“Sam era “un cane randagio di Chicago”. Me lo sono sempre immaginato così, in piedi lungo Navy Pier di Chicago, con le lunghe orecchie che si affacciavano sul lago Michigan sollevate come vele nel vento. Oppure, di soppiatto attendendo vicino ad un carrello di hot dog in un angolo, che un turista ignaro facesse cadere qualcosa.
Quando ci siamo incontrati Sam, si affannava per tutta la lunghezza della stanza, con le unghie che facevano un certo ticchettio sul pavimento, il posteriore in movimento verso una direzione, la sua parte anteriore da un’altra e le orecchie oscillanti ai lati.
Durante i nostri primi mesi con lui abbiamo scoperto che non era un fan di uomini con i capelli grigi. Si nascondeva dietro le gambe ed emetteva un brontolio di basso grado facendo vibrare dolcemente le sue labbra. Presto ha imparato che gli uomini con i capelli grigi non erano così male. Sam era anche contrario alle scope. Quando le vedeva indietreggiava fino a scomparire dietro l’angolo. Se lo lasciavamo solo per più di 30 secondi dal dispiacere cominciava a lamentarsi sonoramente. Nel corso del tempo ha capito che saremmo sempre tornati e non vi era alcuna necessità di fare un melodramma. Con la formazione, Sam ha imparato anche che non si dorme sul divano. Così, ogni volta che torniamo a casa lo becchiamo saltare giù dal divano, trottare fino al suo letto e fare finta di essere addormentato, come se fosse stato lì per tutto il tempo.
Sono passati 4 anni. Sam è solito deporre nel suo letto un peluche. Mi mi guarda alzando il sopracciglio sinistro, il destro, il sinistro di nuovo. Parlo con lui. “Cosa hai fatto con quelle orecchie penzolanti prima di venire in questa casa? Un uomo dai capelli grigi ti ha fatto male con una scopa? ” Sospira, si arrampica dal suo letto, si allunga nella sua migliore posa, vaga sopra, e mi fa dei versetti e le coccole.
Paula Libbey
Edina, MN”
Per The Animal rescue Site.com
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