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Roma, Genova e altre città d’Italia dicono no alle perreras, e voi?

Perrerar“Vengo dall’inferno delle perreras“, recita così il messaggio di un cante che domenica 8 Maggio ha partecipato insieme a tanti animali alla manifestazione nazionale contro le perraras, giunte alle cronache grazie al tam tam dei pet friends su internet.

Più di 10.000 firme contro le perreras raccolte in poche ore nelle città di: Cagliari, Catania, Chieti, Correggio (RE), Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino. I volontari animalisti hanno presidiato varie postazioni per raccogliere firme a sostegno di una petizione anti-perreras da spedire alle autorità europee e spagnole.

La petizione è la punta di un iceberg, infatti la manifestazione è nata anche con l’intento di far conoscere il quotidiano orrore che si consuma nei canili spagnoli dove i randagi non adottati vengono soppressi. La soppressione, che già non dovrebbe avvenire, avviene con metodi barbari, ad esempio lasciando gli animali senza senza cibo e acqua, oppure vengono diluiti i farmaci, si impiccano i cani ed altri metodi per avere il maggior numero di animali uccisi spendendo meno denaro possibile.

L’Italia si è unita a 9 città spagnole, tra cui Madrid, Barcellona, Malaga e Valentia. Il segno di riconoscimento dei manifestanti era la presenza di un indumento arancione a sostegno della protesta di Beatriz Menchén, l’attivista spagnola che è arrivata al suo tredicesimo giorno di sciopero della fame e non ha intenzione di fermarsi davanti ai soprusi che sono costretti a subire i poveri animali in Spagna.

La Menchén conosce bene la realtà delle perreras, una volta ottenuta la gestione di una di esse per 14 anni riuscì a far adottare migliaia fra cani e gatti, con un numero minimo di soppressioni. Voleva dimostrare che le perrera, i canili, potevano essere qualcosa di diverso da un lager. Da un anno però il Comune le ha tolto la gestione del canile sopprimendo quasi il 70% degli animali presenti.

Conosco personalmente alcune persone che hanno adottato animali provenienti dalle perreras, si potevano conoscere durante le manifestazioni con tanto di pettorina con scritto “io sono vivo”. Come Tico (nella foto diGeaPress): “Tico ha lottato e vinto per due volte – dice a GeaPress Giuliana Poletti referente del presidio di Milano e coordinatrice dei presidii organizzati nelle altre città – Avevo promesso alla ragazza che lo ha adottato che se ce l’avesse fatta avrebbe partecipato come mascotte della manifestazione di Milano. E così è stato. In piazza è scesa l’Italia – aggiunge Giuliana soddisfatta – nord, centro, sud: in migliaia hanno scoperto l’orrore delle perreras”.

TuttoZampe ha partecipato alla manifestazione per voi e con voi nella città di Genova, in via XX Settembre, a due passi dal centro storico, dove si è radunato il popolo degli animalisti.

Alla manifestazione c’erano moltissimi cani provenienti dalle perreras, quella che vedete in foto, coperta dal palloncino simbolo che recita “io sono vivo”, è Ariel scampata ad una morte certa grazie all’adozione di Maurizia.
Purtroppo le adozioni non bastano, precisano Greta Caroggio e Camilla Loi organizzatrici della manifestazione genovese, bisogna far approvare nella penisola iberica una legge che vieti la soppressione e tuteli il benessere di questi poveri animali.

Il console spagnolo di Genova, invitato per un confronto con gli animalisti in modo da assistere al popolo contro le perrera, non si è presentato alla manifestazione. Non eravamo solo noi genovesi, il corteo era composto da turisti incuriositi pronti a firmare la petizione.

Visitando la fonte troverete una gallery di GeaPress con le immagini delle varie manifestazioni che, speriamo con il cuore, fermeranno questa ingiustizia nei confronti degli animali che abitano le perreras, i canili lager spagnoli.

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