a ogni costo. Le ottime condizioni ambientali hanno consentito a questo esemplare di riprodursi in maniera indiscriminata. Come abbiamo già sottolineato questo ha portato però alla sofferenza dello scoiattolo rosso o sciurus vulgaris. Sia per una questione di cibo che per il parapoxvirus, letale per la specie autoctona europea e non per il lo scoiattolo grigio.

L’abitudine di rosicchiare la corteccia degli alberi da parte nella specie americana ha inoltre un impatto negativo sull’ecosistema. L’uso di contraccettivi orali potrebbe mettere al bando eventuali trappole o abbattimenti selettivi, considerati crudeli. Nonché dispendiosi per l’economia.

Primavera la stagione migliore per la somministrazione

Lo studio che vi abbiamo accennato aveva come scopo quello di capire quanto e come fornire questo medicinale ai mammiferi. Nel caso specifico, gli scienziati hanno dato vita a delle esche inserite in apposite mangiatoie chiamate bait hopper, accessibili solo agli scoiattoli grigi.

Attraverso un attento monitoraggio è stato possibile vedere quante volte queste venivano utilizzate sfruttando i microchip applicati agli scoiattoli. Uno degli elementi più importanti registrati è stata la stagionalità del successo delle esche. È stato verificato come in primavera, durante una maggiore attività legata alla riproduzione, le femmine si recassero maggiormente alle mangiatoie.

Fattore questo utile per comprendere come effettivamente la primavera sia la stagione migliore per somministrare il medicinale anticoncezionale. Nel caso dovesse funzionare adeguatamente lo stesso metodo potrebbe essere utilizzato per approcciare altre specie invasive, soprattutto appartenenti alla classe dei roditori.

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