Sangue dal naso del cane: cause e trattamento dell’epistassi

E se al cane esce sangue dal naso? Cosa significa, occorre preoccuparsi? E cosa fare? Un sintomo semplice che può significare tante cose, ma che certamente spaventa chiunque, qualunque amorevole proprietario di cani. Il sangue nel naso nei cani è causato essenzialmente da corpi estranei, spesso da parassiti che erodono le mucose interne, ma anche traumi, infezioni e tumori.

Restano inoltre, seppur non si possa parlare di vera e propria epistassi le lesioni o le ferite all’interno delle narici, causate ad esempio da un filo spinato o un oggetto appuntito. Un raffreddore nel cane, così come negli umani, può provocare la rottura di alcuni capillari all’interno del naso e dunque un sanguinamento, risolvibile in breve. Il sanguinamento tra l’altro di per se stesso provoca maggiori starnuti e le cose possono essere confuse. Importante è quindi capire come e quando l’epistassi si manifesta, se è episodica, costante nel tempo, molto abbondante a tal punto da non riuscire a fermarla, ecc.  In genere dunque se più episodi si manifestano a breve distanza l’uno dall’altro  è sempre opportuno rivolgersi al medico veterinario, che escluda le cause più pericolose, compreso un difetto di coagulazione del sangue, o una carenza da vitamina K, che spesso si manifesta in seguito ad avvelenamento. Tali accortezze e cause sono medesime in caso di epistassi nel gatto.

Per fermare il sangue in genere occorre cercare di mantenere il cane quanto più tranquillo possibile, evitando che si stropicci o tocchi il naso con le zampe. Va poi applicata una borsa del ghiaccio (avvolta in un panno) sopra al muso, fino al naso del nostro amico a quattro zampe. Se invece c’è una lesione all’interno della narice basta applicare con una discreta pressione, una garza a tampone. Chiaramente se non riuscite a fermare il sangue, cercate urgentemente di portare il cane presso una struttura veterinaria attrezzata al primo soccorso. Mantenete sempre la calma però, non impaurite ulteriormente il vostro animale domestico.

Foto: Thinkstock

Fonte: Webmed