No all’abbandono degli amici a quattro zampe adesso che sta arrivando l’estate e si parte per le tanto sospirate ferie. Visto che nessuno spot televisivo sembra funzionare abbastanza e nemmeno le campagne di sensibilizzazione che invitano a non prendere un cucciolo se poi non si può mantenere l’impegno di allevarlo, ci pensano i vip a cercare di fare qualcosa di concreto in merito. Con la campagna “Ho sedotto e abbandonato. Ma non il mio cane”, scende in campo Rocco Siffredi, il re del porno da sempre veramente affezionato a queste tenere creature.
Oggi oltre che attore anche produttore di film a luci rosse e un testimonial d’eccezione che certamente non passerà inosservato e non soltanto alle donne. La campagna contro l’abbandono degli animali, in questo periodo più utile che mai, lo ricordiamo, è promossa dagli Animalisti italiani. L’iniziativa, inoltre, punta l’attenzione sull’importanza della sterilizzazione. A tal proposito, se pensiamo che una sola femmina di cane va in calore ogni 6 mesi e partorisce dai 4 ai 10 cuccioli, dei quali la metà circa potrebbero essere femmine, è facile capire come possa aumentare la popolazione canina in breve tempo. Le cifre tendono a crescere e alla fine possono presentarsi dei problemi di cui dovrebbe farsi carico chi di competenza, come i Comuni, le Regioni e lo Stato.In mancanza di risposte certe e concrete, ci pensano gli Animalisti Italiani a lanciare una petizione per chiedere alle istituzioni di finanziare le campagne di sterilizzazione.
In più, questi ultimi hanno anche deciso di attivare un servizio gratuito di sterilizzazione e microchippatura degli animali che vivono presso famiglie disagiate.La speranza è che si blocchi almeno in modo sensibile il randagismo che annualmente coinvolge oltre 350.000 animali, destinati a morire di fame o di sete. Questo senza contare il rischio concreto di essere investiti, feriti o uccisi. Di certo al momento c’è che ogni volta perdono la vita sulle strade oltre 20.000 cani, soprattutto nei mesi di Luglio e Agosto. Speriamo che stavolta le cose cambino davvero.
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