Un luogo ameno in mezzo alla campagna, dove le grida silenzione degli animali torturati e seviziati, probabilmente, non potevano essere sentite da nessuno. Purtroppo non si tratta della trama di un film dell’orrore, ma di un fatto reale per quanto terribile che è accaduto a Sambuca di Sicilia, nell’agrigentino e, per la precisione, in una zona detta contrada Balata. Il raccapricciante ritrovamento è avvenuto all’interno di un pozzo e conteneva corpi di cani maltrattati forse quando erano ancora in vita e impiccati.
La notizia è stata resa nota dell‘Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali di Catania, che ha confermato che “i cani avevano evidenti segni delle torture subite e la gente del posto, pare non avere dubbi sugli autori: sarebbe opera di bulli”. A poca distanza dale ritrovamento, sono inoltre state rinvenute anche le “armi” che servivano ad altri delitti di tal genere: i cappi. Pronti all’uso, magari erano già stati utilizzati e forse non soltanto per gli amici a quattro zampe, visto che in un cassonetto era presente pure la carcassa di un cavallo. Una vera e propria emergenza che va combattuta con tutte le forze e, infatti, sono già partite le ricerche dei presunti torturatori di creature innocenti.
A scoprire il serbatoio, ssarebbero stati dei giovani che sono soliti attraversare la zona, che hanno individuato i cani tenuti sospesi con delle corde di colore chiaro e hanno subito chiamato i soccorsi. Le Forze dell’Ordine hanno ispezionato la zona e confermato la tragedia che si è consumata nella contrada. Il vice sindaco Tommaso Ciaccio, comunque, ha ribadito che fino ad oggi non è mai arrivata nessuna segnalazione che facesse sospettare una terribile eventualità di questo genere e che, in ogni caso, gli organi preposti, tra i quali i Vigili Urbani, saranno informati in modo da tenere sotto controllo tutto il perimetro dell’area.